Manchester by the Sea di Kenneth Lonergan
Universal, 16 Febbraio 2017 – Penetrante
Lee Chandler fa di professione l’idraulico. E’ un uomo solo che vive lontano dal paese dov’è cresciuto facendo il pescatore, e dove si era innamorato di una donna dalla quale aveva avuto tre figli. Tutto a un tratto, si trova costretto a tornare a Manchester by the Sea e ad affrontare nuove responsabilità e vecchi traumi mai superati…
Manchester by the Sea è una profonda, commovente, inaspettata e divertente esplorazione del potere dell’amore familiare e comunitario fatto di sacrifici e speranze. Il regista Kenneth Lonergan, lo stesso di Conta su di me e Margaret, con questo film continua il suo percorso cinematografico dal gran potere emozionale, e soprattutto in questo caso dimostra vere capacità da narratore visionario che sa intrecciare perfettamente passato e presente insieme attraverso un racconto pieno di tensione, che evita abilmente sentimentalismi a favore di una profonda penetrazione emotiva attraverso umane relazioni affettive.
La sceneggiatura scivola abilmente attraverso il tempo in una serie di flashback che rivelano a poco a poco i segreti del passato di Lee. Man mano che la verità emerge, anche le ragioni di esilio volontario del protagonista cominciano a prendere forma. Sostenuto dal produttore Matt Damon, Lonergan dimostra da subito l’intenzione di realizzare un film su un uomo solo, dalla vita decimata all’improvviso dal destino, sviluppando un linguaggio caratterizzato da una scrittura onesta e autentica con una gran capacità di ritrarre i momenti più bui, pur mantenendo l’umorismo e arguzia.
Il rapporto a due tra zio e nipote si colora di mille sfumature grazie a una regia che li abbraccia da ogni punto di vista, attraverso piani a due stretti sui loro volti, steadycam a precedere i loro passi, o a seguire le loro camminate. Il carattere da adolescente spensierato di Patrick che tutto a un tratto si trova a riprogrammare una vita accanto a un Lee silenzioso e burbero crea un effetto profondamente empatico e spesso aspramente spiritoso. E il film è anche una galleria di performance affettive, Casey Affleck su tutti è misurato e incisivo nella sua interpretazione. Manchester by the Sea cattura la vita e il linguaggio della classe operaia del New England con sorprendente precisione. «E’ un film che rimarrà con la gente», come dice Damon.
Titolo: Manchester by the Sea (Id.)
Regia: Kenneth Lonergan
Sceneggiatura: Kenneth Lonergan
Fotografia: Jody Lee Lipes
Interpreti: Casey Affleck, Michelle Williams, Kyle Chandler, Lucas Hedges, Ben O’Brien, Stephen Henderson, Mary Mallen, C.J. Wilson, Susan Pourfar, Robert Sella, Ruibo Qian, Gretchen Mol, Tom Kemp, Chloe Dixon, Ellie Teeves, Oscar Wahlberg, Kara Hayward
Nazionalità: USA, 2016
Durata: 2h. 17′
Film molto competente, alterna in modo drastico tristezze enormi e momenti leggeri e divertenti. Il tutto per, come giustamente detto, rimanere con lo spettatore dandogli bastone e carota, evitando così il rifiuto che si prova di fronte ai momenti più forti.
Può sicuramente deludere se ci aspettiamo una catarsi totale del protagonista, che mai si concretizza, ma è apprezzabile quanta empatia si possa creare in parti uguali con i vari personaggi.
Un paio di elementi sono buttati nel mix a caso, come la solita imperterrita trattazione religiosa a stelle e strisce che sembra non poter star fuori da nessun film che esce da Hollywood, ma non infastidiscono più di tanto.
L’ho visto in italiano, probabilmente perdendomi del tutto la performance di Affleck, che dite essere notevole ma che nella nostra lingua immagino perda un bel po’ (sembra Paperino a cui vengono pestati i piedi quando deve parlare). Lo riguarderò in inglese prima o poi.
Bè sì, la performance di Affleck è imperdibile, anche se è fatta più di espressioni che di parole.
Comunque la cosa davvero bella di questa film è la misuratezza e il giusto equilibrio tra i vari registri narrativi. Non si eccede mai!