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"Mi fido di te" di Massimo Venier

2 febbraio 2007 Recensioni 2 Commenti
Luciana Morelli, 2 Febbraio 2007: Agrodolce
Medusa, 2 Febbraio 2007

Francesco è stato appena licenziato, e ad ogni colloquio risulta troppo qualificato e quindi viene scartato. Tutto cambia quando incontra Alessandro, uno abituato a fregare la gente con piccoli escamotage e a sbarcare il lunario facendo il parassita. Sono l’uno l’opposto dell’altro, ma entrambi rincorrono la felicità…


Quant’è difficile oggi, nel nostro Paese, trovare un lavoro che ripaghi della fatica passata sui libri… E così ci si ritrova a 35 anni a perdere il lavoro per colpa del giapponesino di turno arrivato dall’altro capo del mondo a risolvere problemi vecchi come il mondo con chissà quali poteri divinatori. Ma c’è pure chi un lavoro non lo ha ancora mai trovato a 35 anni suonati, e chi non ha mai trovato neanche un amico che possa definirsi tale o provato la gioia di comprarsi una macchina nuova, un 42 pollici a cristalli liquidi, o più semplicemente di pranzare al ristorante. Tutte situazioni molto poco comiche queste, ma in cui Ale e Franz, i due comici lanciati dalla panchina di Zelig, hanno saputo trovare la chiave giusta per una commedia a metà fra lo sketch e il grottesco, che si mantiene sempre in equilibrio e mai si lascia andare a macchiettistici eccessi da cabaret. A dirigerli in questo loro secondo film – il loro primo La terza stella aveva lasciato parecchio a desiderare – un regista navigato come Massimo Venier, l’artefice del successo cinematografico dei film di Aldo, Giovanni e Giacomo. E la sua mano si sente e si vede, nel ritmo, nella costruzione delle gag, nell’aria sofisticata ma sbarazzina che i due bravi attori riescono a conferire ai due protagonisti, insieme fragili e caparbi, e con in mente fisso il proprio obiettivo finale.

In una Milano insolitamente solare e pressoché deserta (il film è stato girato l’estate scorsa) Alessandro e Francesco escogitano truffe ingegnose, al 95% copiate da fatti di cronaca realmente accaduti in lungo e in largo nella nostra furba italietta. Le risate piombano come macigni nei momenti forse più intensi e seriosi, e le mimiche facciali di Ale e Franz riescono per fortuna a sdrammatizzare quella che forse è la piaga più grande che affligge il mondo giovanile italiano.
Ad affiancare i due maschietti le loro compagne di vita (nel film), Maddalena Maggi e la brillante Lucia Ocone, la terza comica di professione del film (una delle ex-bambine prodigio di Boncompagni, presenza fissa in Tv a Quelli che il calcio e Mai dire gol) in una versione molto più compassata rispetto al suo solito. Due donne toste che sapranno dare manforte ai loro uomini e far scattare in loro una sana voglia di rivincita. Una menzione speciale va all’attore napoletano Ernesto Mahieux, il nanetto de L’imbalsamatore, che nei panni dello strozzino spietato (sembra appena uscito da un film di Kusturica) contribuisce ad alzare il livello medio già buono delle interpretazioni di tutto il cast. Nota finale per la gettonatissima colonna sonora Gli ostacoli del cuore di Elisa e Ligabue, bellissima e – paradossalmente – molto più adatta e calzante a questo contesto che a quello del secondo Manuale d’Amore di Veronesi, di gran lunga inferiore a quest’opera seconda del duo comico milanese.

Strizzando l’occhio ai grandi classici della commedia all’italiana Mi fido di te si lascia guardare piacevolmente, riesce a strappare più di qualche risata e a far riflettere sul momento difficile che le giovani generazioni stanno attraversando, con uno sguardo rivolto in particolare agli over 30 flagellati da un’opprimente precarietà. Ma il film è anche e soprattutto un film sull’amicizia, e non poteva essere altrimenti visto il legame fraterno tra i due comici nella vita privata. In definitiva sono sorrisi amari quelli di Ale e Franz, ma pur sempre sorrisi.


Titolo: Mi fido di te
Regia: Massimo Venier
Sceneggiatura: Ale & Franz, Walter Fontana, Mauro Spinelli, Massimo Venier
Fotografia: Italo Petriccione
Interpreti: Ale (Alessandro Besentini), Franz (Francesco Villa), Maddalena Maggi, Lucia Ocone, Ernesto Mahieux, Roberto Citran, Marco Marzocca, Paolo Pierobon, Enrico Salimbeni
Nazionalità: Italia, 2007
Durata: 1h. 40′


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Attualmente ci sono 2 commenti a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Assolutissimamente d’accordo con la recensione. I 5 sceneggiatori sono stati bravissimi a mettere in scena i vari problemi che affliggono l’Italia in un contesto quanto mai attuale anche adesso.
    Ottime tutte le interpretazioni. Regia solida e di mestiere.
    La prima volta che lo guardi ne rimani piacevolmente sorpreso.
    Consigliatissimo.

  2. Marco ha detto:

    Rivisto e ricondivido il mio precedente commento a riguardo.
    Riscopritelo assolutamente dato che non ha avuto il successo che si meriterebbe.

    Albe, o chiunque, l’hai visto te?

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