Animali notturni di Tom Ford
Universal, 17 Novembre 2016 – Elegante
Susan e’ una donna affermata ma insoddisfatta della sua vita. Un giorno riceve dall’ex-marito Edward, con cui non è più in contatto da tempo, il manoscritto di un romanzo. La lettura di quella storia inquietante e violenta la turba profondamente e la spinge a ripensare al suo rapporto con Edward e alle scelte di vita fatte…
Dopo il fortunato esordio con A Single Man, presentato in concorso alla 66a Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia e premiato con la coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, Tom Ford torna al Festival con Animali notturni, adattando per lo schermo il romanzo Tony e Susan di Austin Wright. Il regista è anche l’autore della sceneggiatura che ha comunque modificato, in alcuni punti, rispetto al testo originale.
La vicenda è raccontata principalmente dal punto di vista di Susan, intrappolata in una vita che non le piace e tormentata dai ricordi del passato, ma soprattutto dal pensiero delle scelte compiute nel corso della vita, che l’hanno portata ad essere una persona diversa da quella che avrebbe voluto diventare. I continui primi piani sul suo volto costantemente malinconico, accompagnati da una musica struggente, descrivono tutte le emozioni che lei prova.
A partire dall’arrivo del manoscritto la trama di Animali notturni si muove su due piani narrativi diversi e diametralmente opposti: il presente vissuto dalla protagonista e quello raccontato nella finzione letteraria. Gli eventi narrati si svolgono in luoghi differenti e diametralmente opposti, e raccontano emozioni e stati d’animo diversi. Nel presente Susan vive a Los Angeles, in un mondo elegante in cui dominano i colori tenui, mentre il protagonista del romanzo che lei sta leggendo si trova in Texas, in una terra calda e solare in cui domina una natura selvaggia. Le due storie scorrono parallelamente, e ad esse si intreccia, attraverso dei flashback, il passato di Susan e il ricordo doloroso delle scelte compiute.
Ford ha girato un film intenso che parla di emozioni, di rapporti umani e delle conseguenze che derivano dalle singole azioni. Come il precedente A Single Man anche Animali notturni è un film stilisticamente elegante, da tutti i punti di vista: regia, costumi, immagini… Un film visivamente accattivante, e senza dubbio il background di Tom Ford – stilista approdato al cinema – gioca un ruolo significativo.
Parte del fascino di questo film è dovuto anche alle solide interpretazioni di un ottimo cast, che vede Amy Adams nel ruolo di Susan e Jake Gyllenhaall in quello del protagonista del manoscritto. Con una interpretazione contenuta ed elegante, la Adams riesce a esprimere i turbamenti e le emozioni che dominano Susan, così come un intenso Gyllenhaall si cala perfettamente nei panni di un uomo emotivamente distrutto da una terribile esperienza.
Titolo: Animali notturni (Nocturnal Animals)
Regia: Tom Ford
Sceneggiatura: Tom Ford
Fotografia: Seamus McGarvey
Interpreti: Amy Adams, Jake Gyllenhaal, Michael Shannon, Aaron Taylor Johnson, Isla Fisher, Karl Glusman, Armie Hammer, Laura Linney, Andrea Riseborough, Michael Sheen, Jena Malone,
Nazionalità: USA, 2016
Durata: 1h. 56′
ho letto il libro e non ho capito la fine , mi potete spoilerare la fine del film!
Nel film il marito manda all’ex moglie il manoscritto del romanzo che ha appena finito di scrivere, dicendole che vorrebbe un suo parere. La moglie lo legge e quando l’ha finito gli scrive chiedendogli di vedersi. Lui fissa l’appuntamento in un ristorante ma poi non si presenta, facendole così capire che il libro è la sua vendetta per il comportamento che lei ha ha tenuto durante il matrimonio.
Grazie per la risposta velocissima, ma perdonami nel film il protagonista del thriller dopo la morte dei 3 assassini, muore suicidandosi …..?
Più o meno. Muore sparandosi, ma non lo fa apposta: dopo la lotta con l’aggressore cade dalle scale e gli parte un colpo.
:-)))))
Film molto “furbo”, che sopperisce alla evidente se non estrema banalità del soggetto mediante una riuscita ricerca stilistica ed alla interpretazione di buon livello degli interpreti (punto specificato in recensione).
Sicuramente Ford dimostra, al di là della riuscita ricerca “estetica”, una certa sensibilità nello sviluppare un (bi)revenge movie mediante un’implementazione magari non inedita ma di sicuro impatto, che a mio personale avviso concorre ad elevare la pellicola ad un buon livello.
Peccato solo per alcuni cliché riproposti, per quanto in chiave nobilitata, in maniera non altrettanto efficace, tra cui spicca il “solito” cattivo-fatto-con-lo-stampino che con una pistola puntata in faccia dice: “tanto non avrai mai il coraggio di sparare” … Suvvia…
Dunque il libro è la vendetta di Edward in confronto a Susan poiché lei là lasciato e a abortito, il libro farà pensare a lei le scelte fatte ma le scelte che fa il protagonista del racconto non c’entrano con le scelte fatte da Susan… Non ho compreso in cosa consisteva questa vendetta
Il libro fa ripensare a Susan alla vita passata col marito e alla vita che sta vivendo in quel momento, per poi toglierle il tappeto da sotto i piedi non presentandosi all’appuntamento, facendole quindi capire quanto ancora lui la odi.