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"Omen - Il presagio" di John Moore

9 giugno 2006 Recensioni 0 Commenti
Gianpaolo Saccomano, 9 Giugno 2006: Pleonastico
20th Century Fox, 6 Giugno 2006

Un alto diplomatico statunitense accetta all’insaputa della moglie di sostituire il proprio bimbo nato morto con il figlio di una sconosciuta morta di parto. Damien viene così cresciuto come se fosse il vero figlio della coppia, ma è circondato e protetto dagli adepti di una congrega satanica, che riconoscono in lui l’Anticristo…


La necessità di un remake per una pellicola cult del filone satanico come Il Presagio (1976) sfugge alla ratio di noi spettatori, ma si sposa bene con le esigenze alimentari della industria cinematografica “di genere” hollywoodiana, dimostrando ancora una volta quanto sia profonda la crisi creativa dei suoi sceneggiatori e, di contro, si vada rafforzando l’ottusità e la scarsa intraprendenza dei produttori.

Questa nuova versione diretta da John Moore segue passo passo la trama originale del best seller di David Seltzer, sfruttando abilmente la combinazione di calendario della data di programmazione (6/6/06) e la sua simbologia apocalittica. Il regista irlandese confeziona un remake dignitoso e talvolta anche intrigante, rifinendo particolari e atmosfere che nell’opera precedente restavano più accennati e mantenendo sempre una notevole serietà a dispetto di certe paradossalità di fondo. A coadiuvarlo c’è, comunque, un cast accettabile: soprattutto Mia Farrow, che dai tempi di Rosemary’s Baby ci aveva ormai abituato a interpretazioni sempre più scialbe e sempre meno memorabili, ma che qui ha un guizzo di inaspettata reviviscenza luciferina ed è perfettamente a suo agio con il ruolo dell’inquietante Signora Baylock, sorta di Mary Poppins demoniaca, che già fu egregiamente impersonata dalla misconosciuta Billie Whitelaw. Trascurabile, invece, la figura del piccolo Damien, che passa a malapena dal torvo al catatonico, mentre la recitazione di Liev Schreiber nei panni di Thorn è di una certa levatura, anche se non regge il confronto con la drammaticità compassata del grande Gregory Peck nel pieno della sua dignitosa senilità.

Nonostante il lusinghiero esordio con Behind Enemy Lines, John Moore non dà prova della sua adrenalinica concettualità visiva, e vive di rendita sulla falsariga del plot demoniaco che trent’anni fa il talentoso Richard Donner (non ancora troppo compromesso con l’establishment hollywoodiano ma già ben conscio del perturbante messaggio del cinema di Roman Polanski), seppe confezionare così bene da farci dimenticare, per un attimo, gli eccessi e gli esibizionismi de L’esorcista.

Non scordiamoci che l’ambiguo fascino de Il Presagio sta proprio nella sua oscura e ieratica rappresentazione del Male, fatta di suggestioni e di piccoli terrificanti accadimenti che preludono e conducono, attraverso un uso sapiente e distorto del potere e della politica, all’inesorabile trionfo del Maligno sulla nostra società. Ciò che non convince del tutto, però, è quella noia sottile e la prevedibilità che certe situazioni suscitano nello scafato spettatore dei giorni nostri. Il che dimostra quanto questa operazione di remaking non regga il confronto per fascino e suggestione con l’originale,  come l’attacco notturno dei cani nel cimitero di Cerveteri e la scena del suicidio sacrificale della governante buona ben esemplificano.


Titolo: Omen – Il presagio (The Omen)
Regia: John Moore
Sceneggiatura: David Seltzer
Fotografia: Jonathan Sela
Interpreti: Liev Schreiber, Julia Stiles, Mia Farrow, David Thewlis, Pete Postlethwaite, Michael Gambon, Seamus Davey-Fitzpatrick, Amy Huck, Pedja Bjelac, Carlo Sabatini, Bohumil Svarc, Giovanni Lombardo Radice, Rafael Sallas, Klara Low
Nazionalità: USA, 2006
Durata: 1h. 50′


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