"Paris je t'aime" un film collettivo

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«Parigi è assai piccina per quelli che s’amano come noi d’un così grande amore…» diceva nel 1945 Pierre Brasseur in Amanti perduti di Marcel Carné. Sessant’anni dopo, ventun registi raccontano tante piccole storie d’amore ambientate nella Capitale francese…
Diciotto piccole storie d’amore davanti allo sfondo di diciotto diversi quartieri della Capitale francese. Ma anche tante piccole storie di cinema, perché i registi chiamati a lavorare al film hanno tutti realizzato episodi estremamente personali, che nella maggior parte dei casi non sfigurerebbero affatto messi a sé stanti nella loro filmografia. Si tratta, in effetti, di diciotto storie brevi quando non brevissime, che raccontano per lo più la nascita di un amore che – chissà? – potrebbe anche rivelarsi importante. Dall’incontro drammatico di Bruno Podalydes al viaggio della turista statunitense di Alexander Payne, passando per l’amore materno di Nobuhiro Suwa e la crisi prematrimoniale di Wes Craven, il film ci presenta tante sfumature diverse di quel sentimento che lega tra loro gli esseri umani e spesso ne rende migliore la vita.
Ideato dal regista televisivo Tristan Carné e sviluppato da Emmanuel Benbihy e Claudie Ossard come prima parte di una trilogia che racconterà anche New York e Shanghai, Paris je t’aime mette insieme registi di estrazione – non solo geografica – estremamente diversa, che danno così vita ad un film variegato in quanto a storie e stili, capace di riproporre sullo schermo l’anima cosmopolita della città senza sembrare una cartolina studiata a tavolino. La cosa permette anche di incontrare autori poco noti al pubblico internazionale come Suwa e Schmitz e dare spazio a gente che di rado si cimenta con la regia, come Gérard Depardieu e Christopher Doyle.
Certo non tutte le storie risultano convincenti come avrebbero potuto essere. Alcune suonano infatti fredde e troppo cerebrali (la storia vampiresca di Vincenzo Natali, soprattutto, ma anche la lite raccontata da Richard LaGravenese), Gus Van Sant spreca una splendida intuizione e l’idea di Cuaron si rivela davvero poca cosa, ma gli autori sono sempre bravi ad utilizzare la città come giusto sfondo senza farle prendere il sopravvento sui personaggi. Il modo, poi, in cui le storie sono messe in sequenza e le ottime musiche di Pierre Adenot non permettono al cuore dello spettatore di rilassarsi e dimenticare gli splendidi episodi che davvero fanno grande il film.
Non sono tutte storie a lieto fine, perché non tutte le storie d’amore hanno un lieto fine, ma che si tratti di un amore felice, di un amore finito o di un amore negato, gli autori sanno commuovere fin quasi alle lacrime senza mai suonare stucchevoli. Ma sanno anche divertire, come il Sylvain Chomet che esordisce nel cinema live-action per raccontarci l’amore tra due mimi. E sanno stupire, perché un racconto poetico come quello dell’attrice e del ragazzo cieco non ce lo si aspetterebbe certo da un regista come Tom Tykwer. Alla fine è difficile dire quale sia l’episodio più riuscito, ma è facile rendersi conto di aver visto davvero un grande film. Uno dei film d’amore più belli degli ultimi anni.
Titolo: Paris je t’aime
Regia: Bruno Podalydès, Gurinder Chadha, Gus Van Sant, Joel & Ethan Coen, Walter Salles & Daniela Thomas, Christoper Doyle, Isabel Coixet, Nobuhiro Suwa, Sylvain Chomet, Alfonso Cuaron, Olivier Assayas, Oliver Schmitz, Richard LaGravenese, Vincenzo Natali, Wes Craven, Tom Tykwer, Frédéric Auburtin & Gérard Depardieu, Alexander Payne
Sceneggiatura: Bruno Podalydès, Gurinder Chadha, Gus Van Sant, Joel & Ethan Coen, Walter Salles & Daniela Thomas, Christoper Doyle, Isabel Coixet, Nobuhiro Suwa, Sylvain Chomet, Alfonso Cuaron, Olivier Assayas, Oliver Schmitz, Richard LaGravenese, Vincenzo Natali, Wes Craven, Tom Tykwer, Gena Rowland, Alexander Payne
Fotografia: Matthieu Poirot-Delpech, David Quesemand, Pascal Rabaud, Bruno Delbonnel, Eric Gautier, Jean-Claude Larrieu, Pascal Marti, Eric Guichard, Michael Seresin, Michel Amathieu, Gérard Stérin, Tetsuo Nagata, Maxime Alexandre, Frank Griebe, Denis Lenoir, Pierre Aïm
Interpreti: Florence Muller, Bruno Podalydès; Leila Bekhti, Cyril Descours; Marianne Faithfull, Elias McConnell, Gaspard Ulliel; Steve Buscemi, Julie Bataille, Axel Kiener; Catalina Sandina Moreno; Li Xin, Barbet Schroeder; Miranda Richardson, Sergio Castellitto, Leonor Waitling, Javier Cámara; Juliette Binoche, Willem Dafoe, Hippolyte Girardot; Paul Putner, Yolande Moreau; Nick Nolte, Ludivine Sagnier; Maggie Gyllenhaal, Lionel Dray; Aïssa Maïga, Seydou Boro; Fanny Ardant, Bob Hoskins; Elijah Wood, Olga Kurylenko; Emily Mortimer, Rufus Sewell; Natalie Portman, Melchior Beslon; Gena Rowlands, Ben Gazzara, Gérard Depardieu; Margo Martindale
Nazionalità: Francia, 2006
Durata: 2h.
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