Specie mortale di Roger Donaldson
Uip, 2 Febbraio 1996 – Risibile
Una civiltà extraterrestre riceve il messaggio di pace che l’umanità ha mandato nello spazio con il Voyager e spedisce sulla Terra una risposta contenente anche le indicazioni per incrociare il loro DNA con quello umano. Il governo degli Stati Uniti realizza in laboratorio una bambina che sfugge subito al controllo…
Uscito negli USA nell’estate del 1995, Specie mortale avrebbe dovuto essere il film che rivoluzionava il mondo degli effetti speciali grazie alla creazione completamente digitale di Sil, l’aliena in fuga. Sfortunatamente, come spesso capita con questo tipo di pellicole, ci si è dimenticati di costruire attorno alle sequenze di effetti speciali una storia che avesse un senso compiuto. La sceneggiatura di Dennis Feldman parte infatti da un’idea trita e la infarcisce di momenti banali e ricchi di comicità involontaria (soprattutto per quanto riguarda i dialoghi), portando avanti la trama con una scena di terrore alternata ad una di sesso (Sil è alla ricerca di un uomo con il quale riprodursi).
L’australiano Roger Donaldson si conferma nuovamente regista privo di stile personale e si mette qui completamente al servizio di ciò che gli executive di Hollywood pensano che il pubblico voglia vedere. Effetti speciali digitali e tette al vento la fanno da padroni in una pellicola che con Ben Kingsley, Forest Whitaker e Alfred Molina avrebbe potuto regalare momenti di ottima recitazione. Ma il corpo di Natasha Henstridge sembra essere l’unica cosa che val la pena guardare nelle quasi due ore di proiezione.
Come ha scritto il critico statunitense Leonard Maltin, Specie mortale è un film «ritmato e non privo di capacità di intrattenimento, ma non avrete il coraggio di guardarvi allo specchio se finite per difenderlo».
Titolo: Specie mortale (Species)
Regia: Roger Donaldson
Sceneggiatura: Dennis Feldman
Fotografia: Andrzej Bartkowiak
Interpreti: Natasha Henstridge, Ben Kinglsey, Michael Madsen, Alfred Molina, Forest Whitaker, Marg Helgenberger, Michelle Williams, Jordan Lund, Don Fischer, Scott McKenna, Virginia Morris, Jayne Luke, David K. Schroeder, David Jensen
Nazionalità: USA, 1995
Durata: 1h. 48′
Turiamoci il naso e guardiamo la Henstridge! 🙂
Condivido in primis quanto espresso da Andrea, ovvero che è davvero difficile scordare la sentita interpretazione della Henstridge. 😀 Ahem… scherzavo, ho capito: diciamo che anche in questo caso non si può rimanere indifferenti ad una anatomia di natura eccelsa, un po’ come accadde per il nostrano “Viol@” con la Rocca.
Il film di per sé è a mio parere effettivamente risibile, ma sa tanto di occasione sprecata, in quanto il soggetto nel suo piccolo mi è parso abbastanza interessante, così come all’epoca la Sil digitale (non quanto quella reale ovviamente).
Anche in questo caso il cast “stellare” non sa che pesci prendere, e con mesta rassegnazione segue delle direttive imposte da una sceneggiatura puerile ed una regia di maniera.
Nel complesso comunque credo che il film meriti una visione perlomeno da chi è appassionato di sci-fi: a modo suo è piuttosto trash-originale ed in fondo guardabile, a differenza del seguito che ha raggiunto un livello di insulsaggine spaventoso nel vero senso della parola.
Concordo in pieno, nulla da aggiungere a quanto scritto da Plissken
NATASHA HENSTRIDGE MI ECCITA UN CASINO!!