Summer Love di Piotr Uklanski
Inedito in Italia – Astruso
Un giorno, uno straniero senza nome arriva in città portandosi dietro un ricercato sulla cui testa pendeva una grossa taglia. Ma prima ancora di incassare i soldi si fa convincere dallo sceriffo a giocare d’azzardo e perde. Allo straniero, non rimane che una donna e una lunga notte…
Piotr Uklanski, il regista (e controverso pittore e fotografo), ha le idee ben chiare sul suo Summer Love: «è un’allegoria che affronta questioni quali l’identità etnica e l’autenticità culturale». Sarà, ma se un regista è più chiaro sulla carta che sullo schermo, qualche problema ci deve essere.
Summer Love non è il tentativo tutto polacco di realizzare un western vero e proprio; anche questo ce lo comunica il solerte Uklanski, ma lo vedevamo già da soli. Il problema è che non si capisce cosa possa essere. Si presenta con un canovaccio basilare (lo straniero arriva in città per riscuotere una taglia, perde al gioco con lo sceriffo e scatena una caccia all’uomo) che dovrebbe essere al servizio di qualcosa d’altro, ma non sembra avere un motivo vero per mostrarci il resto della storia. Non che Uklanski non ci provi, questo è certo.
Grandi discorsi in macchina di personaggi che parlano di aspirazioni frustrate, professioni di inadeguatezza e lamenti identitari; situazioni e figure surreali, flashback, scomposizioni, virtuosismi e deliri cinematografici (soggettive di uomini, cadaveri, canne di pistola, soggettive “al pomodoro”), insomma il solito campionario che cammina sempre sull’orlo dell’inutile se non adeguatamente supportato. Se però l’unica reazione provocata è la risata dovuta al comico (involontario e non, ce n’è per tutti i gusti) del film, la situazione è drammatica.
La trama e la narrazione sono in ugual modo noiose, la presenza di un cameo di Val Kilmer, che dovrebbe essere una trovata non priva di un sottile sarcasmo ma che strappa solo un sorriso, rischia unicamente di attirare alla visione qualche malcapitato. Nel mezzo di cotanto variegato calderone, qualche idea interessante ci sarebbe, efficace se ad esempio si volesse solamente realizzare un western sui generis (desiderio sempre legittimo che andrebbe incoraggiato, anche solo per poter smettere di sentir dire che “il western è morto”). Quando però il resto del film si dimentica dopo mezz’ora è tutto inutile.
Titolo: Summer Love
Regia: Piotr Uklanski
Sceneggiatura: Piotr Uklanski
Fotografia: Jacek Petrycki
Interpreti: Boguslaw Linda, Karel Roden, Katarzyna Figura, Val Kilmer, Krzytof Zaleski
Nazionalità: Polonia, 2006
Durata: 1h. 33′
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