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"The Black Hole - Il buco nero" di Gary Nelson

11 marzo 2011 Recensioni 2 Commenti
The Black Hole - Il buco nero

CIC, 10 Ottobre 1980 – Entusiasmante

Un’astronave terrestre di ritorno da una missione di esplorazione scopre un buco nero sconosciuto. Nei pressi, gli strumenti rilevano la presenza della USS Cygnus, data per dispersa ormai da tempo, che sembra riuscire a vincere l’attrazione gravitazionale del buco nero…


Una scena di The Black Hole - Il buco neroUna delle produzioni più particolari della Disney dell’epoca, The Black Hole si basa su un ottimo soggetto – che deve qualcosa a 20.000 leghe sotto i mari – banalizzato però dalla sceneggiatura di Rosebrook e Day, costretta ovviamente ad adattarsi alle necessità della casa di Topolino. La volontà dei produttori di non alienarsi il pubblico infantile si nota soprattutto nella puerile caratterizzazione dei robot e in qualche ingenuità  presente soprattutto nell’ultima parte della pellicola, ma il linguaggio sboccato, l’uccisione di esseri umani e un forte sottotesto metafisico ne fanno un prodotto decisamente fuori dagli schemi disneyani. Non a caso, la storia dello scienziato deciso a sacrificare tutto per scoprire cosa c’è dall’altra parte di un buco nero risulta emozionante e ricca di pathos, e il cataclismatico finale è assolutamente straordinario.

Maximilian Schell in The Black Hole - Il buco neroSottolineato dalla robusta partitura musicale di John Barry, il film è impreziosito anche da scenografie molto convincenti ed effetti speciali all’avanguardia per la fine degli anni 70. L’esiguo cast si compone di nomi importanti, tra cui brilla soprattutto l’inquietante Maximilian Schell e delude invece una svogliata Yvette Mimieux.

Una scena di The Black Hole - Il buco neroL’esperto regista televisivo Gary Nelson gestisce il tutto con mano ferma e senza strafare, riuscendo a rendere spettacolari le scene che dovevano esserlo e non sminuendo la portata apocalittica della storia. Il pubblico statunitense rispose con interesse, la critica un po’ meno. Oggi lo si ricorda più per le sue componenti puramente disneyane, ma è un film che merita decisamente di essere rivalutato.


La locandina di The Black Hole - Il buco neroTitolo: The Black Hole – Il buco nero (The Black Hole)
Regia: Gary Nelson
Sceneggiatura: Jeb Rosebrook, Gerry Day
Fotografia: Frank V. Phillips
Interpreti: Maximilian Schell, Anthony Perkins, Robert Forster, Joseph Bottoms, Yvette Mimieux, Ernest Borgnine, Tom McLoughlin, Gary Nelson, Carlo Reali, Giuliano Persico
Nazionalità: USA, 1979
Durata: 1h. 38′


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Attualmente ci sono 2 commenti a questo articolo:

  1. Donato ha detto:

    Definirlo “entusiasmante” mi sembra un tantino spropositato. Io l’avrei definito “potabile”.

    A suo tempo lo vidi al cinema e, sebbene fossi ancora adolescente, lo classificai già allora come un tipico prodotto disneyano, ovvero condizionato (come si evidenzia anche nella recensione) dalla necessità di rispettare in maniera incondizionata tutti gli stereotipi imposti dalla casa di produzione, che ha come target un pubblico di età tipicamente pre-adolescenziale.

    Il film contiene due o tre sequenze di discreto effetto ma, essendo di genere fantascientifico, è invecchiato assai rapidamente e, francamente, a rivederlo oggi fa un po’ sorridere…

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Mah, in realtà se togliamo le figure dei due robottini – che sono i tipici coprotagonisti dei cartoni disneyani – e poco altro, il resto del film ha ben poco a che spartire con quel cinema. A me sembra che questo sia stato il primo tentativo della Disney (a meno di non dimenticare film precedenti) di realizzare un film per adulti che potesse piacere anche ai bambini, anche se proprio l’insperienza in materia ha reso il tentativo rozzo. Che poi oggi faccia sorridere è vero, pur se l’argomento specifico non è stato trattato praticamente mai dal cinema, ma trovo realmente che il coraggio di alcune scelte di sceneggiatura (anche solo il finale riguardo il personaggio di Schell) sia entusiasmante, se rapportato a quello che era (e parzialmente è ancora) il cinema classico disneyano.

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