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"The Legend of Tarzan" di David Yates

14 luglio 2016 Recensioni 1 Commento
The Legend of Tarzan

Warner, 14 Luglio 2016 – Carino

Da anni l’uomo conosciuto come Tarzan ha sposato Jane e vive in Europa come John Clayton III, Lord Greystoke. Su invito reale, gli viene proposto di tornare temporaneamente in Congo, ma non sa che si tratta di una trappola ordita dal capitano Leon Rom…


David Yates mette mano, dopo il successo di Harry Potter, a un classico della letteratura, Tarzan di Edgar Rice Burroughs. In The Legend of Tarzan è subito evidente l’intento di dare una potente spolverata al mito dell’uomo della giungla, non senza una strizzata d’occhio alla moda dilagante dei supereroi Marvel. Questo Tarzan, infatti, è un uomo malinconico e taciturno che, sposata Jane, vorrebbe sostare inosservato tra gli altri Lord inglesi. Il passato ingombrante che ha fatto di lui un mito è proposto dal regista attraverso flashback sempre più corposi, che hanno su di lui l’effetto di un tormento senza tregua.

Al volto di Alexander Skarsgård è affidato un protagonista attento e all’erta come chi è cresciuto in mezzo ai pericoli, ma anche malinconico e appassionato come un bambino che stia ancora imparando a conoscere il mondo. Al suo fisico statuario si addice invece l’immagine più classica del Tarzan che corre sugli alberi e si sposta appeso a una liana. All’insieme, Yates sceglie di affibbiare delle caratteristiche da supereroe come la forza sovrumana o la capacità di parlare agli animali, che sembrano delle semplificazioni scelte per velocizzare l’evolversi della trama. Non passa inosservato l’uso massiccio della computer graphic per tutto ciò che riguarda il mondo animale. I gorilla umanizzati a tal punto da sembrare presi in prestito dagli ultimi Planet of the Apes, sono l’esempio più evidente di una grafica poco efficace: tutto è troppo finto e distante per poter creare un mondo esotico e affascinante come quello dichiarato dagli intenti del regista. Gli elementi che sembrano più autentici sono proprio i rimandi alla vera leggenda di Tarzan, come la frase «io Tarzan, tu Jane» o l’urlo che echeggia nella giungla, forse perché il “nuovo” personaggio di Yates non sembra avere la forza di rinnovare quel mito, ma solo la capacità di seguirne la scia.

Accanto a Skarsgård c’è la bellissima Margot Robbie, che ben interpreta il ruolo di donna coraggiosa e fiera fino a che il confronto con l’immenso Christoph Waltz – che veste i panni del cattivo Leon Rom – non fa di lei una figura ostentatamente spavalda e, ancora una volta, poco credibile. Samuel L. Jackson è poco più che una spalla comica, seppur con qualche tratto interessante.

The Legend of Tarzan è un film che di leggendario ha solo una parte del titolo, è piacevole da guardare ma non entusiasmante, non è il kolossal che ci terrà incollati agli schermi in questa estate 2016.


La locandina di The Legend of TarzanTitolo: The Legend of Tarzan (Id.)
Regia: David Yates
Sceneggiatura: Adam Cozad, Craig Brewer
Fotografia: Henry Braham
Interpreti: Alexander Skarsgård, Rory J. Saper, Christian Stevens, Christoph Waltz, Samuel L. Jackson, Margot Robbie, Sidney Ralitsoele, Osy Ikhile, Mens-Sana Tamakloe, Antony Acheampong, Edward Apeagyei, Ashley Byam, Casper Crump, Adam Ganne, Aleksandar Mikic
Nazionalità: USA, 2016
Durata: 1h. 49′


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Attualmente c'è 1 commento a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Stesse impressioni della recensione.
    Carino, leggero e non annoia. Nulla di spaziale ma intrattiene decentemente.
    CGI a volte ben fatta (tutti gli animali e la ricostruzione dei luoghi africani), a volte troppo irrazionale (l’attacco al treno sulle liane).
    Regia e montaggio uguali ai capitoli migliori di HP diretti da Yates.
    Attori nella norma, hanno saputo svolgere il loro compitino discretamente.
    Waltz ben lontano dai suoi precedenti migliori. La Robbie si fa ben notare.

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