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"Titanic" di James Cameron

4 aprile 2012 Recensioni 7 Commenti
Titanic

20th Century Fox, 16 Gennaio 1998/6 Aprile 2012 – Intenso

La tragica storia d’amore fra uno squattrinato pittore di strada e una ragazza dell’alta società che nasce sul Titanic, la nave più robusta e lussuosa mai costruita, durante il suo primo e ultimo viaggio. I due sfidano fino all’ultimo le convenzioni sociali, fino a quando il Titanic affonda..


Leonardo DiCaprio e Kate Winslet in una scena di TitanicSono passati quindici anni dall’uscita di Titanic. Era il 1997 quando James Cameron sorprese il pubblico e la critica di tutto il mondo realizzando un film che conquistò ben 11 Oscar, diventando così il film più premiato della storia insieme a Ben Hur (e in seguito a Il Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re). Cento ne sono invece passati dal viaggio inaugurale della nave, che affondò il 15 Aprile 1912. Titanic in 3D è lo stesso film di sempre, che con la scusa della tecnologia digitale ha trovato il modo per tornare sul grande schermo. Insomma, il 3D è niente più che una scusa; meglio: è un pretesto commerciale per riproporre un grande successo. Non aggiunge niente a una storia che era già profonda di suo e ben filmata.

Billy Zane e Kate Winslet in TitanicSe da una parte l’assetto spaziale trae vantaggio dal 3D, dilatando di più la grandezza e l’imponenza dell'”inaffondabile”, dall’altra in alcuni momenti va a pesare sulla regia. In particolare nelle scene iniziali, veloci e incalzanti fra il caos rumoroso della folla, e nelle scene in cui viene focalizzato il primo piano e messa fuori fuoco tutta la profondità di campo, una scelta di stile e di ripresa precisa e con un suo significato che però va contro la logica immersiva del 3D, quella del vedere di più, del vedere a fondo, dello stare dentro alle cose. Non essendo poi un film girato in 3D ma convertito in seguito, la tridimensionalità, che a volte infastidisce, non è così stupefacente. Nessuno schizzo d’acqua in faccia, per dirla praticamente. E’ difficile però rimanerne delusi, perché Titanic è un film che stupisce sempre.

Kate Winslet e Leonardo DiCaprio in TitanicOgni volta che si rivede un film si percepisce qualcosa di nuovo, a prescindere dalle tre dimensioni; a maggior ragione con un film intramontabile come questo. Titanic non è solo la storia di una grande tragedia e di un amore in particolare, ma è un film sul tempo. La prospettiva del tempo è quella che la seconda visione porta alla luce. Ci sono tanti orologi in Titanic, e tanto è poco il tempo per salire a bordo di Jack e il suo amico Fabrizio (5 minuti), tanto è poco quello che resta per vivere e salvarsi alla fine. «Mi dispiace di non aver costruito una nave più robusta» dice il Signor Andrews, l’architetto navale, di fronte a un camino acceso mentre la nave sta per affondare. L’uomo guarda l’ora sul suo orologio da taschino, aggiusta le lancette di quello poggiato sopra al camino e china la testa di fronte al mare calmo e piatto raffigurato nel dipinto di fronte a lui.
Leonardo DiCaprio e Kate Winslet in TitanicFra i «via, non c’è tempo» e «dobbiamo rimanere sulla nave il più a lungo possibile» l’acqua ha già riempito la sala circolare centrale del Titanic, dove si vede l’ultima immagine temporale (l’orologio centrale) scomparire nell’azzurro violento alle 2:15. Troppo poco il tempo a disposizione a fronte di quello impiegato dai soccorsi per arrivare. Un tema, questo, che coinvolge la storia della comunicazione telegrafica, della sicurezza dei trasporti, ma che comunque è il tempo a governare. Titanic è un film sulla vita che arde e si consuma come le fiamme del camino dove sceglie di morire il signor Andrews. E’ un film sulla libertà e la costrizione, un film che ci ricorda il nostro non-poter controllare tutto nonostante il progresso, che a quel tempo era sancito dal binomio “imponenza-velocità” e oggi, dall'”infinitesimale-velocità”. Possono cambiare le proporzioni delle cose, le loro dimensioni, ma non il loro – e soprattutto il nostro – rapporto con tempo.


La locandina di TitanicTitolo: Titanic (Id.)
Regia: James Cameron
Sceneggiatura: James Cameron
Fotografia: Russell Carpenter
Interpreti: Leonardo DiCaprio, Kate Winslet, Billy Zane, Kathy Bates, Frances Fisher, Gloria Stuart, Bill Paxton, Bernard Hill, David Warner, Victor Garber, Jonathan Hyde, Suzy Amis, Lewis Abernathy, Nicholas Cascone, Ioan Gruffudd
Nazionalità: USA, 1997/2012
Durata: 3h. 18′


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Attualmente ci sono 7 commenti a questo articolo:

  1. Plissken ha detto:

    Mi viene in mente una vignetta che vidi nel 1998, anno in cui uscì in Italia Titanic ed in cui venne messo in commercio il Viagra. Non ricordo chi fosse l’autore, né in quale giornale la vidi, ma era per certi versi geniale.
    Nella vignetta (“muta”) vi erano raffigurate due lunghe file, una composta da sole donne, l’altra da soli uomini, affiancate ma distanti una decina di metri l’una dall’altra.
    Le persone appartenenti ad una fila guardavano le persone dell’altra, senza proferir parola. Il lato spassoso della vignetta è che gli uomini facevano la fila davanti ad una farmacia, le donne invece davanti ad un cinema in cui si proiettava “Titanic”.

    Mi è tornata in mente questa vignetta perché ho notato che anche in questo caso chi ha curato la recensione è una rappresentante del gentil sesso, cosa che mi ha riportato alla mente una certa (diffusa?) probabilmente superficiale propensione a considerare detto film apprezzabile in misura maggiore dagli specchi piuttosto che dagli scudi. Diciamo che nel primo caso il romanticismo della vicenda inerente i due protagonisti prevale sul resto, mentre i maschietti hanno maggiormente apprezzato le sequenze inerenti l’affondamento o dettagli quali la sala macchine della nave e così via, dando però al soggetto valenza piuttosto melensa, un po’ come accade in parte per “Via col vento”.

    Ora, non vorrei essere accusato di voler perpetrare distinzioni tra i sessi (per carità), ma mi piacerebbe sapere da altri cultori del cinema quale sia la loro (sincera) idea in proposito (magari evitando di infierire sul sottoscritto), questo anche perché Titanic risulta nella rosa dei film preferiti dalle amiche ma non dagli amici.

    Personalmente tra i film di Cameron questo è il meno adatto alle mie corde, forse proprio per i motivi sovra esposti. In verità l’ho visto una sola volta al cinema, senza cogliervi ahimé molti aspetti descritti nella (ottima) recensione, con particolare riferimento a quello fondamentale sul tempo. Vedrò di riguardarmelo.

    😀

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Senz’altro il film deve molto del suo successo alla storia d’amore, non certo alla nomea di Cameron come regista di film d’azione né all’ambientazione (per quanto affascinante) del Titanic. Va detto però che, almeno in Italia, la maggior parte delle spettatrici non erano donne bensì adolescenti innamorate di Leonardo DiCaprio e capaci di vedersi il film anche 5-6 volte nei mesi in cui è rimasto in sala quindic’anni fa.

  3. Riccardo ha detto:

    Sapevo che in occasione del rilancio nelle sale, sarebbe stato recensito questo capolavoro cinematografico.

  4. Anonimo ha detto:

    Personalmente il film non mi è piaciuto per la storia d’amore,soprattutto sapendo già che sarebbe finita male! In questo film trovo strepitosa la figura della “nuova ricca” Molly…. trovo fantastiche le scene dell’affondamento, i discorsi dei signori di prima classe che sminuiscono le figure di Freud e di Picasso…mi ha impressionato il momento in cui Rose si vuole suicidare nonsotante il film era iniziato da mezzora e sapevo benissimo che non sarebbe morta…se un film provoca ancora questi effetti, secondo me trascende la storia… significa semplicemente che è il cinema che funziona!

  5. Francesco Cuffari ha detto:

    Sia quindici anni fa che oggi questo film è una operazione commerciale ben mascherata che ha saputo imbrogliare alla grande un po’ tutti.

  6. Alberto Cassani ha detto:

    Vero, Francesco; ma non si può negare che il suo lavoro lo faccia.

  7. Nino ha detto:

    Ho avuto ieri l’occasione di rivederlo in tv e secondo me è proprio un gran film. La storia mi piace ed è emozionante, attori bravi, colonna sonora stupenda e non l’ho neanche trovato “femminile” come dicono tutti: solamente una storia d’amore che può piacere o non piacere.

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