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Tutti insieme appassionatamente di Robert Wise

3 novembre 2015 Recensioni 0 Commenti
Tutti insieme appassionatamente

DEAR, 30 Dicembre 1965 – Memorabile

Una suora con la passione per il canto viene mandata a far da governante a casa von Trapp, dove un vedovo ex militare impone ai suoi figli una rigida disciplina militare. In breve la governante si conquisterà la fiducia dei terribili ragazzi e farà breccia nel cuore del Capitano. Ma subito dopo l’Anschluss, lui viene richiamato alle armi…


Julie Andrews in Tutti insieme appassionatamenteCinque Oscar, due Golden Globe, un successo planetario e duraturo, una serie di canzoni indimenticabili e un regista – Robert Wise – all’apice della carriera sono il biglietto da visita di Tutti insieme appassionatamente, un memorabile musical con una Julie Andrews in forma smagliante. Wise – già regista di West Side Story, il musical più famoso e premiato del cinema a stelle e strisce – gira in modo impeccabile, prendendosi tutto il tempo che serve (la durata sfiora le tre ore) e dando alle scene un respiro ampio e largo, creando così un film dal passo mai troppo sostenuto ma sempre costante. L’arsenale delle inquadrature è quantomai variegato, ma del resto siamo nel periodo dei Lean, dei Mankiewicz, dei Wyler e dei kolossal (Lawrence d’Arabia, Cleopatra, Ben-Hur) e Wise poteva ben permettersi di montare la cinepresa su un elicottero e dedicare i primi minuti del film ai laghi e ai verdi prati dell’Austria per poi passare a carrelli, dolly e primi piani in abbondanza, secondo necessità.

Julie Andrews e Christopher Plummer in Tutti insieme appassionatamenteLa sceneggiatura e la partitura musicale offrono a Wise la possibilità di sciorinare una serie praticamente continua di scene madri (sostanzialmente tutti i numeri musicali) in cui la perizia tecnica si fonde mirabilmente con la musica e con la voce squillante della Andrews. Ed è proprio la Andrews a rendere il film indimenticabile: la sua interpretazione è di tutto rispetto (del resto, solo l’anno precedente aveva vinto l’Oscar per una parte molto simile: la tata Mary Poppins), ma naturalmente è la sua voce a essere protagonista fin dai primi, famosissimi versi: «The hills are alive/with the sound of music». Se il resto del cast è poco più di un contorno, Christopher Plummer non fatica a stare al passo della Andrews sul lato interpretativo (ma fu doppiato nel canto).

Una scena di Tutti insieme appassionatamenteTratto da una storia vera, il tema politico dell’Anschluss rimane come sottofondo per l’intero film fino a diventare preponderante nel finale quando l’arrivo dei nazisti coincide con la fine della musica: la performance della famiglia Trapp al Festival di Salisburgo è l’ultimo numero musicale, ideale “chiusa” della partitura che riassume tutti i temi portanti del film. Ma anche quel numero è inserito quasi a forza nella parte finale, prettamente narrativa, carica di tensione fino alla risoluzione finale.

Julie Andrew in una scena di Tutti insieme appassionatamenteTutti insieme appassionatamente è un film della sua epoca, ma è rimasto fresco e moderno come allora, per nulla invecchiato nonostante gli stili e le mode siano cambiati molto (e più volte) da allora. Un film ottimo, sotto tutti i punti di vista. Pessimo, al contrario, il lavoro di adattamento italiano, a partire dal titolo. L’originale The Sound of Music è stato “tradotto” senza alcun senso logico, mentre i testi delle canzoni sono stati molto spesso completamente reinventati quando non travisati, facendo “sentire” al pubblico italiano un film diverso e snaturato rispetto all’originale in lingua inglese.


La locandina di Tutti insieme appassionatamenteTitolo: Tutti insieme appassionatamente (The Sound of Music)
Regia: Robert Wise
Sceneggiatura: Ernest Lehman
Fotografia: Ted D. McCord
Interpreti: Julie Andrews, Christopher Plummer, Eleanor Parker, Richard Haydn, Peggy Wood, Charmian Carr, Heather Menzies-Urich, Nicholas Hammond, Duane Chase, Angela Cartwright, Debbie Turner, Kym Karath, Anna Lee
Nazionalità: USA, 1965
Durata: 2h. 54′


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