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Un piccolo favore di Paul Feig

1 gennaio 2019 Recensioni 2 Commenti
Un piccolo favore

01 Distribution, 13 Dicembre 2018 – Sconclusionato

La bella e spregiudicata Emily e la timida e goffa Stephanie diventano per puro caso “migliori amiche”. Quando Emily sparisce nel nulla in circostanze misteriose, Stephanie si mette a indagare insieme al marito dell’amica per scoprire cosa ci sia davvero dietro la sua sparizione…


Dopo il non apprezzatissimo remake al femminile di Ghostbusters, l’esperto in commedie Paul Feig sceglie di adattare per il grande schermo Un piccolo favore, romanzo di Darcey Bell pubblicato appena un anno fa. Difficile capire le motivazioni per cui pubblico e critica stiano rispondendo in maniera tutto sommato benevola all’ottava regia cinematografica dell’attore e produttore del Michigan, perché quella cui ci troviamo di fronte è un’operazione qualitativamente pessima e sbagliata da capo a coda.

Per tutta la sua durata, Un piccolo favore oscilla tra il serio e il grottesco senza mai riuscire a coniugare i due registri in modo sufficientemente efficace, soprattutto a causa di una sceneggiatura confusionaria e che si limita ad abbozzare situazioni stereotipate e del tutto prive di intensità, sia comica sia drammatica. E proprio al brutto script di Jessica Sharzer – tra gli autori della serie televisiva American Horror Story – si deve una caratterizzazione dei personaggi del tutto inadeguata e che rappresenta la ragione primaria del fallimento generale della pellicola. La diversità dei caratteri delle due protagoniste poteva – doveva! – essere uno degli elementi di maggior interesse nei riguardi della storia e anche quello che andava sfruttato meglio, ma ciò che traspare dal rapporto di “amicizia” tra le due donne è solo una grande implausibilità di fondo e la totale inverosimiglianza delle situazioni che queste si trovano a vivere. Aggiungiamoci, poi, che le interpretazioni di Blake Lively e Anna Kendrick finiscono per essere una diretta e inevitabile conseguenza di tutto ciò, con la prima che riesce a non farsi odiare solo per ragioni estetiche e la seconda che risulta, se possibile, anche più irritante del solito, complice il ridicolo escamotage del vlog gestito dal suo personaggio per fare da raccordo ai vari – e spesso incomprensibili – sviluppi della vicenda.

La narrazione è continuamente interrotta da fastidiosi flashback che ne annientano il già debole ritmo, mentre una ridondante colonna sonora quasi tutta francese e la regia videoclippara di Feig completano il disastro. Così, quella che poteva essere una frizzante commedia nera a tinte rosa, si rivela soltanto un “cocktail-movie” annacquato e cui si può rinunciare senza grossi problemi.


La locandinaTitolo: Un piccolo favore (A Simple Favor)
Regia: Paul Feig
Sceneggiatura: Jessica Sharzer
Fotografia: John Schwartzman
Interpreti: Blake Lively, Anna Kendrick, Henry Golding, Andrew Rannells, Linda Cardellini, Rupert Friend, Jean Smart, Eric Johnson, Sarah Baker, Kelly McCormack, Gia Sandhu, Glenda Braganza, Danielle Bourgon, Zach Smadu, Lauren Peterson, Aparna Nancherla, Dustin Milligan
Nazionalità: USA – Canada, 2018
Durata: 1h. 57′


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Attualmente ci sono 2 commenti a questo articolo:

  1. Eddie ha detto:

    Recensione perfetta: un filmaccio che abbozza più approcci senza mai sceglierne realmente uno. Poi potevano scegliere attore più fuori parte per interpretare il marito di Blake Lively?

  2. Marco ha detto:

    Essendo una commedia nera con inserti gialli non mi ha disturbato la figura della Kendrick e le sue battute, l’ho trovata perfetta nella parte.
    La risoluzione finale mi ha lasciato un po’ interdetto, avrei preferito non avessero cambiato troppe volte le carte in tavola.
    Comunque meritevole di una visione.

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