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Vidocq di Pitof

26 febbraio 2002 Recensioni 1 Commento
Vidocq

Medusa, 1 Marzo 2002 – Pretenzioso

Parigi, 1930: due uomini muoiono colpiti da un fulmine. Anzi: da due fulmini diversi, e se uno può essere un incidente, due sono senz’altro un complotto. Soprattutto perché i due uomini sono entrambi borghesi. La polizia chiede aiuto al migliore investigatore di tutta Parigi: Eugène François Vidocq…


Ines Sastre in una scena di VidocqOpera prima di un ex responsabile di effetti speciali, Vidocq utilizza uno dei grandi eroi popolari della Francia come semplice cassa di risonanza per mettere in scena un film d’azione a base di effetti speciali e kung fu, come nell’ultimo periodo ce ne sono stati tanti. Il Vidocq interpretato da Gérard Depardieu è infatti lontanissimo da colui che fu a capo della Sûreté parigina per più di un decennio.

La sceneggiatura di Jean-Cristophe Grangé compie l’errore, oltre che appunto di prendere le distanze dal Vidocq realmente esistito, di narrare la storia attraverso gli occhi di qualcuno diverso da lui. Così facendo, l’autore de I fiumi di porpora ha perso la possibilità di presentarci degnamente un personaggio dalle molte sfaccettature, dai molti talenti e dal grande carisma. Lo sviluppo della trama è prevedibile, quasi del tutto privo di suspense, e ha il difetto di presentare risvolti sovrannaturali che poco si adattano al mito del personaggio che dà il titolo al film.

Gérard Depardieu in VidocqGérard Depardieu è assolutamente fuori parte (i combattimenti che vedono protagonista la sua controfigura sono del tutto non-credibili), ma la pochezza del personaggio filmico (e il relativamente poco screen-time a sua disposizione) certo non lo aiutano. Il resto del cast si fa notare solo per la recitazione sempre sopra le righe. Il doppiaggio, poi, non fa nulla per rendere migliore questo aspetto.

Moussa Maaskri in VidocqPitof è alla prima prova come regista di lungometraggi, dopo più di quindici anni passati nel campo degli effetti speciali, campo nel quale ha collaborato, in Tv come al cinema, con registi quali Von Trier, Wenders, Tavernier, Kassovitz, Besson e Zidi, oltre ai primi tre film diretti da Jean-Pierre Jeunet. Come regista, ha messo in scena un film esasperato, alla continua ricerca dell’inquadratura d’effetto e con largo uso del computer per correggere in maniera invasiva immagini e colori. Il risultato è però un film visivamente monotono, quasi disturbante, che a fine proiezione si rinmpiange di aver visto.


La locandina di VidocqTitolo: Vidocq – La maschera senza volto (Vidocq)
Regia: Pitof
Sceneggiatura: Jean-Cristophe Grangé
Fotografia: Jean-Pierre Sauvaire
Interpreti: Gerard Depardieu, Guillame Canet, Inès Sastre, André Dussolier, Moussa Maaskri, Edith Scob, Jean-Pierre Gos, Isabelle Renauld, Jean-Paul Dubois, André Penvern, Gilles Arbona, François Chattot, Elsa Kikoine, Fred Ulysse
Nazionalità: Francia, 2001
Durata: 1h. 40′


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Attualmente c'è 1 commento a questo articolo:

  1. Fabrizio Degni ha detto:

    Ho visto molti anni fa questo film e se ne ho ancora qualche scena in memoria, nel bene o male, e’ un buon segno. Mi colpi particolarmente per il modo morboso con cui il regista focalizzava sui volti dei personaggi, al limite del morboso, e sarei ora curioso di vedere che altri film abbia fatto. Nel complesso si e’ un’opera pretenziosa, il classico passo piu’ lungo della gamba, ma tra ardire e non farlo… sempre meglio osare che redimersi a buoni propositi.

    P.S: Ora Depardieu non entrerebbe piu’ in quelle porte eheh

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