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"White Oleander" di Peter Kosminsky

30 gennaio 2003 Recensioni 0 Commenti
White Oleander

Mediafilm, 31 Gennaio 2003 – Intenso

Astrid ha quindici anni quando assiste all’arresto della madre Ingrid, accusata di aver ucciso il suo amante con il veleno della pianta del’oleandro. Comincia per lei un’odissea fra madri affidatarie mentre Ingrid, anche dal carcere, continua a esercitare su di lei un ascendente fortissimo…


Michelle Pfeiffer in White OleanderL’oleandro è un arbusto che produce ciuffi di fiori bellissimi, ma che in ogni sua parte contiene un veleno micidiale che se ingerito, anche in piccolissima quantità, distrugge il cuore paralizzandolo fino alla morte. Esattamente come può fare l’amore di una madre fin troppo premurosa, che per proteggere la figlia le avvelena la vita negandole gli affetti più cari e trasmettendole la sua paura di amare e di essere amata.

Alison Lohman in White OleanderTratto dal best seller di Janet Fitch Oleandro Bianco, White Oleander è il primo film statunitense del britannico Peter Kosminsky. Si tratta di un intrigante dramma sentimentale che segna il ritorno sugli schermi di tre bravissime attrici: Robin Wright Penn, Renée Zellweger e una grandiosa Michelle Pfeiffer nei panni di Ingrid Magnussen, estrosa fotografa dall’indole selvatica e diffidente, tipica di chi è consapevole della sua superiorità e si sente per questo perennemente minacciato. Bisogna stare sempre in guardia, mai affezionarsi alle persone e mai perdonarle se ti feriscono, ma purtroppo non sempre le cose vanno come si vuole, specialmente quando ci si mettono di mezzo i sentimenti.

Patrick Fugit e Alison Lohman in White OleanderUn film variegato, sia nelle ambientazioni sia nei personaggi, che analizza le difficoltà dell’adolescenza e della crescita interiore quando manca la guida dei genitori; un film sulle infinite sfaccettature dell’amore: il sacrificio, il compromesso, l’odio, la vendetta, l’invidia, la gelosia, il perdono. Diviso su due piani narrativi paralleli, con da una parte il difficile rapporto odio-amore tra madre e figlia e dall’altra l’avventura di una quindicenne alle prese con le difficoltà della vita, il tutto raccontato dalla voce fuori campo della giovane protagonista e intervallato dai flashback che svelano particolari fino a quel momento rimasti nascosti.

Cole Hauser e Alison Lohman in White OleanderElegante e senza sbavature la regia di Kosminsky, che alla sua prima esperienza importante ha guidato al meglio un cast stellare, dando ad ogni personaggio la giusta importanza senza trascurare nessuna delle primedonne, dando un notevole risalto alla giovane protagonista Alison Lohman e cercando di attenersi il più possibile, non senza difficoltà, al libro da cui è stata tratta la sceneggiatura. Un pò surreale è apparsa la scelta delle famiglie in cui Astrid viene inserita, decisamente il sistema affidatario statunitense non ci fa una gran figura, ma fortunatamente il senso del film non è quello di una denuncia in questo senso.


La locandina di White OleanderTitolo: White Oleander – Oleandro Bianco (White Oleander)
Regia: Peter Kosminsky
Sceneggiatura: Mary Agnes Donoghue
Fotografia: Elliott Davis
Interpreti: Alison Lohman, Michelle Pfeiffer, Renée Zellweger, Robin Wright Penn, Patrick Fugit, Billy Connolly, Noah Wyle, Cole Hauser, Svetlana Efremova, Amy Aquino, Elisa Bocanegra, John Billingsley, Darlene Bohorquez, Solomon Burke Jr
Nazionalità: USA, 2002
Durata: 1h. 50′


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