Whitney di Nick Broomfield & Rudi Dolezal

Eagle Pictures, 24 Aprile 2017 – Commovente
La rapida ascesa, il successo straordinario e il tragico destino di Whitney Houston, indimenticata icona della musica pop, scomparsa prematuramente nel 2012. Ripercorrendo le diverse fasi della carriera della cantante statunitense, si compone un ritratto intimo e sincero…
Il regista inglese Nick Broomfield, che si era già cimentato con in biografie di cantanti morti tragicamente con Kurt & Courtney e Biggie & Tupac, racconta qui – insieme con Rudi Dolezal – l’amaro destino di un’artista che nonostante il talento straordinario, la bellezza e il carisma, è stata fagocitata da un successo mondiale arrivato troppo presto, rimanendo schiacciata da un entourage familiare opprimente.
Il documentario ricostruisce la vita di Whitney Houston a ritroso, partendo dalla notizia del ritrovamento del suo corpo senza vita e ripercorrendo la sua impressionante carriera musicale attraverso alcuni filmati di esibizioni live, interviste a familiari e collaboratori e interessanti dietro le quinte. Le immagini di repertorio relative ai concerti sono scarse e riguardano soprattutto l’ultimo tour di successo, quello del 1999, ma sono sufficienti a offrire un quadro delle incredibili doti canore e della presenza scenica della Houston. Le riprese più interessanti sono i dietro le quinte, perché attraverso la testimonianza di amici e collaboratori è tracciato un ritratto a tutto tondo di una donna carismatica e affascinante, ma anche fragile e insicura.
Il sottotitolo del documentario recita «can I be me», ed “essere se stessa” era il dilemma che tormentava Whitney Houston, la quale avrebbe voluto cantare quello che le piaceva di più, esprimendo la sua personalità , ma era invece ingabbiata in un ruolo costruito a tavolino per lei dalla madre Cissy, che aveva programmato la sua carriera musicale fin da quando era una ragazzina, e dalla casa discografica che produceva i suoi album. Il documentario di Broomfield e Dolezal ricostruisce quelli che sarebbero stati i fattori determinanti nel tracollo fisico ed emotivo della cantante e che l’avrebbero condotta a una morte prematura: una famiglia di parassiti e un marito ingombrante, la perdita dell’assistente personale e intima amica, allontanata perché invisa alla madre, l’insicurezza e l’abuso di droghe. A questo si aggiungeva anche il non sentirsi artisticamente apprezzata dalla comunità afroamericana, che considerava la sua musica troppo pop e pensata per piacere a un pubblico di bianchi.
Broomfield e Dolezal hanno scelto di dare al loro film un taglio intimista, concentrandosi più sulla complessa e sfaccettata personalità della Houston che sulla sua carriera e, nonostante una struttura narrativa poco lineare e la scarsità di materiale video inedito, è riuscito a rendere un sincero e toccante omaggio a un’icona unica e indimenticabile della scena musicale.
Titolo: Whitney – Il film (Whitney – Can I Be Me)
Regia: Nick Broomfield, Rudi Dolezal
Sceneggiatura: Nick Broomfield
Fotografia: Sam Mitchell
Interpreti: Whitney Houston
Nazionalità : USA, 2017
Durata: 1h. 45′
Credo! Noi Fans non la dimenticheremmo MAI.