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"Wrong Turn" di Rob Schmidt

16 luglio 2004 Recensioni 10 Commenti
Luciana Morelli, 16 Luglio 2004: Guardabile
Eagle Pictures, 13 Agosto 2004

Trovata bloccata a causa di un incidente l’unica strada asfaltata della zona, un gruppo di ragazzi decide di prendere una scorciatoia che attraversa il bosco. Tra gli alberi trovano una casa che sembra dover cadere a pezzi da un momento all’altro. E’ l’inizio di un incubo…


Da un paio di anni a questa parte il mondo del cinema horror americano pullula di imitazioni, rivisitazioni e scopiazzature del mitico Non aprite quella porta di Tobe Hooper, tra sgozzamenti, decapitazioni, deformazioni del corpo e menomazioni mentali varie, ed ecco che per tutti quelli che amano il genere arriva in sala Wrong Turn.

Chris (Desmond Harrington) deve assolutamente raggiungere la cittadina del West Virginia in cui ha un importante appuntamento di lavoro, ma a causa di un incidente stradale si ritrova bloccato nel mezzo di una lunga coda. Non gli resta che tornare indietro e cercare una strada alternativa che gli permetta di oltrepassare l’incidente e proseguire il suo viaggio e così, fidandosi di una cartina stradale trovata in un distributore, del suo buon istinto e buona sorte che “di solito” aiuta gli audaci, Chris decide di aggirare l’ostacolo proseguendo per Bear Mountain Road. In un momento di distrazione, però, il giovane tampona in pieno la jeep di Jesse (Eliza Dushku) e dei suoi 4 amici, ferma in mezzo alla strada per colpa di una foratura. In cerca di un telefono i ragazzi si incamminano a piedi con un po’ di paura ed il forte sospetto che dietro alla loro sventura ci sia qualcosa di poco chiaro, o meglio qualcuno… Ben presto i loro sospetti diventeranno troveranno una tremenda conferma,perché la casa che incontrano sulla loro strada nasconde al suo interno una serie inimmaginabile di orrori, a cominciare da una collezione agghiacciante di resti umani per finire con grossi accumuli di valigie, biciclette, vestiti e carcasse di auto…

Senza un momento di pausa e senza troppi fronzoli arriva il nuovo film di Rob Schmidt (Delitto + Castigo a Suburbia) che con una buona dose di effetti speciali, una storia non troppo surreale e attori protagonisti che hanno fatto il loro dovere senza uscire troppo fuori delle righe è riuscito a confezionare un film che conquista la sufficienza piena senza però entusiasmare eccessivamente visto che – come accennato in precedenza – il tema trattato è già stato ampiamente approfondito dai suoi colleghi. C’è da dire però che alcune delle sequenze, come quella di apertura, alcune delle uccisioni e quelle notturne tra gli alberi, meritano un plauso speciale per la loro realizzazione e per la tensione emotiva che riescono a trasmettere in momenti del film in cui meno te le aspetti. Una grossa fetta del merito di tutto ciò è quindi sicuramente del regista che senza esagerare con i giochetti ha realizzato una pellicola godibile, tutto sommato avvincente, lineare ed in alcuni frangenti parecchio divertente.

La nitidezza delle immagini, insieme con la notevole fotografia di John Bartley (famoso per aver curato la fotografia di famose serie Tv come X-Files e Roswell) contribuisce ancor più a rendere scorrevole e piacevole il tutto. C’è da dire che la nota stonata è l’immancabile personaggio che non fa che piagnucolare dall’inizio alla fine del film la solita frasetta «Non posso, non ce la faccio, non ci riesco… Oh mio Dio…». Per fortuna che ad un certo punto qualcuno si occupa di farla tacere con una giusta ed appropriata punizione, facendo valere la legge del contrappasso…

Se il tenore degli horror estivi si mantenesse sempre più o meno su questo livello potremmo considerarci più che soddisfatti, purtroppo però sappiamo già che non sarà così.


Titolo: Wrong Turn (Id.)
Regia: Rob Schmidt
Sceneggiatura: Alan McElroy
Fotografia: John S. Bartley
Interpreti: Desmond Harrington, Eliza Dushku, Emmanuelle Chriqui, Jeremy Sisto, Kevin Zegers, Lindy Booth, Julian Richings, Garry Robbins, Ted Clark, Yvonne Gaudry, Joel Harris, David Huband, Wayne Robson, James Downing
Nazionalità: USA, 2003
Durata: 1h. 23′


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Attualmente ci sono 10 commenti a questo articolo:

  1. Andrea ha detto:

    Carino, sufficienza piena!!
    Voglio la recensione de “I guerrieri della notte”!!!!! L’ho cercata sulla G e sulla W (Warriors) ma o mi è sfuggita o non c’è proprio…

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Non l’abbiamo mai recensito. Io tra l’altro non lo vedo da secoli. Magari in un prossimo futuro…

  3. Marci ha detto:

    Alberto l’hai visto Wolf Creek? credo che sia il film non “paranormale-demoniaco” che più mi ha lasciato scioccato.
    Non so perchè ma mi turbava davvero tanto 😀 devo rivederlo.
    qual’è secondo te il film più “turbante” tra quelli non paranormali, quindi escludendo i vari esorcisti e avvocati del diavolo (bellissimo)

  4. Alberto Cassani ha detto:

    Sì. Mi era piaciuto fino a un certo punto, ma nel complesso l’ho trovato mediocre.

    Da adulto non c’è praticamente stato nessun film capace di spaventarmi davvero, che fosse sovrannaturale o meno, per cui non saprei come rispondere…

  5. Andrea ha detto:

    Tornando alla recensione de “I guerrieri della notte”: spero di leggerla presto.
    Per me è l’archetipo del cult movie. Credo, tra passaggi in tv e DVD, di averlo visto almeno 20 volte.

    “Guerrieriiiiiii, giochiamo a fare la guerraaaaaaaaa?”

  6. Marco ha detto:

    Albe mi sto sparando tutti gli episodi…lo so sono un’autolesionista 🙂

  7. Alberto Cassani ha detto:

    Avevo cercato di vedere il secondo, ma sono durato poco più di mezz’ora.

  8. Skukyman ha detto:

    …una curiosità non ditemi che “A Serbian Film” non vi ha scioccato perché allora siete di giaccio!

  9. Alberto Cassani ha detto:

    Io non l’ho mai visto, ma in effetti me ne hanno sempre parlato come un film terribile, sotto questo punto di vista.

  10. Marco ha detto:

    La recensione che avrei dovuto scrivere io, concordo appieno in tutto.
    Avendo visto tutta la saga, ai fan del genere o comunque chi ha apprezzato questo episodio consiglierei anche il quarto episodio (che è un prequel) e il secondo episodio che è brutto, ma qualche trovata si fà apprezzare.
    Bruttissimi invece il terzo ed il quinto (ma anche loro qualche cosa può far piacere).

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