"3 Days to Kill" di McG

Eagle Pictures, 5 Giugno 2014 – Soporifero
Ethan Runner, agente della CIA, dopo aver scoperto di avere una malattia terminale, decide di ritirarsi per trascorrere i giorni restanti con la sua famiglia, ma l’Intelligence lo richiama per un’ultima missione e la speranza di vivere più a lungo, grazie ad una inedita cura sperimentale…
A 59 anni suonati il “regista, attore, produttore cinematografico e musicista rock” Kevin Costner torna davanti alla macchina da presa per uno spy-thriller tra l’action e il melodramma familiare diretto da Joseph McGinty Nichol. Da un regista come McG – che si è fatto le ossa con i videoclip musicali per poi imboccare la strada degli Studios con titoli quali Charlie’s Angels, Le ragazze del Coyote Ugly o anche Terminator: Salvation – non ci si aspetta di certo la profondità di un Nolan o la freschezza e dinamicità dello humour apprezzato in Mission: Impossible. Difatti, 3 Days To Kill non disattende le aspettative di chi, sfidando l’umano spirito di preservazione, decide di vedere un film per farsi del male (e trovare qualcosa contro cui inveire gratuitamente…).
3 Days to Kill, la cui sceneggiatura è originata da un soggetto di Luc Besson, condensa in meno di due ore un caleidoscopio di interpretazioni del nostro Costner che spaziano dal comico al demenziale, con una toccata e fuga nell’introspettivo: abbiamo il solitario Robin Hood che sacrifica la vita per salvare moglie e figlia; il Dragonfly riflessivo fino all’autolesionismo per un amore vissuto nel platonismo più assoluto; il Mr. Brooks con doppia vita che nonostante la scia di morti e la sensibilità mostrata “in cucina” è invece un cinico e improbabile killer. Mentre si assiste impotenti a questo “spettacolo” e alle sparate della platinata Vivi Delay (una indecifrabile Amber Heard), la storia prosegue alternando momenti di assoluto pragmatismo a momenti che sarebbero i veri pilastri della vita cui tutti in punto di morte siamo ricondotti, a clip d’azione montate rapidamente al fine di suscitare stupore e coinvolgimento.
Purtroppo il flop è totale, una bocciatura sonora in grado di scuotere anche altre “istituzioni” di Costner come Trappola per un killer. Si fatica ad assorbire le troppe scene dedicate al rapporto tra padre e figlia, inutili, superflue e così mielose (come quella in cui insegna ad andare in bicicletta alla figlia che già frequenta i night…) da far alzare paurosamente il tasso glicemico. Ma, memori delle vere spie, si fatica anche a trovare credibili le gesta del nostro quando è in azione, tanto è stucchevole, dalla battutina facile e dal grilletto infallibile. Il principe dei ladri neanche questa volta riesce a rubare il nostro cuore, continuando a macchiare una carriera che, forse, avrebbe meritato l’onore delle armi molte pellicole addietro.
Titolo: 3 Days to Kill (Id.)
Regia: McG
Sceneggiatura: Luc Besson, Adi Hasak
Fotografia: Thierry Arbogast
Interpreti: Kevin Costner, Amber Heard, Hailee Steinfeld, Connie Nielsen, Tómas Lemarquis, Richard Sammel, Marc Andréoni, Bruno Ricci, Jonas Bloquet, Eriq Ebouaney, Joakhim Sigue, Alison Vance, Big John, Michaël Vander-Meiren, Paolo Calia, Eric Naggar, Alexis Jaquin
Nazionalità: USA- Francia – Grecia – Russia, 2014
Durata: 1h. 57′
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