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"Lords of Dogtown" di Catherine Hardwicke

6 luglio 2005 Recensioni 0 Commenti
Lords of Dogtown

Sony, 15 Luglio 2005 – Ribelle

Lo Zephyr Competition Team di Venice Beach è un gruppo di giovani e brillanti surfisti che per allenarsi utilizza gli skateboard all’interno di piscine vuote e lungo strade in discesa, riproducendo così le mosse e le tecniche che amano fare sull’acqua. Senza volerlo, finiscono per rivoluzionare l’utilizzo dello skate…


Victor RasukE’ curioso notare come Lords of Dogtown arrivi nei nostri cinema solo tre settimane dopo quella di Dogtown and Z-Boys, il documentario vincitore al Sundance 2001 che racconta esattamente la stessa storia e la cui uscita la Fandago ha più volte rimandato, decidendo poi di provare a sfruttare la pubblicità di quest’altra pellicola per lanciare la propria (con scarsi risultati, però: solo 20.000 Euro d’incasso). Insomma tre settimane di distanza tra la possibilità di godersi l’autenticità di un appassionato documentario realizzato (in maniera del tutto indipendente) dai veri protagonisti della nascita dello skateboarding e l’occasione di gustarsi la versione partorita da Hollywood.

Emile Hirsch e Nikki ReedE’ così che il mitico trio Stacy Peralta, Jay Adams e Tony Alva – il tris d’assi dello skate che avevamo visto con i capelli lunghi, i loro colorati calzettoni e le loro facce strafottenti nelle immagini d’epoca del documentario (scritto e diretto da Stacy Peralta, qui unico sceneggiatore) – prendono in questo film le sembianze di tre giovani bravissimi attori e tutta la storia entra nel vivo trasformandosi in qualcosa di più sentimentale. Ecco infatti che assumono fondamentale importanza personaggi che nel documentario non hanno potuto avere il loro meritato spazio: Skip, il caposquadra comproprietario del negozio Zephir Shop (interpretato da un irriconoscibile Heath Legder); la giovane e affascinante sorella di Tony Alva (Nikki Reed), protagonista del triangolo amoroso che coinvolse Peralta e Adams; ed infine Sid, il più giovane del gruppetto che per un cancro al cervello morì proprio nel momento di maggior successo dei suoi compagni. E’ qui che vengono fuori quindi le singole storie dei protagonisti, le loro vicende familiari, le loro personalità e soprattutto il loro modo di convivere con la notorietà e con tanto denaro a disposizione.

Heath LedgerLa sceneggiatura prende in esame stavolta gli aspetti più umani della vita di questi ragazzini che dai sobborghi di Los Angeles hanno fatto parlare il mondo intero delle loro acrobazie su una tavoletta di legno e quattro rotelle, delle loro bravate, dei loro sogni e della grande amicizia che nonostante lo scioglimento dello Zephir Team è sempre rimasta per loro la cosa più importante. E lo è tuttora, specialmente dopo la realizzazione di questi due film. Come una sorta di American Graffiti dello skate, questo film è realizzato in maniera impeccabile a livello scenografico: i vestiti, le auto d’epoca, i locali ma soprattutto la ribellione disegnata per tutto il tempo sulle facce di questi straordinarie giovani promesse del cinema americano. Parliamo di Emile Hirsch (The Dangerous Lives of Altar Boys, La ragazza della porta accanto) nel ruolo di Adams, di John Robinson (il biondino platinato di Elephant, Palma d’Oro al Cannes nel 2003) nel ruolo di Peralta e di Victor Rasuk nei panni di quello che tra tutti ha avuto più successo e cioè Tony Alva.

John RobinsonGirato nelle location originali in cui tutto nacque più di trenta anni fa, Lords of Dogtown è diretto con molto cuore da Catherine Hardwicke (Thirteen) appassionata surfista, amica di Peralta e residente da diverso tempo proprio nelle zone che tutti individuano ormai col nome di Dogtown (le baie tra Venice e Santa Monica). Diverse sono state le difficoltà incontrate nel girare un film del genere, in cui gli attori passano il 90% del tempo su uno skate e diverse sono state anche le cadute della Hardwicke nell’intento di correre dietro a questi indiavolati atleti, una in particolare le ha causato la perdita di conoscenza per diversi minuti facendo prendere uno spavento non indifferente a tutto lo staff. Al risveglio l’hanno salutata con la frase «Ora sai anche tu quello che si prova, benvenuta tra noi».

Piccoli cameo per il vero Jay Adams e per il campione mondiale di stakeboard Tony Hawk, sicuramente uno degli atleti più famosi d’America, che fa finta di non sapere come si sale su uno skate. Nel cast anche una decadente Rebecca De Mornay nel ruolo della madre di Jay Adams.


La locandinaTitolo: Lords of Dogtown (Id.)
Regia: Catherine Hardwicke
Sceneggiatura: Stacy Peralta
Fotografia: Elliot Davis
Interpreti: John Robinson, Emile Hirsch, Victor Rasuk, Heath Ledger, Rebecca De Mornay, William Mapother, Julio Oscar Mechoso, Nikki Reed, Vincent Laresca, Brian Zarate, Pablo Schreiber, Elden Henson, Michael Angarano, Tony Hawk
Nazionalità: USA – Germania, 2005
Durata: 1h. 47′


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