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“Punisher - Zona di guerra” di Lexi Alexander

18 dicembre 2008 Recensioni 12 Commenti
The Punisher

Disponibile in home-video – Violento

Dopo aver dato la caccia – e catturato, e ucciso – a centinaia di criminali che erano sfuggiti alla Legge, Frank Castle detto “il Punitore” si scontra con la banda del mafioso Billy Rusotti. La lotta lascia Rusotti orribilmente sfigurato e in cerca di vendetta. E’ nato “Mosaico”!


Ray Stevenson in The Punisher - Zona di guerraCon cast e troupe completamente nuovi rispetto al film precedente, questa nuova avventura cinematografica del Punitore vuole andare fin dalle premesse in una direzione completamente diversa. Ci riesce, ma non per questo offre allo spettatore un viaggio più piacevole di quello di quattro anni fa. Certo l’idea di riportare Frank Castle nella New York che fa da sfondo alle sue storie disegnate ben dispone gli appassionati, così come quella di tornare ad affiancargli la sua spalla storica Micro, ma i dialoghi spesso involontariamente ridicoli e una profondità dei personaggi pari a zero rendono la pellicola uno spettacolo di basso livello.

Dominic West in The Punisher - Zona di guerraSe la scelta da parte dei produttori di affidare il film alla regista tedesca Lexi Alexander (Hooligans) lascia perplessi visto il suo curriculum, quella di prendere Ray Stevenson come protagonista convince invece appieno. Il truce e massiccio Stevenson appare decisamente più in parte rispetto allo scialbo Thomas Jane dell’episodio del 2004, ma nulla può contro una sceneggiatura che nonostante le intenzioni sembra avere più a che fare con il Punitore fascistoide di Chuck Dixon che non con quello tormentato di Garth Ennis, una sceneggiatura che pigia sul pedale della violenza ma presenta anche personaggi e momenti più leggeri che non legano per nulla con il resto della pellicola.

Doug Hutchison e Ray Stevenson in The Punisher - Zona di guerraDal canto suo, la Alexander rende grottesche alcune scene drammatiche a causa delle sue cattive scelte registiche e non riesce a creare la giusta tensione neanche nella lunga sparatoria finale, che pure avrebbe dovuto essere il climax del film. Anche i pochi momenti di poesia che i tre sceneggiatori sono stati capaci di scrivere finiscono sprecati per colpa della sua mediocre messa in scena. Certo l’ultima inquadratura è splendida, ma non basta certo a salvare il film.


La locandina statunitense di Punisher - Zona di guerraTitolo: Punisher – Zona di guerra (Punisher: War Zone)
Regia: Lexi Alexander
Sceneggiatura: Nick Santora, Art Marcum, Matt Holloway
Fotografia: Steve Gainer
Interpreti: Ray Stevenson, Dominic West, Cas Anvar, Julie Benz, Tony Calabretta, Larry Day, Doug Hutchison, Wayne Knight, Keram Malicki-Sánchez, Dash Mihok, Bjanka Murgel, Romano Orzari, Steven P. Park, Colin Salmon, T.J. Storm
Nazionalità: USA – Canada, 2008
Durata: 1h. 47′


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Attualmente ci sono 12 commenti a questo articolo:

  1. Joe ha detto:

    alla luce di una seconda visione, devo confermare le mie perplessità… E’meglio il film con Tom Jane! Puo sembrare assurdo, ma questo piu ostenta a seguire il fumetto, piu se ne discosta, diventando un accozzaglia di roba, che avrebbe fatto meno male, se fosse stato pubblicato in qualche crossover fumettistico.
    Come film non è brutto, l’intrattenimento lo offre e Stevenson è davvero in parte; la regia della alexander è anonima, ma d’altronde è il film che probabilmente non vuole arrivare piu in la, dove sarebbe stato meglio.
    Girato e sceneggiato, come si faceva con li action movie di 20 anni fa -solo che li c’era meno sangue-, incassi zero, pubblicità zero, insomma un film del punitore che passa come tanti, peccato perchè le trovate c’erano e alcune scene son abbastanza ganze, ma appunto tanto fumo, poca sostanza.
    Ah il Vero punitore resta ancora lassu, in alto sulla vetta, incontrastato.
    ci hanno provato Lundgren, Jane, Stevenson, chi sarà il quarto??

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Davvero, Ray Stevenson è il miglior Punitore cinematografico visto finora, ma il film è orrendo. Comunque tranquillo: in settimana metto on-line la recensione di quello con Dolph Lundgren…

  3. […] bene l’argomento dell’articolo che stanno scrivendo si può trovare nella recensione di Punisher – Zona di guerra che Nanni Cobretti (come Nanni Moretti e “Cobra” Cobretti) ha scritto su I 400 […]

  4. Edoardo ha detto:

    Filmaccio trash girato male e dai dialoghi ridicoli.

  5. Riccardo ha detto:

    Scusate… ma trarre un film dalle epiche saghe di Ennis (tipo quelle dedicate a Barracuda) è tanto difficile? ._.

  6. Alberto Cassani ha detto:

    Evidentemente sì…

  7. Riccardo ha detto:

    Cioè, va benissimo adattare per il cinema un personaggio da fumetto con una storia originale (come ha fatto, in parte, Nolan) ma se poi i risultati sono questi… Insomma, non mancano belle storie preesistenti (in particolare quelle del periodo Quesada) da cui attingere per un solido film

  8. Alberto Cassani ha detto:

    Il problema è che non è detto che le storie che funzionano sulle pagine disegnate poi funzionino anche sul grande schermo. La sospensione dell’incredulità del lettore di fumetti è diversa da quella dello spettatore cinematografico, senza contare che – volendo/dovendo estrarre il personaggio dall’universo degli altri personaggi Marvel – lo si deve inserire in un mondo più realistico e quindi andare incontro ad un tipo di censura diverso. Questo però non giustifica le tre porcherie che hanno fatto finora…

  9. Riccardo ha detto:

    Secondo me (per quanto riguarda Punisher), le storie della linea MAX sono più “facili” da adattare visto lo stampo realistico e loro non continuità con il ciclo Marvel principale. Poi che le storie disegnate funzionino in modo diverso da come funziona un film è un’altro conto, ma se prendiamo ad esempio Sin City, sia il fumetto che il film funzionano bene in egual misura e con lo stesso pathos.

  10. chris ha detto:

    Orrendo no, bruttarello si.
    Da notare la peggior coppia di cattivi vista negli ultimi dieci anni…. peccato.

  11. Eddie ha detto:

    Da amante del fumetto ho rivisto recentemente sia il primo film del 2004 che questo, e sono sconvolto da quanto questo riesca ad essere ben peggiore della prima scialba trasposizione filmica, nonostante la maggiore vicinanza alle pagine disegnate. La regia è semplicemente pessima, gli attori non da meno (fatta eccezione per Ray Stevenson, probabilmente il miglior Punisher possibile), la sceneggiatura vergognosa.
    Peccato che non si sia riuscito ancora a trarre un film come si deve da un fumetto che, soprattutto (o solo?) nelle mani di Garth Ennis, ci ha regalato storie davvero eccellenti. Sono preoccupato per il fatto che i diritti siano passati dalla Lionsgate alla Marvel: mi chiedo come questa, vista la piega estremamente “buonista” che hanno preso i suoi prodotti, possa pensare a portare al cinema un personaggio come il Punitore. Non vorrei trovarmelo a punire i criminali mandandoli a letto senza cena…

  12. Alberto Cassani ha detto:

    Il film con Dolph Lundgren era una baracconata fatta male, ma in sostanza figlia del suo tempo. Questo invece è terribile e basta. Ricordo che la Alexander aveva rilasciato un’intervista in cui diceva che il regista perfetto per il terzo film sarebbe stato proprio Ray Stevenson, segno che sul set devono aver litigato di brutto…

    Comunque la storia disegnata del personaggio ha avuto momenti davvero eccezionali, anche prima di Garth Ennis. Certo Ennis ha creato saghe più costruire rispetto a chi era venuto prima, e ha il merito di aver dato spessore ai personaggi di contorno, ma i primi anni delle due testate di fine anni 80 erano di buon valore grazie al lavoro di sceneggiatori come Chuck Dixon e Mike Baron e disegnatori come Jim Lee e John Romita Jr. Poi han cominciato a inserirlo troppo strettamente nell’universo supereroico e il personaggio è andato a puttane.

    Per il futuro, mi risulta che stiano lavorando sia a un film sia a una serie tv, quindi le possibilità di far cagate sono duplici…

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