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"Fantasmi da Marte" di John Carpenter

26 settembre 2001 Recensioni 0 Commenti
Fantasmi da Marte

Columbia, 7 Settembre 2001 – Kitsch

Marte, 2176. Dei poliziotti devono prendere in consegna un pluri-omicida in attesa di processo. Il paese è però deserto e dal soffitta della prigione pendono decine di cadaveri decapitati. “Desolazione” Williams è comodamente rinchiuso nella sua cella d’isolamento, ma allora chi ha combinato questo macello?


Ice Cube e Natasha Henstridge in Fantasmi da MarteDa un po’ di anni a questa parte sembra più facile “catalogare”, descrivere, i film di John Carpenter rispetto al passato. Sempre in bilico tra produzioni hollywoodiane e cinema indipendente, con le sue ultime regie Carpenter sembra voler dimostrare che andare al cinema può essere divertente anche se non si è spettatori di film a grosso budget. Nei suoi film si spara e si salta per aria, ma molto meno che non in quelli degli Studio, nei suoi film ci si spaventa e si sorride, esattamente come in quelli degli Studio. Nei suoi film, Carpenter ci presenta sempre personaggi duri e bastardi, che finiscono loro malgrado per trovarsi in situazioni estreme.

Richard Cetrone in Fantasmi da MarteScritto dallo stesso Carpenter insieme a Larry Sulkis, Fantasmi da Marte è un film di fantascienza che gioca con un tema molto caro al regista, uno degli archetipi del cinema moderno: l’assedio. Assedio già affrontato da Carpenter nel 1976 con Distretto 13: le brigate della morte, il suo secondo film. Distretto 13 era però un film meno adrenalinico di questo, meno divertente e meno verboso. Era un film durissimo, a tratti sconvolgente. Fantasmi da Marte è invece un film leggero, a tratti noiosetto, ma non per questo da buttare. Come nelle ultime regie di Carpenter, anche qui bisogna entrare nel giusto ordine di idee per poter accettare lo spettacolo cui si sta assistento, lo stesso ordine di idee che si abbraccia quando si fa un giro sulle montagne russe. Solo così si poteva apprezzare la sottile satira politica travestita da baracconata di Fuga da Los Angeles, mentre neanche così si poteva sopportare completamente la pretenziosità e il ritmo blando di Vampires.

Clea DuVall, Jason Stratham e Ice Cube in Fantasmi da MarteFantasmi da Marte, qualitativamente, si colloca più o meno a metà fra questi due titoli. Vuole soprattutto divertire ed esaltare lo spettatore, non spaventarlo, ma se il diventimento scaturisce solo a tratti, tutta l’ultima parte – quando «si fa quello che si doveva fare fin dall’inizio», ossia sparare – è davvero esaltante. La tecnica usata da Carpenter per arrivare alla resa dei conti è interessante – una serie di flashback incrociati e sovrapposti per racconti di persone diverse, filtrati dallo stesso narratore – ma la lentezza della prima parte mette a dura prova anche lo spettatore più ben disposto. Il problema maggiore è però forse lo scarso carisma che hanno i personaggi, buoni e cattivi. Non è colpa degli attori, a parte una Natasha Henstridge totalmente fuori parte (ma Ice Cube e Jason Statham sono perfetti), quanto della sceneggiatura che non riesce a renderceli interessanti. Ma l’ironia tipica di Carpenter è comunque ben presente, e se ci si concentra invece che sui personaggi su ciò che questi fanno e dicono, la si può comunque apprezzare. Certo, in passato il regista di Carthage riusciva a coniugare egregiamente entrambe le cose, ma il tempo passa per tutti…


La locandina di Fantasmi da MarteTitolo: Fantasmi da Marte (Ghosts of Mars)
Regia: John Carpenter
Sceneggiatura: Larry Sulkis, John Carpenter
Fotografia: Gary B. Kibbe
Interpreti: Ice Cube, Natasha Henstridge, Jason Stratham, Clea DuVall, Pam Grier, Joanna Cassidy, Richard Cetrone, Rosemary Forsyth, Liam Waite, Duane Davis, Lobo Sebastian, Rodney A. Grant, Peter Jason, Wanda De Jesus, Robert Carradine
Nazionalità: USA, 2001
Durata: 1h. 40′


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