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The Grudge 2 di Takashi Shimizu

15 settembre 2006 Recensioni 2 Commenti
The Grudge 2

01 Distribution, 10 Novembre 2006 – Prevedibile

Aubrey va a Tokyo per tentare di riportare sua sorella dalla madre, negli Stati Uniti. In Giappone incontra un fotoreporter che la condurrà alla scoperta di alcune oscure ed inquietanti verità sulla casa maledetta dove lavorava sua sorella e sul passato di Kayako, il fantasma che la infesta…


Takako Fuji in The Grudge 2Almeno nelle intenzioni del regista Takashi Shimizu, talento del new horror nipponico, questo film – derivato da una serie di pellicole low-cost e di grande successo in Patria – non è soltanto un remake del corrispondente giapponese Ju-on 2, di cui questa versione occidentalizzata dovrebbe essere una specie di summa, ma ne costituisce una sorta di evoluzione. A onor del vero, The Grudge 2 comincia esattamente laddove finisce il capitolo precedente, ma alla vicenda della sorella della protagonista del primo capitolo si affiancano, si intersecano e si riconducono, altre due storie parallele: quella (un po’ scontata) di una liceale imbranata ma disposta a tutto pur di entrare nel gruppo delle ragazze più “in vista” della scuola, che finirà col seguirle all’interno della dimora infestata, e quella del ragazzino statunitense complessato che fatica ad accettare la nuova compagna del padre e che si caccia in guai seri per la sua curiosità nei confronti della nuova ed inquietante vicina di casa.

Amber Tamblyn in The Grudge 2In The Grudge 2 le tre narrazioni, anche se indissolubilmente legate alla maledizione della casa, non sono lineari nella sceneggiatura e si snodano secondo piani temporali diversi, a tratti piuttosto efficaci e affascinanti. Le ambientazioni, squallide e disturbanti, la livida fotografia, le musiche dignitose e gli effetti sonori molto efficaci contribuiscono certamente a creare atmosfera e a regalarci qualche brivido. In particolare, l’incipit del film e la prima mezz’ora confermano l’abilità registica e l’originalità visiva di Shimizu anche se, di contro, rafforzano la convinzione che neanche a lui riesca di mantenere un certo livello di angoscia e tensione fino alla fine, senza ricorrere ad effettacci e situazioni ripetitive e prevedibili.

Sarah Michelle Gellar e Takako Fuji in The Grudge 2Nonostante qualche sequenza indovinata e perturbante, dunque, The Grudge 2 ha parecchi cali di tono e perde ritmo nel finale, risolvendo in maniera prevedibile alcune situazioni che, a dispetto della loro evoluzione lungo l’arco di tutto il film, infine sembrano comunque irrisolte e lasciano aperta una possibilità per l’eventuale terzo episodio. Che la casa maledetta, il fantasma di Kayako e il gatto nero che la infestano siano delle trovate dall’indubbia valenza filmica nel territorio allucinato e visionario dell’horror asiatico non lo si mette in dubbio, ma altra cosa sono le inquietudini sottili e le atmosfere malate del cinema di Kiyoshi Kurosawa (Kairo/Pulse, Retribution) o le tensioni emotive e i colpi di scena di Hideo Nakata (Ringu/The Ring, Dark Water). Non bastano due o tre fantasmi striscianti, dall’incarnato pallido e dagli occhi cerchiati, per fare di questo sequel un’opera di un certo livello e, alla fine, la sensazione che regista e produttori mirino solo al botteghino è quella che prevale maggiormente…


La locandina di The Grudge 2Titolo: The Gudge 2 (Id.)
Regia: Takashi Shimizu
Sceneggiatura: Stephen Susco
Fotografia: Katsumi Yanagishima
Interpreti: Amber Tamblyn, Edison Chen, Arielle Kebbel, Jennifer Beals, Teresa Palmer, Misako Uno, Sarah Michelle Gellar, Sarah Roemer, Matthew Knight, Takako Fuji, Ohga Tanaka, Joanna Cassidy, Christopher Cousins, Paul Jarrett
Nazionalità: USA, 2006
Durata: 1h. 35′


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Attualmente ci sono 2 commenti a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Concordo con la recensione. Se l’intreccio può risultare interessante, di scene paurose se ne trovano solamente nella prima parte di film, con relativo calo di tono.

  2. Marco ha detto:

    Rivisto e ricondivido il mio precedente commento. In aggiunta voglio spezzare una lancia riguardo la rivelazione della vicina di casa del ragazzino: per me è stata una discreta sorpresa.
    Comunque il plot è la cosa che ho apprezzato maggiormente.

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