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"Lucky Break" di Peter Cattaneo

15 dicembre 2001 Recensioni 0 Commenti
Lucky Break

01 Distribution, 21 Dicembre 2001 – Simpatico

Jimmy e Rudy sono due criminali da poco che cercano di interrompere una striscia di sfortuna ininterrotta che dura da ormai 15 anni. Provano a rapinare una banca ma finiscono in galera, e lì pianificano un’evasione durante la rappresentazione di un musical…


Olivia Williams e James Nesbitt in Lucky Break“Playing safe” è un’espressione di origine statunitense che significa “giocare sul sicuro”. E giocare sul sicuro è esattamente quello che ha deciso di fare Peter Cattaneo, l’acclamato regista di Full Monty, per questa sua opera seconda, che lo restituisce al grande schermo dopo più di tre anni.

La storia del cinema, non solo di Hollywood, è piena, per continuare con i termini anglofoni, di “one hit wonder”, di stelle brillate per un solo film. Spesso per un regista è più dura ottenere successo di pubblico, e soprattutto di critica, con il secondo film piuttosto che col primo. Questo perché dopo il primo successo, magari a sorpresa, sono tutti lì a cercare l’errore, ad aspettare il passo falso. E allora si cerca di limitare i danni, di “giocare sul sicuro”, appunto. Perché pensate che Benigni abbia scelto Pinocchio per tornare su un set dopo gli Oscar vinti con La vita è bella? Ma il rischio che si corre, quando di gioca sul sicuro, è di ripetere se stessi, di dare l’impressione di aver già detto tutto. E questo lo sa bene il Kevin Smith di Clerks. E questo è stato ciò che molti hanno pensato di Peter Cattaneo all’ultimo Festival di Venezia.

Lennie James, Bill Nighy e James Nesbitt in Lucky BreakL’ossessiva caccia alla poca originalità cinematografica è tipica della nostra critica più recente. Non del tutto a torto: sembrano essere davvero pochi, ormai, gli sceneggiatori che hanno qualcosa di nuovo da dire, o i registi che trovano un modo nuovo per dirlo. Personalmente, però, trovo ingiusto valutare un’opera, qualunque opera, raffrontandola con insistenza alla precedente, tanto quanto sarebbe ingiusto disquisire del Faust di Goethe rapportandolo semplicemente a quello di Christopher Marlowe. Lucky Break è in effetti una pellicola che non si discosta molto dall’opera prima di Cattaneo, presentando un gruppo di personaggi simpatici in una situazione talmente iellata da risultare divertente, e in cui la musica (ancora opera di Anne Dudley) e il ballo finiscono per avere un ruolo centrale, ma Lucky Break, ha dei pregi propri, e dei difetti altrettanto propri.

Per tutta l’ora e cinquanta della sua durata, la proiezione risulta divertente, pur senza mai essere trascinante. Anche nelle sequenze più romantiche la narrazione non si fa mai stucchevole e l’ambientazione carceraria è variegata e convincente, anche se, ovviamente, fortemente assurda.

Olivia Williams e Christopher Plummer in Lucky BreakIl cast, privo di nomi noti se non quello di Christopher Plummer in un ruolo marginale, se la cava bene. Sia nelle parti recitate sia in quelle musicali (molto divertenti, tra l’altro) gli attori trasmettono quella naturale simpatia che personaggi cui non va mai bene niente finiscono per avere, anche se più che il protagonista James Nesbitt sembra essere Olivia Williams quella maggiormente dotata dal punto di vista interpretativo. Forse però questi personaggi, quelli secondari soprattutto, non hanno abbastanza spessore, carisma, per reggere sulle proprie spalle tutto il film. Ecco allora la necessità di avere un antagonista, un cattivo (anche se dalla parte dei buoni) che catalizzi l’antipatia del pubblico e si faccia infinocchiare per bene nel finale. Finale peraltro prevedibilissimo, ma comunque appagante. Almeno per chi è entrato in sala per godersi il film senza pensare a dove può aver già visto certe situazioni.


La locandina di Lucky BreakTitolo: Lucky Break (Id.)
Regia: Peter Cattaneo
Sceneggiatura: Ronan Bennett
Fotografia: Alwin Kuchler
Interpreti: James Nesbitt, Olivia Williams, Timothy Spall, Bill Nighy, Christopher Plummer, Lennie James, Ron Cook, Frank Harper, Raymond Waring, Peter Wight, Julian Bratt, Peter Wright, Celia Imrie, Peter McNamara, Andy Linden
Nazionalità: Regno Unito – Germania, 2001
Durata: 1h. 52′


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