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"Full Monty" di Peter Cattaneo

18 marzo 1998 Recensioni 0 Commenti
Full Monty

20th Century Fox, 1998 – Ottimo

«Sheffield è una città in movimento». 25 anni fa. Oggi la situazione è notevolmente cambiata, oggi un uomo può umiliarsi in mille modi per poter sopravvivere. E nella lista, a fianco del furto e della dissipazione dei risparmi del figlioletto, c’è anche lo spogliarello…


Steve Huison, Robert Carlyle, Paul Barber e Mark Haddy in Full MontySostenuto da una sceneggiatura brillantissima (si potrebbe anche azzardare una statuetta, ma Will Hunting…), Full Monty si apre con il brutale contrasto tra la Sheffield del boom economico e quella attuale. E prende subito la strada della satira, ridicolizzando la situazione in cui si trovano i protagonisti: in piedi sul tetto di un’auto che sprofonda nella merda mentre stavano cercando di rubare delle travi d’acciaio. Con questo punto di partenza, viene in seguito molto più facile accettare la decisione dei protagonisti di umiliarsi mettendo in scena uno spogliarello integrale pur di raccattare quattro soldi. E viene anche molto più facile accettare il fatto che per prepararsi allo spettacolo si mettono a discutere sul realismo delle saldature fatto dalla protagonista di Flashdance… In effetti lo script di Simon Beaufoy scorre via tra scene particolarmente ispirate e dialoghi frizzanti, dribblando agilmente i problemi legati al tema dello spettacolo e dando vita a personaggi particolarmente ben motivati.

Una scena di Full Monty con William Snape in primo pianoIl regista Peter Cattaneo sembra impegnarsi a rovinare tutto il possibile, dimostrandosi incapace di mettere in fila due inquadrature interessanti, usando i luoghi di Sheffield come semplici sfondi invece che come ambienti reali e senza curarsi di impedire ai passanti di salutare la mamma quando entrano nell’inquadratura. A suo favore va però la decisione di mettere insieme un gruppo eterogeneo di attori, e proprio la diversità tra gli attori e tra i personaggi rende memorabili i già travolgenti dialoghi e spassosissime le scene di ballo. La mancanza di vere e proprie star del cinema (a parte Robert Carlyle, che ultimamente sembra essere ovunque) aiuta poi lo spettatore a immedesimarsi nei problemi dei personaggi e a parteggiare per loro, perché non si crea alcuna barriera psicologica dovuta al riconoscimento dell’attore rispetto al personaggio che interpreta.

Robert Carlyle in una scena di Full MontyGli unici due veri difetti del film sono una certà prevedibilità della struttura narrativa – con ogni personaggio che, a turno, sale alla ribalta per avere il suo momento di gloria – e una parte finale un po’ farraginosa e non del tutto convincente. Ma le scene in cui il gruppo agisce all’unisono sono straordinarie e non c’è mai un momento in cui il film non resca a essere divertente. Senza contare la scena di ballo in fila all’ufficio di collocamento… Quella sì che è davvero “hot stuff”…!


La locandina di Full MontyTitolo: Full Monty – Squattrinati organizzati (The Full Monty)
Regia: Peter Cattaneo
Sceneggiatura: Simon Beaufoy
Fotografia: John De Borman
Interpreti: Robert Carlyle, Tom Wilkinson, Mark Haddy, William Snape, Steve Huison, Paul Barber, Hugo Speer, Lesley Sharp, Emily Woof, Deidre Costello, Paul Butterworth, Dave Hill, Bruce Jones, Andrew Livingston
Nazionalità: Regno Unito, 1997
Durata: 1h. 31′


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