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Vi Presento i Nostri di Paul Weitz

14 gennaio 2011 Recensioni 8 Commenti
Vi Presento i Nostri

Universal, 14 Gennaio 2011 – Fiacco

Greg e l’adorata moglie Pam sono sposati ormai da diversi anni e, dal loro matrimonio, sono nati due gemelli. Il diffidente suocero Jack Byrnes è intenzionato a nominare Greg patriarca della famiglia, ma non prima di aver certificato la sua attitudine al comando…


Robert De Niro e Ben Stiller in Vi Presento i NostriDopo i brillanti risultati di Ti Presento i Miei e Mi presenti i tuoi? era fondamentalmente inevitabile che fosse realizzato un terzo capitolo, se non altro per guadagnare altri soldi. Perché ormai si sa,  film di questo genere mirano essenzialmente a questo obiettivo. Torna, quindi lo sfigatissimo Gaylord “Greg” Focker (per noi, Fotter) in compagnia della sua mogliettina Pam e, per sua sfortuna, anche dell’inflessibile suocero Jack Byrnes, il quale, scopertosi malato di cuore, decide di affidargli l’arduo compito di governare la famiglia. Esposta in questo modo, la trama di Vi Presento i Nostri sembrerebbe quasi quella di un gangster-movie alla Coppola o alla Scorsese, e non sarebbe neanche una supposizione sbagliata, dato che i principali temi messi in scena dal regista Paul Weitz – che sostituisce il Jay Roach dei primi due film – sono la famiglia, l’amore verso i figli e la fiducia tra parenti. Tutti argomenti che offrono l’occasione per dare vita a situazioni goliardiche e irriverenti ma che, purtroppo, non riescono stavolta a sorprendere quanto vorrebbero.

Dustin Hoffman e Barbra Streisand in Vi Presento i NostriLa sensazione predominante sin dall’inizio di Vi Presento i Nostri è quella di trovarsi di fronte a un prodotto stucchevole, spigoloso, quasi frenato dalla troppa foga di risultare all’altezza delle aspettative del pubblico, che di certo non vengono premiate. Si nota facilmente che molte cose non funzionano, a cominciare da un impianto narrativo potenzialmente interessante, ma non sfruttato a dovere, con molti frangenti in cui si fa davvero fatica a capire dove il film voglia esattamente andare a parare. Lo script è chiaramente privo di idee e di mordente, capace di creare solo qualche sequenza di tiepido divertimento e null’altro. Il resto è pura routine.

Jessica Alba in Vi Presento i NostriA risentirne, oltre al ritmo – Vi Presento i Nostri dura 98 minuti, ma sembrano molti di più – è soprattutto l’intero reparto attoriale, indubbiamente uno dei principali punti di forza dei precedenti capitoli, ma qui ridotto a un livello davvero poco incoraggiante. Robert De Niro ha già fornito una pessima prova della sua senilità nel recente Stanno tutti bene e conferma, suo malgrado, di aver ulteriormente dimenticato di essere un attore e non solo un nonno. Il fatto che si lasci quasi rubare la scena dal solitamente disimpegnato Ben Stiller dovrebbe far(lo) quantomeno allarmare… E alla fine l’unico (banale) motivo per cui vale la pena spendere i soldi del biglietto si chiama Jessica Alba.


La locandina statunitense di Vi Presento i NostriTitolo: Vi Presento i Nostri (Little Fockers)
Regia: Paul Weitz
Sceneggiatura: John Hamburg, Larry Stuckey
Fotografia: Remi Adefarasin
Interpreti: Robert De Niro, Ben Stiller, Owen Wilson, Dustin Hoffman, Erika Jensen, Barbra Streisand, Blythe Danner, Teri Polo, Jessica Alba, Laura Dern, Kevin Hart, Daisy Tahan, Colin Baiocchi, Thomas McCarthy, Harvey Keitel, Yul Vazquez
Nazionalità: USA, 2010
Durata: 1h. 38′


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Attualmente ci sono 8 commenti a questo articolo:

  1. Edoardo ha detto:

    Sono abbastanza d’accordo con la recensione.
    Cioè… non è che non si rida, solo che le idee mi sembrano pochine ed il risultato finale è un mediocre film d’intrattenimento che difficilmente riguaderdei una seconda volta.

  2. Marco ha detto:

    Stradaccordo. Da evitare.

  3. Mattia ha detto:

    Da evitare no, ma secondo me vedere De Niro abbassarsi ad un tale livello di piattezza lascia un retrogusto amarissimo: dov’è finita l’alienazione folle di Trevis Bickle, il cinismo romantico di Vito Corleone, la violenza di Jack LaMotta, il fascino macabro di Louise Cipher, l’umanità di Neil McCauley?

  4. Alberto Cassani ha detto:

    Mattia, e pensa che in seguito è sceso ancora più in basso…

  5. Riccardo ha detto:

    Parli di prima o dopo questo film perché in Godsend non era poi tanto male.

  6. Alberto Cassani ha detto:

    Ho scritto “in seguito” ma in effetti diciamo dal primo film di questa serie in poi è andato in caduta libera. “Godsend” secondo me è un brutto film, ma lì in effetti De Niro aveva ancora un po’ di dignità. Ma le apparizioni in “Manuale d’amore” e dalla De Filippi sono indecenti.

  7. Marco ha detto:

    Albe dei film di John Hamburg che ne pensi?
    Non ho visto “Proprio Lui?” e reputo “I Love You, Man” una bella e buona frizzante commedia (l’ultima vera che mi sia realmente piaciuta in ambito USA) con bravissimi caratteristi e “…Alla Fine Arriva Polly” moscetto e scarso.

  8. Alberto Cassani ha detto:

    Come regista ho visto solo Polly, a cui avevo dato un’onesta sufficienza. Come sceneggiatore puro non mi è mai piaciuto, ma neanch’io ho visto l’ultimo.

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