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The Sorcerer and the White Snake di Tony Ching

2 settembre 2011 Recensioni 0 Commenti
The Sorcerer and the White Snake

Inedito in Italia – Confezionato

L’amore tra umani e demoni è assolutamente proibito, eppure lo spirito del serpente bianco si innamora di un giovane erborista. Per lui decide di incarnarsi in una giovane e splendida donna, ma in breve tempo i monaci cacciatori di demoni la trovano e tentano di distruggerla…


Jet Li in The Sorcerer and the White SnakeUno dei migliori coreografi cinesi degli ultimi anni – già regista di film di successo come le trilogie di Storie di fantasmi cinesi e The Swordsman – decide con The Sorcerer and the White Snake di sperimentare le potenzialità della computer graphic, e lo fa decisamente in grande stile, senza risparmiarsi. La materia è quella di una delle più tradizionali e conosciute leggende cinesi, già trasposta numerose volte su grande e piccolo schermo: una storia elementare fondata su un fondamentale conflitto tra il puro amore e le leggi della natura. Rivisitato con un approccio condiscendente, tipicamente moderno, il soggetto si dimostra comunque già visto, ma viene fortunatamente svolto con più ironia e meno retorica di quanto si poteva temere. Nella prima parte in particolare, il distacco e l’ironia di alcuni personaggi secondari dona allo spettatore uno spirito scanzonato e più di un momento divertente, in preparazione di una parte centrale leggermente più piatta e di un terzo atto vincente, ma un po’ tirato per le lunghe.

Jet Li ed Eva Huang in The Sorcerer and the White SnakeL’uso della grafica computerizzata è uno dei motivi di maggiore interesse verso questa pellicola, e in qualche modo la definisce: interventi continui e su larghissima scala rendono il film un vero e proprio fumettone, ne definiscono l’immagine in un modo che non lascia mezze misure e probabilmente non sarà troppo apprezzato da un pubblico impreparato. Niente di tecnicamente rivoluzionario, anzi: i demoni animali più piccoli sono realizzati abbastanza male, e talvolta gli ambienti si mangiano il loro stesso contenuto, ma è incontestabile che buona parte della riuscita del film si debba proprio al reparto più tecnico tra tutti gli altri.

Jet Li ed Eva Huang in una scena di The Sorcerer and the White SnakeUno spettacolo più piacevole del previsto, diretto senza incertezze e con un buon gusto per la tanta azione e la necessaria comicità. Necessaria perché la storia d’amore al centro del film è troppo fredda per risultare memorabile, colpa anche della gran faccia da muro di gomma di Raymond Lam, che non riesce quasi mai a essere d’aiuto a una bellissima Eva Huang. Jet Li, nome di cartellone, è validissimo, ma non è il suo personaggio il vero centro della storia. Una somma di elementi la cui somma supera la somma del valore dei singoli, The Sorcerer and the White Snake non è niente di assolutamente memorabile, ma fino a questo momento rappresenta la visione più piacevole di una Venezia finora povera di emozioni e soprattutto di vero divertimento.


La locandina internazionale di The Sorcerer and the White SnakeTitolo: The Sorcerer and the White Snake (Baishe chuanshuo)
Regia: Tony Ching
Sceneggiatura: Tan Zhang, Kan-Cheong Tsang
Fotografia: Kwok-Man Keung
Interpreti: Jet Li, Eva Huang, Raymond Lam, Charlene Choi, Vivian Hsu, Shengyi Huang, Suet Lam, Wu Jiang, Miriam Yeung Chin Wah, Chapman To, Kar-Ying Law, Alfred Hsing, Sonija Kwok, Zhang Wen
Nazionalità: Cina, 2011
Durata: 1h. 33′


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