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Lady Snowblood di Toshiya Fujita

9 febbraio 2007 Recensioni 0 Commenti
Lady Snowblood

Distribuito in home-video – Disperato

Yuki è una ragazza concepita con un solo proposito: vendicare la morte atroce del padre e l’umiliazione della madre. Dopo un duro addestramento samurai, Yuki va alla ricerca dei quattro assassini che le hanno, di fatto, distrutto la vita…


Se non ci fosse Quentin Tarantino saremmo cinematograficamente meno ricchi e colti. Chiaramente non parliamo di ciò che produce per il suo semplice appagamento cinefilo, prodotti discutibili come splatter di serie C o semi-poliziotteschi al sangue. Parliamo dell’aiuto, di valore davvero notevole, alla scoperta e valutazione di una serie di opere, soprattutto orientali, da lui prodotte (Hero di Zhang Yimou) o riesumate dal dimenticatoio e distribuite in importanti edizioni DVD. E’ il caso di questo film di Toshiya Fujita, regista sconosciuto ai non esperti di cinema a mandorla ma in realtà artefice del film – a dire il vero un dittico – che ha molto più che ispirato Tarantino nella realizzazione di Kill Bill, specialmente il volume 1, e che Keyfilms, in collaborazione con Medusa, ha deciso di editare assieme al seguito, sempre diretto da Toshiya.

Scritto da Norio Osada su un soggetto di Kazuo Koike (autore del manga di partenza) e Kazuo Kamimura, Lady Snowblood è un intenso dramma d’azione, violento quanto basta ma senza troppi svolazzi stilistici, che racconta una storia vecchia come il mondo, ma per questo dal fascino senza tempo, virandola nella disperazione e nel fatalismo, dandole una sensibilità tipicamente orientale, così lontana dal trionfalismo fascistoide de Il giustiziere della notte, sufficiente ad assicurargli un sicuro culto.

Fujita realizza un film sostanzialmente disperato e, a suo modo, sobrio ed asciutto, che scava in un personaggio tragico come Yuki, una donna che non c’è, il cui unico scopo è quello di distruggere, di riparare ai torti ed alle ferite fatti e subiti da qualcun altro, come fosse un automa programmato per la morte, che, mano a mano che il suo piano si realizza, si trova davanti alla necessità di rivedere la propria vita, di cominciare a viverla e a pensare ai suoi obiettivi e progetti.
E’ questa la chiave di lettura più interessante del film, la storia triste della figlia di un destino infame, che quel destino deve cancellare senza vederne uno proprio (il seguito, a quanto pare, conferma questo pessimismo), incapace di concepire la vita in un modo diverso dalla morte, come mostrano le reazioni dolenti e frustrate al ritrovamento di due nemici già morti. A rendere possibile questo sanguinoso ritratto femminile ci pensa l’ottima prova, tra lo ieratico ed il passionale, di Meiko Kaji, che trova nel dittico di Neve di Sangue il ruolo di una carriera.

Certo, i 34 anni che sono passati si sentono soprattutto nel ritmo non sempre trascinante della messa in scena e in una certa staticità coreografica, ma nel film c’è tutto ciò che Tarantino ha poi mitizzato: i fermo fotogramma per presentare i personaggi, la divisione in capitoli, il duello nelle neve, gli intermezzi disegnati. E la bellissima canzone Shura no hana, usata come leitmotiv.

Il DVD è di buona qualità, specie nel video, meno buono l’audio, in cui il master di partenza non permetteva un restauro superiore alla versione in 2.0. Peccato che la distribuzione si sia accontentata della fretta dei fan, privando il DVD di extra; ma non ci si può che augurare che operazioni così interessanti e coraggiose continuino a trovare spazio nel mercato.


Titolo: Lady Snowblood – Neve di sangue (Shurayukihime)
Regia: Toshiya Fujita
Sceneggiatura: Norio Osada
Fotografia: Masaki Tamura
Interpreti: Meiko Kaji, Toshio Kurosawa, Masaaki Daimon, Miyoko Akaza, Noboru Nakaya, Takeo Chii, Yoshiko Nakada, Akemi Negishi, Shinichi Uchida, Kaoru Kudata, Sanae Nakahara, Hosei Komatsu, Makoto Matsuzaki, Hiroshi Hasegawa
Nazionalità: Giappone, 1974
Durata: 1h. 29′


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