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"Speed Racer" dei fratelli Wachowski

13 maggio 2008 Recensioni 3 Commenti
Speed Racer

Warner, 9 Maggio 2008 – Ipertrofico

Speed ha una passione e un talento per le corse su macchine veloci che deriva da Rex, il suo leggendario fratello morto misteriosamente in gara. Con la scuderia di famiglia, Speed cerca di nobilitare il nome del fratello, ma le forze oscure tramano nell’ombra…


Una scena di Speed RacerDa quando qualcuno ha messo in giro la voce che i fratelli Wachowski fossero dei “geni”, costoro hanno cominciato a bersi, lentamente e costantemente, il cervello: non perché non si facciano mai vedere in video, o perché uno dei due abbia deciso di diventare donna, ma perché la loro verve visivo-narrativa è andata progressivamente svanendo. Così dopo l’avventuroso pasticcio ridondante dei successivi Matrix, Larry e Andy (dopo aver consegnato alcuni loro progetti in mani altrui), decidono di adattare un famoso anime degli anni ’70 per cimentarsi nel film per famiglie. Perdendo definitivamente la qualifica di geni.

Una scena di Speed RacerScritto dagli stessi registi, dalla serie animata di Tatsuo Yoshida, una commedia avventurosa tra film sportivo e thriller fumettistico, in cui l’esorbitante tracimare di effetti speciali e colori pop pastello dovrebbe garantire l’apprezzamento dei bambini, ma invece genera solo un’indigestione acuita dall’abnorme durata.

Tutto girato in luoghi inesistenti e generati al computer, persino gli ambienti familiari meno inventivi, il film cerca di raccontare una parabola morale sulle lusinghe della ricchezza, il marciume nel moderno ambiente sportivo (con un occhio particolare alla Formula Uno ma non solo), l’importanza degli sponsor e soprattutto – e qui il patetismo dilaga – il peso della famiglia nella gestione dei giusti valori morali e affettivi (con le continue censure al bacio tra i due protagonisti).

Emile Hirsch in una scena di Speed RacerIn realtà, il tutto sembra solo un enorme pretesto per sciorinare un profluvio di effetti digitali che annullano il senso del cinema, delle riprese, della messinscena, persino dell’inventiva sperimentale: l’interessante esperimento grafico di ricreare l’estetica dell’anime (aiutandosi con la fedeltà dello script) annega nel tono ipertrofico e sciocco con cui i Wachowski reggono le fila del racconto, rendendolo vicino alle scemenze di Rodriguez in 3D (Spy Kids 3 o Sharkboy e Lavagirl). Se i momenti di puro delirio visivo e le rare sequenze d’azione funzionano, il resto è piatto videogame, lunghissimo e stancante, in cui i finti movimenti di macchina ultra veloci e il montaggio invasato azzerano coinvolgimento e comprensione.

Una scena di Speed RacerSparisce la regia, sostituita da un frullato di tecnica e insensata video grafica, ma sparisce anche la sceneggiatura, semplice copia e incolla dal cartone animato, del quale non migliora i difetti (le insopportabili parentesi comiche del bambino e la scimmia) e non esalta i pregi (la suspense e i colpi di scena del cotè thriller). Che sia una delle prove dell’agonia di certo cinema commerciale, lo dimostra anche il totale anonimato del cast, composto anche da nomi di grido (Susan Sarandon e John Goodman) e promesse (Emile Hirsch), ma completamente risucchiato da un progetto tanto rutilante da perdersi nella sua vacuità. E non è questione di snobismo o di passatismo, riguardo l’uso delle tecnologie: ma come ci si può dire soddisfatti di un cinema che, spacciato per nuovo, cerca di far abboccare lo spettatore all’amo dello stupore tecnologico privo di intelletto?


La locandina statunitense di Speed RacerTitolo: Speed Racer (Id.)
Regia: Larry & Andy Wachowski
Sceneggiatura: Larry Wachowski, Andy Wachowski
Fotografia: David Tattersall
Interpreti: Emile Hirsch, Christina Ricci, John Goodman, Susan Sarandon, Matthew Fox, Hiroyuki Sanada, Richard Roundtree, Rain, Benno Fuermann, Kirk Gurry, Paulie Litt, Roger Allam, Nicholas Elia, Scott Porter, Melissa Holroyd
Nazionalità: USA, 2008
Durata: 2h. 15′


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Attualmente ci sono 3 commenti a questo articolo:

  1. Fauno ha detto:

    …mmm Personalmente l’ho gradito nel complesso anche se ammetto di non aver mai visto l’anime…

  2. Antonio ha detto:

    Recensirete ” Jupiter Ascending”?
    Io l’ho trovato lobotomizzante , è da Speed Racer che non dirigono un film decente i Wachowski!

  3. Alberto Cassani ha detto:

    Non penso lo recensiremo in tempi brevi. Comunque Cloud Atlas non era del tutto disprezzabile, ma magari era merito di Tom Tikwer.

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