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"Il quaderno della spesa" di Tonino Cervi

25 febbraio 2003 Recensioni 0 Commenti
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20th Century Fox, 7 Marzo 2003 – Sconclusionato BLEAH

Lucca, primi del Novecento. Augusto Pavinato scrive un romanzo bellissimo, ottenendo un grande successo e una buona rendita. Sei anni dopo non è ancora riuscito a mettere insieme il suo secondo libro. Nel pieno della crisi creativa incontra Antonia, una giovane cuoca che non si separa mai dal suo quaderno di ricette…


Dominiziana Giordano e Emanuela MuniE’ la fine di febbraio, e già abbiamo il film più brutto dell’anno! E non è incoraggiante notare come, dopo il “trionfo” di Callas Forever nel 2002, anche questa volta si tratti di un film italiano. Un film sconclusionato, sciatto, a tratti ridicolo, neanche lontanamente convincente. Il quaderno della spesa esce a quasi un anno dalla morte del regista, e anche se sono evidenti i tagli fatti dal produttore per far rientrare il film nelle due ore (in origine doveva essere 150′), non si può negare la responsabilità di Tonino Cervi nella pessima riuscita della pellicola.

Emanuela Muni e Gabriele LaviaSiamo a Lucca, agli inizi del Novecento. Augusto Pavinato è un uomo di umili origini che scrive un romanzo bellissimo, che ottiene un grande successo e gli fa guadagnare una buona rendita. Nonostante abbia firmato un contratto che lo impegna a scrivere il suo secondo libro in sei mesi, sei anni dopo non è ancora riuscito a mettere insieme nulla. Nel pieno di questa profonda crisi creativa, Pavinato si circonda di amici altrettanto falliti, fino a quando non incontra Antonia, una giovane cuoca che non si separa mai dal suo quaderno, dove usa annotare le ricette delle sue prelibatezze. Assunta inizialmente per deliziare il suo palato, Antonia diventa ben presto una presenza insostituibile nella vita di Pavinato, tanto che questi decide di farla diventare sua moglie. Lei si innamora, lui no; almeno non fino a dopo il matrimonio. Ma i problemi non finiscono con le nozze, perché il suo editore minaccia di togliere la rendita all’uomo, se non consegna il nuovo libro entro poche settimane…

Gabriele Lavia e Emanuela MuniInterpretato da un Gabriele Lavia tornato ad essere inascoltabile come in tutta la sua carriera cinematografica (eccezion fatta per il recente Ricordati di me) e dall’esordiente Emanuela Muni, che regala un paio di espressioni da antologia del trash, Il quaderno della spesa è un film inizialmente ingessato, che vira verso il comicarolo con la scena della nozze, prima di perdere ogni ritegno (e ogni barlume di credibilità!) nel racconto della nascita della passione tra i due novelli sposi, in cui si passa in un amen dall’ignorare la propria moglie a costringerla a girare per casa nuda, per poterla ribaltare sul tavolo della cucina e soddisfare i propri bollenti spiriti. A quel punto, è impossibile leggere seriamente la seconda ora di proiezione, con una vicenda comunque prevedibile e stereotipata, e raccontata decisamente male.

Il regista Tonino Cervi con Gabriele Lavia ed Emanuela Muni di spalleE’ comprensibile che la produzione (tra cui RAIcinema e noi contribuenti) e il distributore (nientemeno che la Fox) vogliano recuperare gli investimenti fatti, ma cercare spazio su giornali e riviste per un film squallido come questo, e soprattutto per un’attrice ignobile come la Muni, non sembra essere il modo migliore per ricordare un regista più che discreto com’è stato Tonino Cervi. E a dir la verità, questa pellicola una distribuzione nelle sale cinematografiche d’Italia non la meritava proprio…


La locandinaTitolo: Il quaderno della spesa
Regia: Tonino Cervi
Sceneggiatura: Rodolfo Sonego
Fotografia: Daniele Nannuzzi
Interpreti: Gabriele Lavia, Emanuela Muni, Claudio Bigagli, David Sebasti, Dominiziana Giordano, Carlo Croccolo, Laura Betti, Andy Luotto, Massimo Poggio, Giampiero Cicciò, Francesco Burroni, Francesco Guzzo, Giulia Weber
Nazionalità: Italia, 2002
Durata: 1h. 50′


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