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"I padroni della notte" di James Gray

14 giugno 2007 Recensioni 12 Commenti
I padroni della notte

Bim, 14 Marzo 200 – Banale

Bobby è il gestore di un night-club di proprietà della mafia russa. Suo padre e suo fratello sono poliziotti, e quando il padrone del locale gli chiede di dargli una mano per estendere il proprio traffico di droga, Bobby è ben contento di tagliare i ponti con i suoi parenti…


Mark Wahlberg e Joaquin Phoenix in I padroni della notteGli anni Ottanta stanno per finire, nella Grande Mela. Bobby è il giovane gestore di un locale notturno di proprietà di una famiglia di sovietici. La droga scorre liberamente, in quelle stanze, ma la mafia russa cerca di estendere il proprio traffico. Per farlo ha bisogno dell’aiuto di Bobby, che è ben contento di tagliare ogni rapporto con la sua famiglia pur di fare “carriera”. Suo padre e suo fratello, infatti, sono importanti membri della polizia di New York, che gli chiedono però un aiuto per inchiodare un importante spacciatore, nipote del proprietario del locale che lui dirige. Così, Bobby si trova a dover scegliere se stare dalla parte dei buoni o dei cattivi…

Joaquin Phoenix ed Eva Mendes in I padroni della notteWe Own the Night, siamo i padroni della notte. Ma il titolo è fuorviante, perché i personaggi non hanno mai il tempo di godersi quel potere che è stato uno dei grandi miti del periodo, e la sensazione di onnipotenza che la loro posizione avrebbe dovuto portare con sé non raggiunge mai né loro né gli spettatori. Eppure era probabilmente questa l’intenzione di James Gray: raccontare come funzionassero le cose nel corrotto calderone multirazziale che era quella New York, e quanto fosse facile farsi accecare dal lato sbagliato della giustizia. Invece, il 38enne regista del Queens mette insieme un poliziesco come Hollywood ce ne propone a decine, supportato da un buon cast ma basato su una brutta sceneggiatura.

Robert Duvall e Mark Wahlberg in una scena di I padroni della notteProdotto tra gli altri da Joaquin Phoenix e Mark Wahlberg con i soldi della 2929 di Mark Cuban, il film manca del tutto di uno sviluppo drammatico convincente e non riesce ad essere efficace neppure dal punto di vista visivo. Fa eccezione un bellissimo inseguimento d’auto sotto la pioggia, che fa però purtroppo da preludio alla parte peggiore della pellicola, totalmente inverosimile e così pregna di banalità da risultare irritante. Davvero un peccato, perché dal regista di Little Odessa ci si aspettava qualcosa di più.


La locandina statunitense di I padroni della notteTitolo: I padroni della notte (We Own the Night)
Regia: James Gray
Sceneggiatura: James Gray
Fotografia: Joaquín Baca-Asay
Interpreti: Joaquin Phoenix, Mark Wahlberg, Robert Duvall, Eva Mendes, Tony Musante, Edward Conlon, Antoni Corone, Burton Perez, Alex Veadov, Katie Condidorio, Douglas J. Aguirre, Ashley Avis, Charlene Biton, Cortes
Nazionalità: USA, 2007
Durata: 1h. 45′


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Attualmente ci sono 12 commenti a questo articolo:

  1. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    Alberto sto per vedere I PADRONI DELLA NOTTE ( l’ho noleggiato alla famosa videoteca che ti ho citato ) e mi potresti dire se è un bel film o invece è da rimpiazzare con qualcos’altro?

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Ormai l’hai preso, quindi non ha molta importanza… Comunque si può vedere.

  3. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    Bel filmone, certo.
    Le interpretazioni di Joaquin Phoenix e Mark Wahlberg stupefacenti.
    Solo Eva Mendes l’avrei buttata nel cassonetto.
    ( Sembra che Joaquin lo abbiano invecchiato un pochino, ho notato dei capelli bianchi e anche qualche ruga.)

  4. caro cassani mi hanno consigliato di vedere sul tema poliziesco la calda notte dell’ispettore tibbs di norman jewison,film molto datato.com’è?

    comunque mi hanno riferito che è tratto da un telefilm americano,quindi non so se potrei capirci qualcosa vedendolo.

  5. Alberto Cassani ha detto:

    La calda notte dell’ispettore Tibbs è un film del 1967 tratto da un romanzo di due anni prima. E’ diretto dallo stesso regista di Jesus Christ Superstar e Hurricane e interpretato Sidney Poitier e Rod Steiger. Il telefilm risale ai primi anni ’90 e non ha niente a che vedere col film se non la presenza dello stesso personaggio principale (ovviamente interpretato da un altro attore)
    Il film è stato uno dei primi a parlare apertamente del razzismo nel sud degli Stati Uniti utilizzando una trama poliesca quasi come un semplice pretesto, e anche se per gli standard odierni ha uno sviluppo lento resta comunque un grandissimo film.

  6. Riccardo ha detto:

    e tu Alberto, che ne pensi di Jesus Christ Superstar?
    Io lo reputo un capolavoro, è davvero ben riuscito e la musica è da brividi.
    la critica mi pare che non l’ha tanto accettato per via dei riferimenti alla filosofia hippy ( il look di Ted Neeley e di Paul Thomas tanto per fare un esempio ).

  7. Alberto Cassani ha detto:

    A me è piaciuto molto, anche se il protagonista non è bravissimo. Chi ne capisce, però, dice che esistono versioni teatrali di JCS decisamente più riuscite di questa.

  8. Riccardo ha detto:

    Mah, è uscita una versione in dvd del film in versione teatrale del 2000 ( per tanto vietata ai minori ) e non mi è parsa nulla di eccezionale se paragonata a quello di jewison che secondo me è un capolavoro e non solo in senso musicale.

  9. Alberto Cassani ha detto:

    Non saprei, perché non l’ho mai visto rappresentato sul palcoscenico. E’ ovvio che le possibilità scenografiche che ha avuto Jewison i registi teatrali non possono averle… Comunque non capisco perché essendo del 2000 è vietata ai minori?

  10. Riccardo ha detto:

    neanche io lo so ma quella versione la indicano come VM14. Mah, chi capisce ‘sti censori.

  11. Alberto Cassani ha detto:

    No, non hai capito cosa intendevo. Tu hai scritto “versione teatrale del 2000 ( per tanto vietata ai minori )”, ossia è vietata ai minori perché è del 2000 (o al massimo perché è una versione teatrale). Al di là che se è vietata ai 14 e non ai 18 ci può anche stare.

  12. Riccardo ha detto:

    infatti il dvd dice che quella versione teatrale è VM14.

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