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La Ville est tranquille di Robert Guédiguian

22 gennaio 2001 Recensioni 0 Commenti
La ville est tranquille

Istituto Luce, 26 Gennaio 2001 – Fragile

Michèle è una pescivendola che vuole ad ogni costo salvare sua figlia dalla droga. Paul abbandona i suoi amici scaricatori in sciopero e diventa tassista. La musicista Viviane non sopporta più suo marito e la sua sinistra realista. Aberramane tenta di aiutare i suoi fratelli neri dopo che la prigione lo ha cambiato…


Sullo sfondo della Marsiglia del 2000 – assolata, vissuta e caotica – si muovono i personaggi che compongono l’intreccio di La ville est tranquille: Michèle, madre di una ragazza tossicodipendente; Gerard, amico della donna, killer a pagamento e fornitore di droga; Paul, portuale, tassista e uomo fallito; Abderamane, ragazzo di colore che, dopo il carcere, vuole rifarsi una vita. Questi sono solo alcuni dei numerosissimi personaggi del film che, al di là delle singole storie, ha senza dubbio come protagonista Marsiglia: calda, rumorosa, affollata ma soprattutto indifferente (“tranquille”, appunto) alle tragiche vicende dei suoi abitanti.

Molti i temi che si intrecciano all’interno della vicenda: la tossicodipendenza, il razzismo, le difficoltà dei portuali, la disoccupazione, l’alcoolismo, i fallimenti personali… Molti, appunto, forse troppi, in un film dalle grandi potenzialità, che si perde però nei meandri della propria sceneggiatura; troppa “carne al fuoco”, nel tentativo di realizzare, forse, un Magnolia europeo, ma i legami interni alla storia sono sempre troppo fragili, spesso assenti.

Le diverse storie si intersecano tra loro, partendo dalla vicenda (l’unica “a lieto fine”) di un bambino armeno che si esibisce in pubblico per acquistare un pianoforte, e si chiude con la sequenza dello stesso che suona nei miseri vicoli in cui si trova la sua abitazione, ma la tensione filmica non tiene, lo spettatore rischia di perdersi nel tentativo di seguire lo sviluppo delle diverse vicende durante i 154′ della pellicola, ed alla fine la sensazione che resta è che, forse, sarebbe stato meglio limitare il numero delle storie trattate, a vantaggio, ad esempio, di quella di Michéle, resa invece in modo completo e pregevole.


Titolo: La ville est tranquille – La città è tranquilla (La ville est tranquille)
Regia: Robert Guédiguian
Sceneggiatura: Robert Guédiguian, Jean-Louis Milesi
Fotografia: Bernard Cavalié
Interpreti: Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan, Jacques Boudet, Christine Brücher, Jacques Piellier, Pascale Roberts, Julie-Marie Parmentier, Pierre Banderet
Nazionalità: Francia, 2000
Durata: 2h. 34′


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