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"Magnolia" di Paul Thomas Anderson

29 gennaio 2013 Recensioni 0 Commenti
Francesco Binini, 17 Dicembre 2012: Dolente
Medusa, 17 Marzo 2000

Un produttore televisivo sta morendo e viene curato dalla moglie e da un infermiere a cui chiede di rintracciare un suo figlio con cui non ha più rapporti. Il conduttore di uno show per bambini scopre di avere il cancro e uno dei giovani concorrenti sarà umiliato davanti a tutti…


Dopo il successo di Boogie Nights, a Paul Thomas Anderson fu accordata piena libertà creativa. L’intreccio delle nove storie che sta alla base di Magnolia è davvero di poco interesse e ognuna di esse potrebbe essere riassunta in un cortometraggio di pochi minuti. Ma Anderson lavora di cesello in fase di sceneggiatura, delineando personaggi e soprattutto situazioni a tutto tondo; si concentra sul dolore (fisico e psicologico), sulla morte, sulla perdita e sul rapporto tra padri e figli e si prende il suo tempo, tanto da dilatare la storia fino a 188 minuti ad alto contenuto emotivo, il cui andamento è sottolineato da “capitoli” che riportano l’indicazione delle previsioni meteo che chiaramente riflettono lo stato emotivo dei personaggi.

In fase di regia la macchina da presa si muove in modo lento e morbido, con carrelli e zumate dando il tempo allo spettatore di essere coinvolto nella situazione ed entrare in sintonia con il personaggio. Anderson riesce a rappresentare i sentimenti dei personaggi, analizzandoli ed esorcizzandoli (tutti riescono a superare il loro momento di impasse) rendendoci partecipi delle difficoltà dei protagonisti.

Magnolia è un film avvolgente: fin dall’inizio e dalla presentazione delle diverse storie si viene lentamente risucchiati all’interno delle vicende, un film che colpisce dritto al cuore rappresentando rabbia, delusione, paura (della morte, di essere inadeguati…), frustrazione, voglia di rivalsa. In questo modo si empatizza con i personaggi e ci si sente protagonisti della storia.

Buona parte del merito della splendida resa del film lo si deve agli attori: Tom Cruise, il primo nome nei titoli di testa, non ha un ruolo particolarmente rilevate ma è un grande ruolo, interpretato con forza (la scena in cui trattiene la rabbia di fronte al padre è eccezionale). Gli altri protagonisti – tutti attori grandissimi – offrono interpretazioni indimenticabili, su tutti Philip Seymour Hoffman e Julianne Moore.

Di forte impatto anche la colonna sonora, quasi tutta composta da Aimée Mann le cui note riescono a fondersi meravigliosamente con le immagini e con i personaggi (“Wise up” viene anche cantata dai protagonisti durante un momento particolare del film).

Magnolia è una di quelle rare pellicole che non sono adatte a tutte le occasioni, ma davanti alle quali bisogna porsi con l’animo aperto e scoperto, pronti a farsi toccare nei punti più profondi.


Titolo: Magnolia (Id.)
Regia: Paul Thomas Anderson
Sceneggiatura: Paul Thomas Anderson
Fotografia: Robert Elswit
Interpreti: Tom Cruise, Jason Robards, Julianne Moore, William H. Macy, Michael Bowen, Jeremy Blackman, Philip Baker Hall, Philip Seymour Hoffman, Melora Walters, John C. Reilly, Pat Healy, Melinda Johnson, April Grace, Henry Gibson
Nazionalità: USA, 1999
Durata: 3h. 08′


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