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"Secret Window" di David Koepp

29 marzo 2004 Recensioni 13 Commenti
Secret Window

Columbia, 16 Aprile 2004 – Coraggioso

Tratto da un racconto di Stephen King contenuto nell’antologia Quattro dopo mezzanotte, è la storia di uno scrittore che non riesce più a scrivere dopo la separazione dalla moglie e che si vede accusato da uno sconosciuto di avergli rubato un racconto…


Johnny DeppMort Rainey è uno scrittore di successo che vive in una casa di campagna dopo la separazione dalla moglie fedifraga. E l’imminente divorzio ne mina la serenità, tanto da creargli il “blocco dello scrittore”. Ma l’aridità creativa non è nulla in confronto a quanto gli si presenta in casa un giorno: John Shooter è uno zoticone del sud mai visto prima che lo accusa di avergli rubato un racconto, e che ora reclama soddisfazione. L’unico modo per dimostrare di non aver commesso plagio è trovare una copia della rivista in cui quel suo vecchio racconto è stato pubblicato. Ma Shooter non è un uomo particolarmente calmo, e comincia subito a minacciare pesantemente Rainey…

John Turturro e Johnny DeppLo sceneggiatore David Koepp ha fatto un lavoro notevole, per questa sua nuova prova registica. Non è da tutti, infatti, rimaneggiare in maniera così decisa il materiale che sta all’origine di un film, quando questo materiale porta la firma di Stephen King. La cosa importante, comunque, è che Koepp ci ha messo del suo con intelligenza ed ironia, migliorando enormemente uno dei peggiori racconti del re dell’horror, anche se non riuscendo a costruire un film del tutto convincente.

Johnny Depp, Timothy Hutton e Maria Bello«Il finale è la cosa più importante, in un racconto». E il problema di Finestra segreta, giardino segreto era proprio questo: King aveva ideato un buon intreccio e creato grande tensione, ma solo fino al momento della risoluzione della storia. Al momento di tirare le fila del discorso, come spesso gli capita, ha infatti completamente perso il ritmo e scelto una soluzione banale e mal raccontata. Koepp ha completamente riscritto il finale e fortemente manipolato gli eventi per adattare le atmosfere di King al mezzo cinematografico. Ma resta comunque molto della precisione narrativa di Stehen King, anche se forse su un piano diverso da quello originale.

Johnny Depp e John TurturroCosì come La metà oscura, anche Secret Window racconta delle difficoltà di uno scrittore. E certamente non è casuale la scelta di Timothy Hutton per il ruolo di Thad, che ha tra l’altro lo stesso nome del Beaumont da lui interpretato nel film di Romero. Ma al di là degli incubi immaginati da Stephen King, il film appartiene a Johnny Depp e John Turturro. E se Depp non si discosta poi molto dai personaggi nei cui panni l’abbiamo visto di recente, Turturro dà vita ad uno psicopatico lontanissimo dalle sue abitudini attoriali (e paga la cosa mettendo in mostra un fastidioso finto accento del Mississippi). Sono comunque loro due, tra una citazione dei Talking Heads e l’altra, che ci trasportano lungo una vicenda allucinante fino ad una conclusione un po’ pacchiana ma non deludente come quella originale. Da David Koepp, sceneggiatore di Cronisti d’assalto e regista di Effetto Blackout, era difficile aspettarsi di meglio.


La locandinaTitolo: Secret Window (Id.)
Regia: David Koepp
Sceneggiatura: David Koepp
Fotografia: Fred Murphy
Interpreti: Johnny Depp, John Turturro, Maria Bello, Timothy Hutton, Charles Dutton, Len Cariou, Joan Heney, John Dunn-Hill, Vlasta Vrana, Matt Holland, Gillian Ferrabee, Bronwen Mantel, Elizabeth Marleau, Kyle Allat
Nazionalità: USA, 2004
Durata: 1h. 36′


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Attualmente ci sono 13 commenti a questo articolo:

  1. Eva ha detto:

    Justice

  2. Marco ha detto:

    Molto bello questo film, appassionante e molto godibile.
    Finale che ti lascia di stucco!
    Grandi interpretazioni di Deep Turturro.
    Script e regia di Koepp validissime.
    Fotografia e location stupende.
    Molto consigliato.

  3. Marci ha detto:

    A me personalmente è piaciuto persino di più di Shutter Island.
    Quest’ultimo l’ho visto prima, e mi era piaciuto moltissimo, ma Secret Windows.. beh.. stupendo! interpretazioni mozzafiato
    bravi bravi
    bravi tutti!

  4. Marci ha detto:

    per gli appassionati dei Simpson
    SPOILER


    In “Shinning” versione “gialla” di “Shining” Homer scrive un romanzo, a un certo punto Marge entra nella stanza e legge che sui fogli c’è scritto solo
    “Feeling fine” (tradotto “mi sento benissimo”)
    poi c’è un lampo e si accorge che tutti i muri sono tappezzati di “No tv and no beer makes homer go creazy” (Niente tv e niente birra rendono Homer pazzo furioso”)

    Pensavo fosse una citazione di “Secret Window” (la scena delle incisioni sui muri), visto che non c’è niente di simile in Shining.
    E invece l’episodio dei Simpson è precedente al film di Koepp!
    Che si siano ispirati loro a Matt Groening?

  5. Alberto Cassani ha detto:

    No, nella versione originale di “Shining” Jack scrive “All work and no play makes Jack a dull boy”, che nella versione italiana è diventato “Il mattino ha l’oro in bocca”. Il fatto che nei Simpson sia scritto sul muro è proprio per scherzare su una citazione ovvia: lo spettatore si aspetta ci sia scritto qualcosa di simile sui fogli, invece c’è qualcosa di diverso seppure con la stessa modalità (la ripetizione). Poi, d’improvviso, si scopre che in effetti la frase c’è davvero ma solo in un altro posto.

  6. Marci ha detto:

    Si ci avevo pensato, ma mi divertiva l’ipotesi di un’ispirazione presa dai Simpson 😀
    Sto cercando qualche film bello di Depp, penso che il prossimo della lista sarà Nemico Pubblico.
    Non che gli altri mi dispiacciano, ma quelli in cui interpreta personaggi “normali” ossia “turbati” ma non completamente folli, li preferisco…

    In Secret Window adoro la caratterizzazione del personaggio, dopo la prima mezz’ora mi sembrava quasi di conoscerlo, con i suoi modi di fare, di poltrire sul divano e di chiaccherare col cane

  7. Alberto Cassani ha detto:

    Eh, però non sono molti i film in cui interpreta personaggi abbastanza normali. Puoi provare “Minuti contati”, “La nona porta” e “Chocolat”. Sono gli unici che mi vengono in mente un po’ più normali degli altri. Ma non sono comunque il tuo classico vicino di casa…

  8. Marci ha detto:

    Si con “normali” intendo credibili.
    Insomma i personaggi alla Sweeney Todd o a Jack Sparrow sono simpatici, e apprezzabili interpretazioni (neanche troppo difficili per un folle come Depp 😛 ) ma secondo me la persona “turbata” è quella che rende meglio, una persona pressoché normale, ma chissà cosa c’è dietro (per citare una nota pubblicità)

    poi approfitto di questo post per fare una domanda (anche perchè non ho trovato ne la recensione di Blow, ne quella di Scarface)
    Nei film, che cosa usano al posto della cocaina?
    ho letto che in Goodfellas usavano un lassativo, e Ray Liotta non ne poteva più!
    Al giorno d’oggi cosa usano? qualcuno parlava di un filtro che praticamente non fa passare nulla (tipo che metti dentro la banconota arrotolata, e che fa salire la polverina, ma non la fa passare)

    sono molto curioso, ho sentito un sacco di risposte come
    farina
    zucchero
    latte in polvere
    manganesio
    mentolo
    Mannite
    Mannitolo
    bicarbonato

  9. Alberto Cassani ha detto:

    A dir la verità non ne ho idea. Nelle scene in cui serve la polverina bianca si può usare tranquillamente il bicarbonato, e nelle bustine la farina, ma quando poi gli attori devono sniffare non so proprio cosa sia meglio usare.

  10. Anonimo ha detto:

    a me è capitato di usare la mannite, basta non esagerare perché ha effetti lassativi.

  11. Tommaso Tocci ha detto:

    Marci vai su Public Enemies assolutamente, mai visto un Depp così normale (o meglio, “vero”).

  12. Marco ha detto:

    Rivisto. Ricondivido il mio precedente commento e concordo con la recensione, anche se a me il finale (all’epoca) mi lasciò di stucco, non essendo ancora avvezzo a questo genere di “twist-ending”.
    Personalmente è godibile ancora oggi. Giusti i pregi menzionati.

  13. Marco ha detto:

    Consiglio di riscoprire il precedente film di Koepp “Echi Mortali” del 1999 con Kevin Bacon, tratto da un romanzo di R. Matheson.
    Un buon thriller a tinte horror che ad oggi potrà apparire un pò scontato come risoluzione (dato che in 18 anni molti film di genere si sono rifatti allo stesso canovaccio), ma ad una prima visione può risultare una bella sorpresa. Io personalmente lo continuo ad apprezzare, grazie anche ad una molto buona prestazione di Bacon e di tutti i comprimari e ad una discreta regia che sa tenere alta l’attenzione e la suspence.

    Albe te lo ricordi?

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