31 di Rob Zombie

Inedito in Italia – Squilibrato
31 Ottobre 1976. Un gruppo di vagabondi in viaggio per l’America viene rapito e costretto a partecipare a un sadico gioco, chiamato appunto 31. Le regole sono semplici: i ragazzi avranno 12 ore per sopravvivere agli attacchi di una frotta di killer psicopatici, tutto questo mentre ai piani alti si scommette sulle loro vite…
La notte di Ognissanti deve significare molto per Rob Zombie, tanto da poter affermare con certezza che la sua essenza musico-cinematografica è pervasa da quel fascino macabro e maligno che caratterizza la festività. Dopo le derive autoriali di Le streghe di Salem, Zombie torna sui suoi passi, recuperando estetica e tematiche delle prime opere, probabilmente le più autentiche della sua filmografia. Definito dallo stesso regista come il suo film «più brutale, intenso e privo di sense of humour», questo 31 esprime il ritorno a tutto ciò che sta a cuore a Zombie, ricorrenze comprese. Le premesse per ammirare un autore senza freni ci sono, dato che la pellicola in questione è stata finanziata mediante crowfunding, senza dover dunque rendere conto a nessuno.
Zombie catapulta la sua onnipresente consorte Sheri Moon e i suoi amici “fricchettoni” in un girone infernale presieduto da un Malcolm McDowell conciato da nobile del 1700 che, accompagnato da annesse damigelle, si diverte ogni anno a imbastire un circo schizofrenico di morte e depravazione. La caccia all’uomo si districa tra i cunicoli di una squallida fabbrica abbandonata, in cui l’arena freak si popola – passo dopo passo – di pagliacci, nani nazisti e figure schizoidi, sublimando una simbologia che ingloba morte, sesso e spiritualità in modo caotico ma divertito.
La struttura estremamente semplice che sta tra videogioco e slasher trova la sua ragion d’essere quando scende in campo l’ultimo dei cattivi, il putrido Doom-Head. Se la confezione, pur non potendo contare su una location particolarmente accattivante, funziona, è il film stesso a mancare in tutta la sua parte centrale, perdendosi tra zoom e movimenti di macchina caotici e disturbanti. Zombie, tentando di mascherare la penuria narrativa, finisce col destabilizzare lo spettatore, che a tratti fa fatica a capire cosa stia accadendo. Ciò che emerge è uno squilibrio strutturale tra la suggestiva intensità di alcune sequenze e la goffaggine narrativa generale, che tenta la carta del caos, fallendo miseramente in molti passaggi. Il risultato è un survival horror dall’aria sbandata, con personaggi brutti, sporchi e cattivi, farcito come da tradizione di citazioni e rimandi ai classici cui il regista deve tutto.
Se nella forma siamo dalle parti di Non aprite quella porta, con fotografia sporca e titoli di testa in Super 8, nello svolgimento siamo tra Saw e Hostel, ma l’impressione è quella di un’opera eccessivamente depauperata da una solida impalcatura. A Zombie, da esperto musicista, va però riconosciuta la capacità di infondere alle sue opere una potenza visivo-evocativa, grazie anche a un sapiente uso delle musiche, che si ritrova in diversi passaggi e culmina qui in un finale in salsa spaghetti western tanto assurdo quanto godibile. Rob Zombie non perde di certo il gusto baroccheggiante per il malsano, ma fatica qui a mantenere l’equilibrio, strutturale o psichico che sia.
Titolo: 31
Regia: Rob Zombie
Sceneggiatura: Rob Zombie
Fotografia: David Daniel
Interpreti: Sheri Moon Zombie, Jeff Daniel Phillips, Lawrence Hilton-Jacobs, Meg Foster, Kevin Jackson, Malcolm McDowell, Jane Carr, Judy Geeson, Richard Brake, Pancho Moler, David Ury, Lew Temple, Torsten Voges, Elizabeth Daily
Nazionalità: Regno Unito – USA, 2016
Durata: 1h. 42′
Questo film e’ interessante e mi piacerebbe vederlo….ma dalle mie parti in Romagna ci sono solo multisale che snobbano puntualmente, film come “31”…..appena riusciro’ a vederlo (penso in dvd o bluray) sara’ un piacere recensirlo..grazie comunque della segnalazione.
Un saluto cordiale
Credo che non ci siano possibilità di vederlo distribuito nei cinema italiani, però un’uscita in home-video non è impossibile.
Penso anche io, pero’ e’ triste vedere che solo determinati film vengono programmati…grazie
buona giornata