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"A Bigger Splash" di Luca Guadagnino

27 novembre 2015 Recensioni 0 Commenti
A Bigger Splash

Lucky Red, 26 Novembre 2015 – Suicida

Durante una vacanza a Pantelleria, Marianne e Paul vengono sorpresi dal loro vecchio amico Harry, che si presenta improvvisamente con la figlia Penelope. L’occasione è fatale per l’accendersi ed il risvegliarsi di passioni mal riposte, che faranno prendere al soggiorno dei quattro una piega inattesa…


Ralph Fiennes e Tilda Swinton in A Bigger SplashNon è difficile capire che la buona dosa di fischi ricevuta dal nuovo film di Luca Guadagnino, tanto in proiezione quanto in conferenza stampa a Venezia72, è in una buona misura dovuta a un presistente rapporto problematico tra il regista e una parte della stampa cinematografica italiana. Ciò nonostante, A Bigger Splash i suoi problemi li ha eccome, e farci i conti è tutt’altro che semplice. La perplessità maggiore proviene dal fatto che questo rifacimento del francese La piscina in realtà inizia e si mantiene per buona parte della sua durata su un livello tutt’altro che disprezzabile. La sceneggiatura proposta a Guadagnino dalla produzione di Canal Plus si muove con l’agilità necessaria tra ironia, nostalgia e impulsi dei personaggi, dando ad almeno tre su quattro dei protagonisti (la giovane Penelope difetta rispetto agli altri) lo spessore richiesto da un quadrilatero sentimentale.

Matthias Schoenaerts e Tilda Swinton in A Bigger SplashProprio quando si accetta per buono un prodotto semplice ma con qualche sprazzo interessante, il film raggiunge il suo punto di non ritorno (non in senso narratologico) e la situazione precipita rovinosamente. Gli sviluppi ultimi della vicenda si presentano senza essere stati seminati a dovere, stravolgendo i toni, e polverizzando quanto fatto di buono nella prima ora e mezzo di narrazione. Nulla di male nel far detonare una tragedia in un contesto apparentemente inoffensivo, ci mancherebbe, ma, nell’ordine: la risoluzione del nuovo thriller cui si assiste viene bruciata con una soluzione politica decisamente poco illuminata, la costruzione dei personaggi è improvvisamente distrutta per amore del colpo di scena, e nei panni del maresciallo incaricato delle indagini compare un Corrado Guzzanti che pare uscito da uno sketch.

Dakota Johnson e Matthias Schoenaerts in A Bigger SplashA questa disfatta sono estranei gli attori: tolta una Dakota Johnson inadeguata dal primo all’ultimo minuto, come d’altronde è il suo standard, gli altri protagonisti offrono del loro meglio, e la scelta di opporre il silenzio artificiale di un’incantevole Tilda Swinton all’esuberanza del Ralph Fiennes più esplosivo e gioioso di sempre fa davvero del bene alla parte migliore del film. Ma tutti quanti vengono travolti dal malsano caos visivo, musicale e verbale che si pone come risoluzione tardiva e indesiderata della pellicola, generando un disagio magari anche voluto da Guadagnino, ma per tutti i motivi sbagliati. Posto che è l’ultimo atto a dover definire una storia, si ricordano davvero pochi casi in cui il divario qualitativo di un capitolo finale abbia minato così a fondo la riuscita di un’intera operazione, tanto da raggiungere in modo quasi masochista un livello che sfiora il trastullo.


La locandina di A Bigger SplashTitolo: A Bigger Splash
Regia: Luca Guadagnino
Sceneggiatura: David Kajganich
Fotografia: Yorick Le Saux
Interpreti: Ralph Fiennes, Tilda Swinton, Matthias Schoenaerts, Dakota Johnson, Aurore Clement, Lily McMenamy, Elena Bucci, Corrado Guzzanti
Nazionalità: Francia, 2015
Durata: 2h. 15′


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