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A Private War di Matthew Heineman

18 dicembre 2018 Recensioni 0 Commenti
A Private War

Notorious, 22 Novembre 2018 – Rigoroso

Marie Colvin è una giornalista statunitense che scrive per il quotidiano britannico Sunday Times. Indomita e determinata, racconta gli orrori delle guerre e delle violenze che sconvolgono diversi angoli del mondo, senza fermarsi davanti al pericolo o ai rischi per la sua stessa incolumità, spinta dal desiderio di dar voce ai più deboli…


Ispirandosi a un articolo di Mary Brenner pubblicato sulla rivista Vanity Fair nel 2012, il regista statunitense Matthew Heineman – all’esordio nel lungometraggio dopo una serie di documentari – ripercorre in A Private War l’intensa attività della corrispondente di guerra Marie Colvin.

Il film non solo racconta la figura di una donna coraggiosa che ha fatto della sua professione una vera missione, ma è anche una riflessione sul ruolo e l’importanza del giornalismo, mai come oggi davvero rilevante e necessaria da ricordare, in anni in cui la figura del giornalista viene spesso criticata e messa sotto accusa. Certo la Colvin era una giornalista fuori dall’ordinario, un’inviata di guerra che non si fermava davanti a niente, neppure al pericolo per la sua stessa vita, pur di raccontare la verità sui tragici eventi che avvenivano in luoghi quali Sri Lanka, Libia, Afghanistan, Iraq, Siria.

Nel 2001, proprio mentre si trovava in Sri Lanka per intervistare il leader delle Tigri Tamil, la Colvin rimase coinvolta in un bombardamento e perse un occhio, colpita da una granata. Quel trauma, però, non la fermò, anzi: continuò ad andare nei paesi in cui erano in corso guerre, rivolte e proteste per testimoniare fatti che troppo spesso l’opinione pubblica vorrebbe dimenticare.
Pur mettendo in evidenza il coraggio e lo spirito di abnegazione di una donna che ha sacrificato la sua vita privata e se stessa sull’altare dell’informazione, A Private War non è comunque una agiografia, quanto un ritratto sincero che mostra come il suo lavoro fosse la sua ossessione, e quanto lei fosse incapace di avere una vita normale dopo avere visto tanta violenza. La pellicola di Heineman, mostrando con crudezza violenze, corpi dilaniati dalle bombe, il dolore dei più indifesi, mette in luce sia la brutalità della guerra e le sue conseguenze sulle popolazioni, sia la pericolosità del mestiere di reporter e fotografo di guerra, testimoni segnati psicologicamente dal loro lavoro.

Oltre allo stile asciutto, quasi documentaristico, con cui la pellicola è stata girata, quello che colpisce di A Private War è la notevole interpretazione di Rosamund Pike. L’attrice inglese si è calata perfettamente nel personaggio di Marie Colvin, di cui ha saputo riprodurre sullo schermo la personalità grintosa e combattiva, ma anche la fragilità e i tormenti interiori. Accanto a lei recitano Jamie Dornan nel ruolo del fotografo Paul Conroy, con cui la giornalista ha collaborato fino al tragico epilogo a Homs, in Siria; Stanley Tucci in quello del compagno con cui la Colvin ha cercato di costruirsi una vita privata; e Tom Hollander in quella del direttore editoriale del Sunday Times che le ha sempre dato carta bianca sui suoi reportage e fino all’ultimo ha cercato di proteggerla dalla sua stessa intraprendenza.


La locandinaTitolo: A Private War (Id.)
Regia: Matthew Heineman
Sceneggiatura: Arash Amel
Fotografia: ???
Interpreti: Rosamund Pike, Jamie Dornan, Tom Hollander, Stanley Tucci, Faye Marsay, Greg Wise, Alexandra Moen, Nikki Amuka-Bird, Corey Johnson, Fady Elsayed, Imogen King, Jérémie Laheurte, Raad Rawi, Amanda Drew, Hilton McRae
Nazionalità: Regno Unito – USA, 2018
Durata: 1h. 50′


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