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"Al posto tuo" di Max Croci

30 settembre 2016 Recensioni 0 Commenti
Al posto tuo

01 Distribution, 29 Settembre 2016 – Leggero

Per assegnare il ruolo di unico responsabile, il dirigente di un’azienda deve scegliere tra due dei suoi migliori creativi: Rocco e Luca. Per farlo li mette davanti a una sfida bizzarra quanto impossibile: Luca e Rocco dovranno scambiarsi le vite per una settimana. La situazione, apparentemente assurda, assumerà risvolti imprevedibili…


Luca Argentero in Al posto tuoLa leggerezza può essere un pregio ma anche un difetto. A volte, però, l’utilizzo della leggerezza può dimostrarsi una sorta di scudo solido e coerente nel portare avanti progetti ambiziosi ma che, in scrittura, possono presentare qualche problema. Ed è la leggerezza – demonizzata dai critici bacchettoni da filiera e dal pubblico pagante fanatico – il minimo comune denominatore del film di Max Croci Al posto tuo, che rivela un regista interessante alle prese con uno script con qualche falla di troppo. Non è corretto puntare il dito e fare paragoni con altre commedie nazionali della passata stagione (alcune eccessivamente lodate, pur mancando di una base originale), ma è più giusto valutare questa pellicola per quello che è e per il pubblico cui si vuole rivolgere, quello prettamente mainstream e formato famiglia.

Stefano Fresi in una scena di Al posto tuoCroci è consapevole di quello che fa e lo fa bene, confezionando una commedia “sfiorante” situazioni, gag e paradossi che si susseguono in maniera rapsodica secondo la logica di causa ed effetto. Non graffia, non si addentra nelle pieghe di una cattiveria che forse altri avrebbero osato, ma si sofferma nel politicamente corretto e, soprattutto, nei meandri dell’innocuo. Al posto tuo è, quindi, un film godibile, un buddy movie spensierato e scacciapensieri che, più che far ridere, cerca la sottile strada del sorriso e della delicatezza. Lontana da ogni tipo di volgarità, la pellicola prende per mano lo spettatore e gli fa seguire con interesse e simpatia lo scambio di identità e di vite che avviene tra due poli opposti, forse inconsciamente desiderosi uno della vita dell’altro. Palesi, forse anche risapute, ma convincenti appaiono le situazioni in cui sono coinvolti i due protagonisti nella loro “battaglia”, che dal piano lavorativo slitta inesorabilmente su quello privato.

Ambra Angiolini in una scena di Al posto tuoIl regista si destreggia con delicatezza e, pur consapevole dell’effetto déjà-vù, mantiene sempre alto il livello qualitativo dell’operazione, curando in maniera efficace anche alcuni aspetti che apparentemente appaiono superflui. Fotografato in maniera impeccabile, musicato con intelligenza, Al posto tuo regala anche una simpatica prova agli attori coinvolti: se sul talento di Stefano Fresi non emergono dubbi, convincenti e in parte appaiono Luca Argentero, Ambra Angiolini e soprattutto Serena Rossi, in una veste sexy e conturbante con quel pizzico di cinismo che, a volte, ruba la scena.

Pur con difetti di sceneggiatura evidenti, Al posto tuo svolge il compito per cui è stato concepito: far divertire, distrarre e accontentare il pubblico, senza andare a scavare in diatribe psicologiche o in paragoni poco calzanti sullo scambio di identità (su questo ci sarebbe una filmografia infinita). E in questo la pellicola riesce nel suo intento.


La locandina di Al posto tuoTitolo: Al posto tuo
Regia: Max Croci
Sceneggiatura: Umberto Marino, Massimo di Nicola
Fotografia: Patrizio Patrizi
Interpreti: Luca Argentero, Stefano Fresi, Ambra Angiolini, Serena Rossi, Grazia Schiavo, Fioretta Mari, Carolina Poccioni, Marco Todisco, Giulietta Rebeggiani, Gualtiero Burzi, Pia Lanciotti, Giulia Greco, Nicola Stravalaci, Roberta Mengozzi, Angela Melillo, Riccardo Mandolini
Nazionalità: Italia, 2016
Durata: 1h. 30′


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