"angela" di Roberta Torre

Lucky Red, 30 Ottobre 2002 – Fastidioso
Angela e suo marito Saro possiedono un negozio di scarpe nella Palermo di metà anni 80. Il loro benessere arriva però dal traffico di droga. Un giorno Angela incontra il giovane e attraente Masino e ne diventa l’amante. Ma la polizia, dopo mesi di pedinamenti, decide che è venuto il momento di fare qualche arresto…
Terzo film di Roberta Torre, angela è completamente diverso dai precedenti Tano da morire e Sud Side Stori. La Torre sembra infatti passata dalla rilettura esagerata dei film di Julien Temple alla rilettura esagerata dell’ultimo Soderbergh, quello di Traffic. Abuso di macchina a mano e fotografia leccata (di Daniele Ciprì) sono lo stilema scelto in questa occasione dalla regista milanese, e se va detto che riesce a creare alcune inquadrature davvero molto belle – come ad esempio il primo bacio tra i due amanti – l’insistenza nell’uso di quadri d’effetto, dallo stile ricercato, diventa fastidioso già dopo pochi minuti di proiezione.
La sceneggiatura, scritta dalla stessa regista e basata su una storia realmente accaduta, è molto prevedibile e si sviluppa attraverso dialoghi spesso inascoltabili (non per colpa del dialetto) e scene esasperatamente lente. L’iconografia del mafioso che il film ci presenta, poi, è talmente stereotipata da suscitare ilarità.
Un film sulla carta interessante ma dalla realizzazione di scarso valore, che francamente non meritava la presentazione nella Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2002.
Titolo: angela
Regia: Roberta Torre
Sceneggiatura: Roberta Torre
Fotografia: Daniele Ciprì
Interpreti: Donatella Finocchiaro, Andrea Di Stefano, Mario Pupella, Erasmo Lobello, Toni Gambino, Matteo Gulino, Maria Mistressa, Giuseppe Pettinato
Nazionalità: Italia, 2002
Durata: 1h. 40′
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