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Bardo - La cronaca falsa di alcune verità di Alejandro González Iñárritu

2 settembre 2022 Recensioni 0 Commenti
Bardo - La cronaca falsa di alcune verità

Netflix, 16 Dicembre 2022 – Onirico

Il giornalista e documentarista messicano Silverio – chiaramente lo stesso Iñárritu – torna nella sua terra natale da Los Angeles per ricevere un premio. È l’occasione per fare un bilancio della propria vita, della fama raggiunta e per parlare della vita in generale…


Alejandro G. Iñárritu impiega più o meno cinque minuti per ricordarci che – tecnicamente – è uno dei registi migliori al mondo. La macchina da presa compie qualsiasi evoluzione possibile e immaginabile, e anche gli obiettivi davanti al sensore digitale passano con scioltezza dal teleobiettivo al grandangolo. Senza contare che la produzione di Netflix ha probabilmente stanziato un budget molto generoso e quindi anche gli effetti speciali non sono certo di second’ordine.

Ma se visivamente Bardo – La cronaca falsa di alcune verità è uno spettacolo, la sceneggiatura arranca. Quando all’interno di un film c’è un artista che fa il bilancio della propria vita, non si può non pensare a quel capolavoro che è 8 e ½ di Federico Fellini. Ma se Fellini della sua riflessione riusciva a tirare le fila, Iñárritu sembra perdere spesso il filo del discorso (nonostante la generosissima durata di quasi 3 ore) anche perché vuole affrontare praticamente qualsiasi discorso lo interessi: dal cinema (naturalmente) alla famiglia, dalla religione all’immigrazione negli Stati Uniti. Il tutto affogato in un continuo cambio di prospettiva: ciò che un minuto prima sembrava vero, diventa falso poco dopo. E se il gioco è sicuramente pregevole e lodevole, alla lunga stanca e si finisce più per guardare le bellissime immagini e le trovate di regia che seguire il filo della storia (ammesso che ve ne sia uno).

In questa bulimia di immagini, riflessioni, sensazioni va detto che, com’è normale, non tutto funziona. Se alcune trovate visive sono sicuramente impressionanti (la festa, il finale nel deserto…), altre risultano pacchiane quando non kitsch (il protagonista “bambino” davanti al padre) ma facendo un bilancio non può essere che positivo anche perché il settore attoriale funziona a meraviglia.

Daniel G. Cacho fa naturalmente la parte del leone e funziona a meraviglia. Riesce a passare con destrezza dai frequentissimi momenti di commedia al dramma al grottesco, assecondando con apparente facilità i capricci della regia. La nutrita schiera di comprimari fa anch’essa un ottimo lavoro, dando al film quella sostanza che la scrittura rischiava di fargli perdere.

Bardo – La cronaca falsa di alcune verità è un film più “interessante” che “emozionante”, ricchissimo visivamente ma forse un po’ troppo confusionario nel voler affrontare quanti più argomenti possibili.


La locandinaTitolo: Bardo – La cronaca falsa di alcune verità (Bardo, falsa crónica de unas cuantas verdades)
Regia: Alejandro González Iñárritu
Sceneggiatura: Alejandro González Iñárritu, Nicolas Giacobone
Fotografia: Darius Khondji
Interpreti: Daniel Giménez Cacho, Griselda Siciliani, Ximena Lamadrid, Iker Sanchez Solano, Luz Jiménez, Luis Couturier, Andrés Almeida, Clementina Guadarrama, Jay O. Sanders, Francisco Rubio, Fabiola Guajardo, Noé Hernádez
Nazionalità: Messico, 2022
Durata: 2h. 54′


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