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Bombshell - La voce dello scandalo di Jay Roach

21 maggio 2020 Recensioni 0 Commenti
Bombshell - La voce dello scandalo

Disponibile su Amazon Prime – Documentaristico

Nel 2016 una delle conduttrici di Fox News denuncia il presidente e amministratore delegato per molestie sessuali. Parecchie altre donne, tra cui la conduttrice di punta dell’azienda, si accodano alla sua denuncia, facendo esplodere lo scandalo all’interno della redazione…


Bombshell è un film che lascia perplessi. Non si può fare a meno di chiedersi, finita la proiezione, che cosa il regista Jay Roach e lo sceneggiatore Charles Randolph abbiano voluto comunicarci. Certo, ci viene narrata la storia di Roger Ailes che ha costruito il successo di Fox News inquadrando le gambe di donne bellissime e che aveva il discutibilissimo vizio di ricattarle sessualmente prima di farle apparire in video. Il film si impegna tantissimo per non allargare mai lo sguardo e trasmettere la sensazione che fosse solo Ailes a commettere reati sessuali di questo tipo, quando invece nel mondo dello spettacolo sappiamo bene tutti che questo tipo di comportamenti sono sfortunatamente piuttosto diffusi. Bombshell trasmette la sensazione straniante che si tratti di un caso isolato, quando invece non lo è.

D’altro canto, il film si impegna tantissimo a presentarci Ailes come un uomo che, in fondo, è buono: nel film è tutto un susseguirsi di dialoghi nei quali le donne vittime di ricatti e molestie non fanno che ripetere frasi del tipo «ma mi ha aiutato», «ha dato una spinta alla mia carriera», «senza di lui non sarei conosciuta». Il fatto che questo successo, che l’occasione di stare davanti alle telecamere e avere un programma da gestire sia conseguenza (anche) di un ricatto sessuale viene continuamente vista come una fastidioso inciampo più che come un reato abietto quale invece è. In un’ora e quaranta di proiezione ci sono solo un paio di fugaci accenni al fatto che anche altri dirigenti Fox potrebbero tenere lo stesso atteggiamento, così come al fatto che i favori sessuali richiesti non erano solo e unicamente il mostrare le mutandine (come capita a Margot Robbie in una delle scene migliori del film).

L’effetto straniante, però, non è solo dato dall’apparente scollamento con la realtà, ma soprattutto al fatto che, quando non parla direttamente di Ailes, il film è molto buono. La redazione di Fox News è descritta in modo eccellente, l’atteggiamento conservatore della redazione, la supina accettazione delle regole non scritte, l’omofobia sottotraccia, sono tutti aspetti che tengono vivo il film. Le tre attrici principali sono tutte in parte e, sebbene con ruoli diversi danno il giusto ritmo alla pellicola e la rendono interessante. Nicole Kidman, tra le tre, è forse la meno incisiva, nonostante il suo personaggio sia il più combattivo. Al contrario Charlize Theron sembra incarnare meglio il suo personaggio ed è sicuramente la parte più tormentata e complessa del film. Margot Robbie ha una parte (inventata) tutto sommato secondaria, ma emotivamente più difficile da interpretare e comunque determinante nell’economia del film.

A fine proiezione si rimane un po’ delusi per quello che Bombshell avrebbe potuto essere ma non è. Avrebbe potuto essere un film scandaloso, un film-denuncia, o molte altre cose, e invece sceglie di essere un film timido che si limita a raccontare una storia specifica in modo quasi documentaristico, senza far leva sui sentimenti – che non sarebbe stato difficile suscitare, visto l’argomento trattato – e senza mai alzare lo sguardo. Alla fine Ailes, invece che uscirne con le ossa rotte e suscitare ribrezzo nello spettatore, sembra quasi colpevole di un reatucolo minore preso a capro espiatorio: non esattamente il sentimento che ci si aspetta di provare verso un uomo che per una vita intera ha ricattato sessualmente decine di donne.


La locandinaTitolo: Bombshell – La voce dello scandalo (Bombshell)
Regia: Jay Roach
Sceneggiatura: Charles Randolph
Fotografia: Barry Ackroyd
Interpreti: Charlize Theron, Nicole Kidman, Margot Robbie, John Lithgow, Allison Janney, Malcolm McDowell, Kate McKinnon, Connie Britton, Liv Hewson, Brigette Lundy-Paine, Rob Delaney, Mark Duplass, Stephen Root, Robin Weigert, Amy Landecker
Nazionalità: USA – Canada, 2019
Durata: 1h. 49′


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