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"Bright Star" di Jane Campion

31 maggio 2016 Recensioni 0 Commenti
Bright Star

01 Distribution, 11 Giugno 2010 – Struggente

Nel 1818 John Keats, in difficoltà economiche e turbato dalla morte del fratello, si trasferisce ad Hampstead nella casa dell’amico e protettore Charles Brown. Qui il poeta ritrova la giovane Fanny Brawne, che aveva già incontrato nel corso di una precedente visita, e tra i due nasce un’intensa e appassionata relazione amorosa…


Una scena di Bright StarBright Star di Jane Campion rientra apparentemente nel genere dei film biografici, raccontando gli ultimi tre anni di vita del celebre poeta romantico inglese John Keats, ma si distingue dall’impostazione classica del biopic per il taglio che la regista neozelandese ha dato alla narrazione e alla sua realizzazione cinematografica. La definizione stessa di “film biografico” risulta in questo caso semplicistica, perché Bright Star è un’opera dalle molte sfaccettature. La storia si muove su due livelli: da un lato racconta il genio poetico e la tormentata esistenza di Keats attraverso la sua relazione con Fanny, dall’altro cerca di far percepire allo spettatore la bellezza e il potere evocativo della poesia. I protagonisti di Bright Star non sono solo Keats, l’amico Brown e Fanny, ma anche la grandezza dell’amore e del componimento poetico.

Ben Whishaw e Abbie Cornish in una scena di Bright StarIl poeta e la sua musa si amano, ma la loro è una relazione impossibile a causa delle differenze di status sociale e fortemente osteggiata da Charles Brown, che vede in Fanny una minaccia per la creatività dell’amico. I tre sono i protagonisti di un triangolo amoroso in cui l’oggetto del desiderio non è la donna bensì il poeta e il suo talento. Fanny e Brown si contendono Keats, ma è la prima a vincere, a conquistarne il cuore e l’attenzione. Ancora una volta una donna è l’eroina protagonista, così come nelle precedenti pellicole della Campion. Anche se prigioniera della sua condizione femminile, che le rende impossibile agire in libertà e sposare un poeta squattrinato, Fanny è una donna eccentrica e passionale, che non rinuncia ai suoi sentimenti e alle sue convinzioni.

Paul Schneider e Ben Whishaw in Bright StarGirato come se fosse un aggraziato ed elegante componimento poetico, Bright Star ha una fotografia magnifica, che emerge sia nelle scene in interni – che sembrano citazioni pittoriche – sia in quelle all’aperto, in cui i colori della natura accompagnano gli stati d’animo dei due innamorati. Punto di forza del film sono anche le solide interpretazioni di un ottimo cast, su cui spiccano l’australiana Abbie Cornish e l’inglese Ben Winshaw, che prestano il volto ai due giovani protagonisti, coadiuvati da ottimi comprimari.

Ben Whishaw e Abbie Cornish in Bright StarLa Campion sembra prediligere le ambientazioni ottocentesche per narrare i turbamenti dell’animo umano e le costrizioni sociali, soprattutto femminili. Bright Star è forse il suo film più romantico, pervaso da una profonda malinconia che tuttavia non rattrista ma incanta lo spettatore grazie anche a momenti di notevole intensità emotiva, come quelli in cui Fanny e Keats recitano insieme versi dai componimenti del poeta. Il film è un piacere per gli occhi e per le orecchie, da vedere possibilmente in lingua originale per apprezzare appieno le interpretazioni dei protagonisti.


La locandina originale di Bright StarTitolo: Bright Star (Id.)
Regia: Jane Campion
Sceneggiatura: Jane Campion
Fotografia: Greig Fraser
Interpreti: Abbie Cornish, Ben Whishaw, Paul Schneider, Kerry Fox, Edie Martin, Thomas Brodie-Sangster, Claudie Blakley, Gerard Monaco, Antonia Campbell-Hughes, Samuel Roukin, Amanda Hale, Lucinda Raikes, Samuel Barnett, Jonathan Aris, Olly Alexander
Nazionalità: Regno Unito – Australia – Francia, 2009
Durata: 1h. 59′


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