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"Broken City" di Allen Hughes

22 aprile 2014 Recensioni 0 Commenti
Broken City

20th Century Fox, 7 febbraio 2013 – Complicato

Un ex-poliziotto, divenuto ora investigatore privato, viene assunto dal sindaco della città di New York per indagare sul possibile adulterio commesso da sua moglie. Ma l’investigatore scoprirà ben presto molto di più, sia a proposito della donna sia del sindaco stesso…


Catherine Zeta-Jones e Russell Crowe in Broken CityQuando un film narra di eventi che possono essere collocati nella quotidianità, diventa difficile fare sconti sulla credibilità delle vicende che vediamo sullo schermo e sospendere l’incredulità. Così, quando ci rendiamo conto che le prove di un tradimento sono un paio di scatti della signora in una casa isolata con un uomo, si ha la sgradevole sensazione che la sceneggiatura stia arrancando. La stessa sensazione la si ha quando assistiamo al litigio tra il protagonista e la sua bellissima ragazza, “rea” di aver interpretato una scena di sesso in un film importante che le darà notorietà (scena, peraltro, non particolarmente forte). Allo spettatore viene naturale pensare che la ragazza abbia parlato del suo lavoro al suo compagno e che quindi lui avrebbe dovuto sapere cosa aspettarsi, o decidere molto prima di lasciarla.

Natalie Martinez in una scena di Broken CityDurante il montaggio, capita poi a volte di ridurre le scene di un attore o addirittura eliminare completamente un personaggio. Forse Allen Hughes si è accorto che il personaggio di Natalie Martinez è sostanzialmente pleonastico, e forse si è anche accorto che potevano essere tagliate la maggior parte delle scene con Catherine Zeta-Jones. Ma tagliare le scene di un premio Oscar non è mai semplice e rinunciare alle scene con la donna più sexy del cast probabilmente non sarebbe piaciuto ai produttori. E così ci ritroviamo con una trama inutilmente complicata quando invece il film avrebbe avuto bisogno, visto l’argomento, di andare dritto al punto e discutere senza distrazioni della moralità dei politici.

Mark Wahlberg in Broken CityHughes ha comunque la capacità di narrare senza intoppi e il film scorre via fluido, senza punti morti e appassiona, anche visto il tema d’attualità, pur senza mai affondare davvero il colpo e limitandosi a un superficiale discorso su moralità e immoralità. In questo modo, però, la pellicola perde il suo baricentro: lo scontro tra il poliziotto dalla morale incorruttibile e l’immorale e corrotto sindaco viene diluito e annacquato, e non riesce a prendere il necessario vigore; e quando si arriverà allo scontro finale il poliziotto non avrà dubbi (eppure ci si potrebbe costruire un film: chiedere a Spike Lee e al suo La 25ª ora).

Broken City vorrebbe essere un noir ma risulta il solito film sul solito poliziotto che scopre il solito marcio negli ambienti della politica. Nulla di nuovo sotto il sole, quindi, ma se non altro il cast offre buone prove e, tolti i difetti (gravi) già citati, rimane un film gradevole, con un buon ritmo.


La locandina di Broken CityTitolo: Broken City (Id.)
Regia: Allen Hughes
Sceneggiatura: Brian Tucker,
Fotografia: Ben Seresin
Interpreti: Mark Wahlberg, Russell Crowe, Catherine Zeta-Jones, Jeffrey Wright, Barry Pepper, Kyle Chandler, Natalie Martinez, Alona Tal, Michael Beach, James Ransone, Griffin Dunne, Britney Theriot, Luis Tolentino, Tony Bentley
Nazionalità: USA, 2013
Durata: 1h. 49′


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