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"Cherchez Hortense" di Pascal Bonitzer

1 settembre 2012 Recensioni 0 Commenti
Francesco Binini, 1 Settembre 2012: Vecchio
Inedito in Italia

Un professore universitario la cui vita famigliare sta andando a rotoli, deve chiedere un favore al padre – importante dirigente del Consiglio di Stato francese – per evitare che un’immigrata slava sia rimpatriata…


Pascal Bonitzer ha una grande esperienza come sceneggiatore (soprattutto per Rivette) e Cherchez Hortense si vede benissimo: i dialoghi sono sempre eleganti, mai banali, le vicende evolvono in modo perfetto, senza scatti o salti, i personaggi sono ben caratterizzati. Lo stesso regista-sceneggiatore, però, ammette che ha la tendenza a perdersi nei rivoli di una storia, per questo ha chiesto l’aiuto di Agnès De Sacy per concludere e asciugare la sceneggiatura. E’ probabile che lo stesso Bonitzer, quindi, abbia intuito che qualcosa non andava. In Cherchez Hortense c’è semplicemente troppa carne al fuoco, troppe storie che si intrecciano, tutte interessanti ma necessariamente sacrificate. Ed è un peccato perché i personaggi sono così ben costruiti e le loro vicende così realistiche che si sarebbe davvero interessati ad approfondire, a sapere di più. Soprattutto la storia principale, che parla di immigrazione, avrebbe meritato più respiro, più dettagli, più dialoghi e soprattutto un maggiore approfondimento, mentre invece sembra un espediente narrativo come un altro.

La regia di Bonitzer è quanto di più classico si possa immaginare, tutta giocata sui personaggi con abbondanza di primi piani degli attori (in particolare Bacri), ma questa regia, unita a un impianto altrettanto tradizionale su una vicenda non esattamente innovativa rendono il film – anche se godibile e a tratti davvero divertente – in qualche modo già “sorpassato”, scontato, prevedibile. Al reparto attoriale va una nota di merito. Se Kristin Scott Thomas è bravissima, Isabelle Carré quando sorride illumina lo schermo. Ma è Jean-Pierre Bacri che si mangia il film con una prova magistrale. Il suo volto solcato da rughe riesce a trasmettere allo spettatore ogni sfumatura dell’animo del personaggio.

Un film comunque interessante, quasi “scolastico” nella sua perfezione formale, cui forse manca solo un quel tocco di follia che lo renderebbe “arte”.


Titolo: Cherchez Hortense
Regia: Pascal Bonitzer
Sceneggiatura: Pascal Bonitzer, Agnès De Sacy
Fotografia: Romain Winding
Interpreti: Jean-Pierre Bacri, Isabelle Carré, Kristin Scott Thomas, Marin Orcand Tourres, Claude Rich, Arthur Igual, Jackie Berroyer, Masahiro Kashiwai, Jérôme Beaujour, Benoît Jacquot, Iliana Lolic, Francis Leplay, Philippe Duclos
Nazionalità: Francia, 2012
Durata: 1h. 40′


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