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"Codice Genesi" dei fratelli Hughes

26 febbraio 2010 Recensioni 9 Commenti
Emanuele Rauco, 23 Febbraio 2010: Convertito
01 Distribution, 26 Febbraio 2010

Da quando ha trovato un rarissimo libro religioso, trent’anni fa dopo la guerra che ha distrutto il genere umano, Eli lo porta sempre con sé, mentre cammiva verso ovest. Un giorno incontra però un malvagio sceriffo che vuole quel libro a ogni costo…fantasy


Il sottogenere post-apocalittico, solitamente con venature western, è diventato una sorta di classico del cinema di serie B specie quando, da fine anni ’70, con la paura di un vero conflitto nucleare alle spalle, la fantasia degli autori si è sentita esorcizzata. Il quinto lungometraggio dei fratelli Albert e Allen Hughes (From Hell – La vera storia di Jack lo squartatore) si rifà a quell’immaginario reso comune da Mad Max e Jena Plissken per rileggerlo secondo linee storico-politiche. Ma i risultati paiono discutibili.

Un fantasy post-atomico o simili, dalle fin troppo evidenti sottolineature western – uno dei personaggi fischietta Morricone di continuo – che la sceneggiatura di Gary Whitta rende però una controversa riflessione sulla religione e sul suo peso. Tutto virato in viola-seppia, colore dell’aria dopo un’esplosione solare, il film infatti centra le sue linee narrative sul contenuto del libro di Eli, l’ultimo esemplare di Bibbia rimasto, e sul suo valore: mentre per il protagonista è la Fede, la Speranza, la possibilità per l’uomo di ripartire da zero e ricostruire il mondo, l’antagonista (che viene presentato leggendo una biografia di Mussolini) colleziona i libri rari e vede nella religione – dimostrandosi più acuto dei suoi creatori – il mezzo per dominare una nuova civiltà, per dominare sull’ignoranza del nuovo mondo.

Quello che non convince del tutto è come gli Hughes decidano di dare credito, in un prodotto visibilmente ispirato ai comics (le coreografie di combattimento, specialmente quello in controluce, con gli schizzi di sangue evidentemente disegnati), alle sottotrame religiose che nel finale prendono pieghe quasi propagandistiche, con la Bibbia che salverà il mondo, donandogli persino il suo colore.

La sceneggiatura passa dalla seriosità al moralismo, con una delirante parentesi bellica, che la regia sottolinea con il tono grottesco e l’uso spericolato della steadycam, e la divertente idea degli uomini affetti da “uomo pazzo” per essersi mangiati tra di loro. Gli Hughes, a parte l’uso dei contributi tecnici – specie la fotografia di Don Burgess, se la cavano con l’azione, ma poi decidono di tirare tutto troppo per le lunghe e non divertono molto i fan. Che però si possono accontentare di un Denzel Washington in grande forma, di un gigionesco Gary Oldman, di una fascinosa Mila Kunis e di un po’ di atmosfere sanguigne, ma non troppe. Che potrebbero ferire i teocon.


Titolo: Codice Genesi (The Book of Eli)
Regia: Albert & Allen Hughes
Sceneggiatura: Gary Whitta
Fotografia: Don Burgess
Interpreti: Denzel Washington, Gary Oldman, Mila Kunis, Ray Stevenson, Jennifer Beals, Frances de la Tour, Michael Gambon, Evan Jones, Joe Pingue, Tom Waits, Chris Browning, Richard Cetrone, Lateef Crowder, Keith Davis, Eddie Perez
Nazionalità: USA, 2010
Durata: 1h. 57′


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Attualmente ci sono 9 commenti a questo articolo:

  1. […] Guarda Originale:  CineFile » “Codice: Genesi” dei fratelli Hughes […]

  2. Rio ha detto:

    Si salva solo Denzel Washington, film di chiara propaganda religiosa che annoia molto cadendo nel “già visto”

  3. Skreepers ha detto:

    Sarò sincero, il film è sicuramente mediocre per uno spettatore medio. Tuttavia a me è piaciuto veramente tanto per un solo motivo: essendo io un videogiocatore sfegatato, mi sono innamorato di un gioco, Fallout 3. Ebbene a parte la trama, l’ambientazione di Codice Genesi è praticamente identica al gioco, e solo per questo mi sono gustato il film dall’inizio alla fine. Comunque i due protagonisti hanno dato delle interpretazione veramente di altissimo livello, anche se Oldman ricicla di brutto il personaggio di Léon, ma non fa niente, anzi, non mi è dispiaciuto affatto. Comunque un filmettino mediocre. Lo consiglio a chi ha amato Fallout 3 ahah

  4. Marco ha detto:

    Alberto le recensioni dei film “La vera storia di Jack lo squartatrore-From Hell” e di “Shining” non vi sono? Urgono assolutamente le recensioni di questi due bellissimi film. Confido in te o in un tuo fidato collaboratore hihihi!

  5. Alberto Cassani ha detto:

    La recensione di “From Hell” c’era ma l’ho tolta perché non mi piaceva più come l’avevo scritta. Secondo me il film è orrendo, comunque. Quella di “Shining” non l’abbiamo mai scritta; magari in futuro…

  6. Marco ha detto:

    Interessante la fotografia (come se lo spettatore indossasse gli occhiali da sole similmente ai protagonisti), molto bravi tutti gli attori e regia dei fratelli Hughes molto buona soprattutto nelle uniche due scene di combattimento e la sparatoia alla casa dei cannibali.
    Il resto è un tantinello monotono (pieno di dialoghi) ma comunque in linea a quello che il film vuole esprimere, difatti non è un film come gli altri post-apocalittici e di fantascienza-azione a cui siamo abituati, è più che altro una riflessione sul nostro futuro e sulla fede, a cui possiamo credere o meno, la quale è l’unica arma che ci potrà salvare da noi stessi, come se Dio fosse tornato nuovamente sulla Terra per rimettere tutto a posto tramite un suo servo, come furono Abramo e Noè all’epoca.
    Un miscuglio di Interceptor, Mad Max, Io Sono Leggenda ma con riferimenti anche a Leone (la fischiettata di C’era Una Volta In America).

    Si può affermare che si poteva osare di più dallo script, ma non sarebbe neanche sbagliato dire che questo è un film non per tutti ma sicuramente per palati raffinati, non d’autore certo ma quasi.
    Comunque non mi ha annoiato e si è lasciato ben guardare, poi con l’uso della Steadycam (che adoro) il mio voto non può essere pienamente negativo XD

  7. Marci ha detto:

    Alberto per te è orrendo Codice Genesi o From Hell?
    considero From Hell un bellissimo film, quindi ero curioso di vedere altri lavori dei fratelli Huges.. ma evidentemente non hanno saputo fare granchè…
    La forza di From Hell secondo me sta nelle brillanti interpretazioni di Johnny Depp e Bilbo Baggins (ops), e i dialoghi sono bellissimi…

    “I vostri riti sono vuoti giuramenti che non capite e non mantenete. Il Grande Architetto mi parla, egli pesa le mie azioni sulla sua bilancia e mi giudica. Non voi.

  8. Alberto Cassani ha detto:

    “Codice genesi” non l’ho visto, ma “From Hell” non m’è proprio piaciuto. Ci sono delle belle cose, ma l’atmosfera generale e la gestione dei personaggi mi hanno proprio infastidito. I fratelli Hughes avevano fatto ottime cose prima: “Dollari sporchi” e “Nella giungla di cemento” sono due ottimi film, con “From Hell” hanno praticamente chiuso la loro carriera. Un’involuzione simile a quella di John Singleton, che aveva iniziato con film bellissimi come “Boyz ‘n the Hood” e “L’università dell’odio” (un po’ meno “Poetic Justice”), e poi è finito a fare “Fast & Furious 2” (per poi però rialzarsi con “Four Brothers”).

  9. Marco ha detto:

    “From Hell” l’ho apprezzai, tecnicamente è ben fatto.
    La storia è comune un pò a tutti ed il film non fa altro che riprenderne i temi (tratti dalla graphic novel) e le teorie della famosa vicenda, ma la regia riesce a darle ritmo e non annoia nonostante non vi siano scene al cardiopalma.
    Forse un pò più di “gore” non avrebbe guastato.

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