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Di me cosa ne sai di Valerio Jalongo

16 ottobre 2009 Recensioni 0 Commenti
Di me cosa ne sai

Cinecittà Luce, 16 Ottobre 2009 – Esegetico

Documentario che si interroga sull’involuzione del cinema italiano avvenuta dopo gli anni Settanta e sulla crisi che si è ripercossa su distribuzione ed esercenti, chiamando in causa molte personalità importanti che tentano di trovare una risposta…


Federico Fellini in una scena di Di me cosa ne saiPresentato nella Sezione “Giornate degli Autori”, Di me cosa ne sai è una sorta di inchiesta documentaristica che cerca di andare alla radice della crisi del cinema italiano, situazione dimostrata sia con dati alla mano, sia quantificando la chiusura di sale cinematografiche, sia con testimonianze. Tra immagini di film che hanno fatto la storia del cinema italiano e il racconto frammentario delle disavventure circa la mancanza di fondi – in questo caso, dovuta al fallimento del produttore – che un regista deve affrontare anche per anni per poter terminare il suo progetto, vengono presentate opinioni ben precise. Tra le tante cose, viene detto apertamente che la televisione commerciale ha penalizzato la fruizione del cinema nelle sale cinematografiche, contribuendo alla chiusura di molte di loro, e viene ricordata la battaglia legale intrapresa da Federico Fellini contro Silvio Berlusconi per ottenere il divieto di interrompere la trasmissione dei film con spot pubblicitari.

Una scena di Di me cosa ne saiTra le tante personalità competenti chiamate in causa spiccano nomi non solo italiani – come Liliana Cavani e Mario Monicelli – ma anche di grandi registi stranieri quali Ken Loach e Wim Wenders. È però il produttore Dino De Laurentiis ad azzardare l’ipotesi più estrema sul motivo per il quale dopo gli anni Settanta il cinema italiano è tramontato, almeno a livello internazionale,  indicando nella Legge Corona una ragione eventuale. Dal momento che con la Legge Andreotti, spiega il produttore, il cinema italiano aveva avuto benefici e non c’era motivo di modificarla, non si trova una logica che spieghi l’introduzione di una legge invece penalizzante, per la promulgazione della quale qualcuno deve essere stato pagato.

Una scena di Di me cosa ne saiAl di là di questa e altre supposizioni, Di me cosa ne sai resta comunque critico nel volere andare a fondo nei fatti facendo il giusto esame di coscienza sul lavoro del regista del quale, inoltre, vengono evidenziate le difficoltà. Infine, il film indaga anche sulla logica dell’Auditel spiegando come nei telegiornali si scelga il tipo di notizia da comunicare in base ai risultati e non a un puro servizio di informazione.


Titolo: Di me cosa ne sai
Regia: Valerio Jalongo
Sceneggiatura: Valerio Jalongo, Giulio Manfredonia, Felice Farina
Fotografia: Marco Carosi, Alessio Gelsini, Maurizio Tiella
Interpreti: Marco Bellocchio, Silvio Berlusconi, Ken Loach, Dino De Laurentiis, Bernardo Bertolucci, Federico Fellini, Mario Monicelli, Maurizio Nichetti, Paolo Sorrentino, Wim Wenders
Nazionalità: Italia, 2009
Durata: 1h. 18′


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