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"Ghostbusters – Acchiappafantasmi" di Ivan Reitman

28 luglio 2016 Recensioni 3 Commenti
Ghostbusters - Acchiappafantasmi

CEIAD, 21 Novembre 1984 – Farsesco

In seguito a misteriosi episodi paranormali nella biblioteca di New York, tre ricercatori in parapsicologia imbastiscono un’agenzia di acchiappafantasmi, con tanto di strumentazione specializzata. Ma i casi latitano, finché un giorno si presenta in ufficio una ragazza che afferma di aver visto strane presenze nel proprio frigorifero…


Harold Ramis, Ernie Hudson, Bill Murray e Dan Aykroyd in Ghostbusters - AcchiappafantasmiIn uno degli anni più fortunati nella storia del cinema statunitense, Ghostbusters – Acchiappafantasmi si impone come il più grande successo al botteghino del 1984, generando in tutto il mondo una vera e propria Ghostbusters-mania tra i più e meno giovani. Il film di Ivan Reitman vanta infatti, oltre a due serie animate e un debole sequel, una linea di merchandising che resiste ancora oggi nei negozi, grazie al fortunato logo disegnato – si dice – da un amico di Dan Aykroyd. Il successo totale del film va ricercato proprio nella vendibilità nel prodotto anche in ambito extracinematografico, dove fu capace di incrementare la notorietà in maniera esponenziale.

Rick Moranis e Sigourney Weaver in una scena di Ghostbusters - AcchiappafantasmiSe Ghostbusters fosse stato soltanto un fenomeno commerciale, però, sarebbe rimasto sulla cresta dell’onda solo per un certo periodo per poi essere dimenticato, ma ciò non è accaduto perché ancora oggi, a più di 30 anni dalla sua uscita, il film vanta una fitta schiera di appassionati. La formula del successo prescinde dunque dal valore dell’opera, mix tra idea vincente alle fondamenta, facce giuste, e uno spirito goliardico e farsesco che non si prende (quasi) mai sul serio. Il tutto è confezionato magnificamente da trovate a presa sicura sul pubblico, nerd e non, come lo storico tema musicale, i flussi protonici, la sgangherata automobile e ultime, ma non per importanza, le apparizioni ectoplasmatiche.

Una scena di Ghostbusters - AcchiappafantasmiLa sceneggiatura appare pigra ma efficace, mirata a produrre il massimo col minimo sforzo. L’idea che potesse venir fuori qualcosa di migliore, pur rimanendo celata per tutta l’ottima prima parte, emerge prepotentemente nella seconda, dove la baracconata vorrebbe prendersi un po’ più sul serio. Ghostbusters funziona benissimo, infatti, fin quando è lo humour a reggere il film, e i tre mattatori (Bill Murray, Dan Aykroyd e Harold Ramis) giocano con i luoghi comuni di fantascienza, horror e commedia, e sembra accusare il colpo laddove provi a spingersi oltre la sua dimensione. I tre comici del Saturday Night Live, capitanati da uno straordinario Murray, si completano a vicenda, tracciando un trio che rimarrà nel cuore di molti nostalgici, grazie a tempi di battuta semplicemente perfetti. La forza del film sta anche nella fantasmagorica interpretazione di Sigourney Weaver che, grazie anche a effetti speciali sorprendenti per l’epoca, impronta un personaggio ammaliante e spaventoso.

Una scena di Ghostbusters - AcchiappafantasmiL’energia prorompente che accompagnò Ghostbusters – Acchiappafantasmi all’uscita sembra averlo oggi in parte abbandonato, lasciandogli sopra uno strato di polvere che lo fa apparire piuttosto datato ed eccessivamente caricaturale, come tanti altri prodotti di quel decennio. Nonostante ciò rimane un mito per molti, e gli va riconosciuto il merito di aver integrato al meglio mondo cinematografico, televisivo e cartoon in un prodotto intelligente, che con ironia sottile deride l’universo pop dell’epoca, finendo sorprendentemente per diventarne uno dei suoi maggiori esponenti.


La locandina di Ghostbusters - AcchiappafantasmiTitolo: Ghostbusters – Acchiappafantasmi (Ghostbusters)
Regia: Ivan Reitman
Sceneggiatura: Dan Aykroyd, Harold Ramis
Fotografia: László Kovács
Interpreti: Bill Murray, Dan Aykroyd, Sigourney Weaver, Harold Ramis, Ernie Hudson, Rick Moranis, Annie Potts, William Atherton, David Margulies, Slavitza Jovan, Jennifer Runyon, Steven Tash
Nazionalità: USA, 1984
Durata: 1h. 47′


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Attualmente ci sono 3 commenti a questo articolo:

  1. Donato ha detto:

    Guardandolo con un minimo di indulgenza, soprattutto nei confronti degli effetti speciali, che risultano, gioco forza, enormemente superati, il film risulta ancora oggi godibilissimo, anche perché, a differenza delle odierne baracconate hollywoodiane, Ghostbusters godeva di una sceneggiatura più che decente, personaggi simpatici (ognuno in maniera differente), ottime interpretazioni attoriali e dialoghi ben curati, conditi da battute esilaranti, rese ancor più efficaci da tempi comici – come detto in recensione – assolutamente perfetti.
    Insomma, a mio modo di vedere, la ricetta con cui è stato confezionato questo film, oltre ad averne decretato il successo, ne garantisce comunque la fruibilità anche a distanza di molti anni dalla sua uscita nelle sale.

  2. Marco ha detto:

    Concordo con la recensione e con il commento soprastante.
    Rimane sempre godibilissimo e divertente riguardandolo ancora adesso.
    Stasera si va a vedere il remake e spero in qualche degno omaggio! 😉

  3. Marco ha detto:

    Remake visto.
    Che dire…è un omaggio lungo 108 minuti, sceneggiatura ed avventura messe in secondo piano quanto in risalto vi è la componente comica e gag farsesche tipiche del team Feig, McCarthy e Wiig.
    Da fan dell’originale posso dire che mi sono abbastanza divertito ed alcune battute non sono male, si vede che l’alchimia fra le attrici del Saturday v’è n’è tanta. Hemsworth simpatico.
    Camei graditi dei vecchi Busters (con buona pace di Ramis) e scena finale col fantasma più famoso di tutti molto bella con buoni effetti speciali.
    Per una serata da nerd in allegria ci può stare.
    P.S. l’antagonista ricorda molto quello de “Gli Incredibili” e “Megamind” !

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