Stai leggendo:

"Hardcore!" di Ilya Naishuller

13 aprile 2016 Recensioni 1 Commento
Hardcore!

Keyfilms, 13 Aprile 2016 – Adrenalinico

Non ricordi nulla. Tua moglie ti ha appena riportato in vita, ma la tua mente si trova ora in un corpo robotico senza il dono della parola. Quando il laboratorio in cui ti trovi viene assalito da un albino dotato di poteri telecinetici, riesci a fuggire per le strade di Mosca. L’unico che cerca di aiutarti è uno strano personaggio di nome Jimmy…


Una scena di Hardcore!Settant’anni dopo Una donna nel lago di Robert Montgomery, qualcuno prova nuovamente a realizzare un film interamente in soggettiva. Questo qualcuno è il cantante di una rock band russa, che aveva già sperimentato la tecnica utilizzata qui per due videoclip di grande successo su internet. Sfruttando le minitelecamere GoPro e avvalendosi di stuntmen ed effetti digitali, Ilya Naishuller realizza un film di fantascienza violenta che viaggia a mille all’ora ma ha proprio nella chiarezza delle scene d’azione il suo difetto estetico più grosso.

Un momento di Hardcore!Può sembrare banale parlare di videogiochi per un film come questo, perché la soggettiva è un facile specchietto per le allodole, ma è tutta la struttura della pellicola a riproporre tante caratteristiche ormai divenute standard nel mondo videoludico. Dall’energia che si esaurisce ai power-up, dalle quest con tanto di indicatore sulla mappa alla battaglia finale col boss, il film è pensato per dare al pubblico ciò che è abituato a vedere quando ha un controller in mano. E niente più, perché la trama è praticamente inesistente e del mondo in cui la storia si svolge non sappiamo nulla (se non che qualcuno ha la locandina del film di Montgomery appesa in salotto).

Haley Bennett in Hardcore!Al di là del riferimento diretto a giochi di ruolo e sparatutto in prima persona, la soggettiva è utilizzata qui in cerca della massima immedesimazione dello spettatore. Ma al cinema questo processo non è automatico, come dimostra ad esempio il finale del Silenzio degli Innocenti, girato con una soggettiva del cattivo ma dotato di forte empatia nei confronti dell’eroina. Il fatto di non sapere nulla del protagonista, di non vederlo mai, ci impedisce di curarci davvero del suo destino, preferendogli gli altri personaggi, che possiamo vedere e che quindi ci appaiono più reali.

Un momento delle riprese di Hardcore!Hardcore! è un film lodevolissimo dal punto di vista tecnico, ma è vuoto e confuso. E’ divertente in una certa misura ed è meno fastidioso di quel che si potrebbe pensare, ma il fatto che la parte migliore sia quella centrale – in cui i dialoghi prendono per qualche decina di minuti il posto di scazzottate ed esplosioni – la dice lunga sull’efficacia dell’idea principale. Ha comunque una sua dignità cinematografica, non è un videogame proiettato su grande schermo. E’ sicuramente un film, il problema è che è un film brutto.


La locandinaTitolo: Hardcore! (Hardcore Henry)
Regia: Ilya Naishuller
Sceneggiatura: Ilya Naishuller
Fotografia: Pasha Kapinos, Vsevolod Kaptur, Fedor Lyass
Interpreti: Sharlto Copley, Danila Kozlovsky, Haley Bennett, Tim Roth, Andrei Dementiev, Svetlana Ustinova, Darya Charusha, Oleg Poddubnyy, Jack Hahn, Cyrus Arnold, Jake Karlen, Will Stewart, Ilya Naishuller, Martin Cooke, Sergey Chekrygin
Nazionalità: Russia – USA, 2015
Durata: 1h. 36′


Percorsi Tematici

  • Non ci sono percorsi tematici collegati a questo articolo.
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  

Attualmente c'è 1 commento a questo articolo:

  1. Giovanni Berardi ha detto:

    Prendete uno stuntman, aggiungete a ciò un regista che nel 2013 faceva parte del writing team del videogame “Payday 2”, un pizzico di GoPro, e avrete un film che sarà intrattenimento action allo stato puro… ed in prima persona.
    Ladies and Gentlemen, per la regia di Ilya Naishuller, “Hardcore!”.

Scrivi un commento

Devi essere autenticato per inserire un commento.