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Hereditary di Ari Aster

1 agosto 2018 Recensioni 6 Commenti
Hereditary - Le radici del Male

Lucky Red, 25 Luglio 2018 – Convincente

La storia di disturbi mentali che ha sempre segnato la famiglia Graham riaffiora improvvisamente alla morte della matriarca Ellen. La donna appare come una visione sia alla giovane Charlie sia a sua madre Annie, portando alla luce le insicurezze e i rancori di una famiglia apparentemente serena…


Hereditary – Le radici del male, lungometraggio d’esordio di Ari Aster, si apre con una panoramica su una stanza della casa dei protagonisti, in cui fa mostra di sé un plastico di un’altra casa, che con un semplice zoom finisce per diventare la casa reale. Una mossa efficace, che sa di classico, e che riesce a dire molto sulla storia del film, oltre che definirne lo stile. Quanto viene dopo, per fortuna, è all’altezza di questo brillante inizio: il racconto riesce a essere credibile sia quando affronta il tema dell’elaborazione del lutto sia nella costruzione di un nucleo familiare piuttosto disturbato, aiutato dalla buona prova di tutti i protagonisti.

Si potrebbe discutere di quanto funzioni la componente più esplicitamente horror di Hereditary, che fa affidamento su temi abusati del genere, ma in realtà ci si può accorgere che la precipitosa discesa verso il sovrannaturale che si compie nell’ultimo atto è stata seminata da indizi chiari ma non scontati. La sceneggiatura, dello stesso regista, è decisamente più solida e strutturata di quanto ci si potrebbe aspettare: dietro quelle discussioni che sembrano essere semplici conflitti familiari si nasconde sempre qualcos’altro, che può essere anche ricostruito a posteriori con un minimo di logica.

Al suo primo lungometraggio, il poco più che trentenne regista newyorkese consegna un film notevole nel suo non essere scontato, in grado di accontentare gli appassionati dell’horror psicologico e interessante anche da un punto di vista esclusivamente drammatico. Da vedere due volte per poter essere apprezzato fino in fondo.


La locandinaTitolo: Hereditary – Le radici del Male (Hereditary)
Regia: Ari Aster
Sceneggiatura: Ari Aster
Fotografia: Pawel Pogorzelski
Interpreti: Toni Collette, Gabriel Byrne, Alex Wolf, Milly Shapiro, Ann Dowd, Mallory Bechtel, Jake Brown, Brock McKinney
Nazionalità: USA, 2018
Durata: 2h. 07′


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Attualmente ci sono 6 commenti a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Non sono mai stato più d’accordo con una recensione, complimenti (y) !
    Visto al cinema ma da rivedere sicuramente una seconda volta a casa.
    Provate le medesime sensazioni di “Babadook” ma stavolta la regia ha costruito le scene in modo più apprezzabile a parer mio, oltre che un maggiore interesse verso il soggetto.
    Io consiglio.

  2. Marco ha detto:

    Albe arriverà la recensione di “Midsommar”?

    P.s. riesci a rispondere alla mia domanda sulla scheda di “Tonya”? Grazie☺

  3. Alberto Cassani ha detto:

    MIdsommar spero di riuscire a vederlo settimana prossima, poi ci sono le ferie e quindi avrò tempo di scrivere. Forse.

  4. Dario alfredo Michielini ha detto:

    Visto oggi per la prima volta dopo essermi stato consigliato da amici interessati all0esoterismo.
    Sicuramente curato, a mio parere ha un trittico di scene che, per magari inesperienza del giovane co-protagonista che per un taglio troppo teatrale sconfinano nel grottesco. Intreccio fantastico comunque.

  5. Marco ha detto:

    Consiglio caldamente anche il secondo film del regista, “Midsommar”, un folk horror a tinte drammatiche che vi trasporterà in un trip lugubre alla luce del sole di mezzanotte.

    Albe sei riuscito a vederlo alla fine?

  6. Alberto Cassani ha detto:

    Sì, ma non sono riuscito a vederlo fino alla fine: troppo lento e poco ficcante.

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