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"Jane Eyre" di Cary Fukunaga

10 ottobre 2011 Recensioni 0 Commenti
Jane Eyre

Videa-CDE, 7 Ottobre 2011 – Riuscito

La storia di Jane Eyre attraverso i suoi ricordi. Si ripercorre la sua infanzia – segnata dalla mancanza dei genitori e dalle angherie subite prima dai parenti e poi nell’istituto di carità in cui viene da loro mandata – fino a quando per Jane arriva il momento di decidere della propria vita…


Mia Wasikowska in Jane EyreGli avvenimenti narrati da Charlotte Brontë nel romanzo omonimo, che siano quelli dell’infanzia difficile o della sua permanenza a Thornfield Hall come giovane istitutrice, in questo film vengono rispettati pur essendo presentati in un diverso ordine cronologico, attraverso i ricordi che emergono dalla mente di Jane dopo la sua esperienza a Thornfield. Una soluzione del genere non altera la corretta narrazione della vicenda, anzi: si tratta di una buona soluzione volta a trasporrere in maniera interessante un romanzo che già tante volte è stato oggetto di trasposizioni sia cinematografiche sia televisive.

Mia Wasikowska e Michael Fassbender in Jane EyreL’obiettivo prefissato non viene raggiunto solo a livello narrativo, tagliando ove necessario senza omettere nulla di fondamentale, così come non viene raggiunto solo a livello visivo grazie agli ottimi costumi e alle ottime scenografie. Ciò che conta è che del romanzo sia stato salvato, meglio ancora esaltato, il cuore. Il temperamento di Jane che, attraverso i suoi dispiaceri di essere umano più volte maltrattato, si forgia e s’impone anche con personalità complesse come quella di Edward Rochester, riesce a emergere in tutta la sua umanità. Il temperamento di Rochester, per lei disorientante nei modi e nelle sue rivelazioni incomplete, emerge altrettanto nelle sue affascinanti sfaccettature e contraddizioni. Essendo l’incontro-scontro di tali personalità il cuore principale del romanzo, sullo schermo si ottiene, soprattutto si trasmette, l’altrettanta resa di pari intensità e spirito.

Jamie Bell con Tamzin Merchant sullo sfondo in una scena di Jane EyreCertamente le location inglesi, specie quelle esterne nei parchi e nei boschi, hanno aiutato molto a conferire al film la giusta atmosfera, così come determinante è stata la cura riservata anche alla realizzazione degli interni ottenendo, in entrambi i casi, di restituire con molta fedeltà quanto descritto nel libro. La stessa cura si trova anche nella realizzazione delle inquadrature, dalla posizione dei personaggi all’uso delle candele che li accompagnano nei meandri notturni di Thornfield, con degli effetti di chiaro-scuro che coincidono con la cupa atmosfera della tenuta. L’uso del contrasto tra luce e ombra tornerà più avanti, quando il viso in primo piano di Jane sarà inquadrato nella penombra per essere improvvisamente illuminato dalle fiamme, del camino di fronte a lei, accese da Rochester. Accensione che, tra l’altro, pare alludere a un episodio futuro che coinvolgerà la tenuta e le loro vite.

Mia Wasikowska e Tamzin Merchant in Jane EyreTuttavia la cura impiegata nella realizzazione del film non lo penalizza subordinandone la parte emotiva a quella visiva, ma la mantiene salda oltre che fedele a quanto trasmesso dalle pagine suggestive del romanzo. In ciò contribuisce soprattutto l’interpretazione degli attori, scelti di già provato talento – Judi Dench, nel ruolo della signora Fairfax e Michael Fassbender in quello di Rochester – fra i quali Mia Wasikowska risulta capace pur essendo agli inizi. Tutti al servizio di un film che si pone tra le tante versioni di questo romanzo ottocentesco, ma realizzato in modo tale da trasmetterne ancora la vitalità dell’essenza quanto il fascino della trama.


La locandina di Jane EyreTitolo: Jane Eyre (Id.)
Regia: Cary Fukunaga
Sceneggiatura: Moira Buffini
Fotografia: Adriano Goldman
Interpreti: Michael Fassbender, Mia Wasikowska, Jamie Bell, Sally Hawkins, Holliday Grainger, Tamzin Merchant, Imogen Poots, Amelia Clarkson, Romy Settbon Moore, Freya Parks, Judi Dench, Jayne Wisener, Sophie Ward, Valentina Cervi
Nazionalità: Regno Unito – USA, 2011
Durata: 2h.


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