Stai leggendo:

"Arrietty" di Hiromasa Yonebayashi

5 novembre 2010 Recensioni 0 Commenti
Emanuele Rauco, 5 Novembre 2010: Dolce
Lucky Red, 14 Ottobre 2011

Arietty è una rubacchiotta, un minuscolo esemplare umano che vive nascosta agli occhi altrui e che si dedica, assieme alla famiglia, a piccoli furti nelle case degli umani alti. Ma quando Sho la vede, il piccolo mondo dei rubacchiotti rischia di crollare…


Saga letteraria degli anni ’50 scritta da Mary Norton e già portata sugli schermi da Peter Hewitt con I Rubacchiotti, quella dei piccoli ladruncoli è una storia che ha solcato mezzo secolo di narrativa per l’infanzia e mezzo mondo, fino ad arrivare nelle mani del grande Hayao Miyazaki, il quale tiene a battesimo col suo Studio Ghibli il felice esordio di Hiromasa Yonebayashi. Un’avventura animata come sempre esemplare nel mescolare la narrazione rivolta a un pubblico infantile e la pregnanza di significati per il pubblico più adulto.

Fedele allo spiritismo delicato e partecipe che ha segnato molti dei lavori dello Studio e della cultura nipponica, il film racconta il bisogno di convivenza tra popoli attraverso una riflessione sull’estinzione e la solitudine dell’uomo (se i Rubacchiotti sono gli ultimi esponenti della loro specie, l’umano Sho è lasciato solo dalla famiglia) in cui si mette alla berlina il desiderio di possesso e dominio che l’essere umano ha nei confronti di ogni essere vivente. Yonebayashi si affida allo stile e alla supervisione dei suoi “superiori” e riesce a raccontare la fascinazione per l’anima della natura e degli oggetti, riuscendo a mescolare paura e meraviglia, come dimostra la bella sequenza del “cambio di casa” operato da Sho ai piccolo omini.

Forse al film manca un po’ di spirito avventuroso e visionario, come nei migliori esemplari miyazakiani, ma la dolcezza con cui la sceneggiatura mette in scena il rapporto tra Sho e Arrietty, sempre al confine con l’amore, è impagabile e la cura dell’animazione nei colori, negli ambienti e nei dettagli è quella che si confà allo Studio, garanzia di bellezza, di cinema che fa stare bene, anche in un festival ampiamente sottotono come quello di Roma.


Titolo: Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento (Karigurashi no Arietti)
Regia: Hiromasa Yonebayashi
Sceneggiatura: Keiko Niwa
Fotografia:
Doppiatori: Giulia Tarquini, Manuele Meli, Barbara De Bortoli, Doriana Cherici, Aurora Cancian, Luca Biagini, Alessandro Ward
Nazionalità: Giappone, 2010
Durata: 1h. 34′


Percorsi Tematici

  • Non ci sono percorsi tematici collegati a questo articolo.
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  

Scrivi un commento

Devi essere autenticato per inserire un commento.