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"Pinocchio" di Roberto Benigni

19 ottobre 2002 Recensioni 2 Commenti
Pinocchio

Medusa, 11 Ottobre 2002 – Terribile BLEAH

Il burattino animato Pinocchio non fa altro che disubbidire al suo “babbo” Geppetto, e invece di andare a scuola si mette in un mare di guai. Prima rischia di essere bruciato da Mangiafuoco, poi il Gatto e la Volpe cercano di truffarlo e quindi diventa un ciuco quando segue Lucignolo nel Paese dei Balocchi…


Roberto Benigni in PinocchioQuanto è credibile un cinquantenne che si finge un bambino di legno? La domanda sorge spontanea, ma nonostante ciò Roberto Benigni credeva in questo progetto e da tempo voleva portarlo sul grande schermo. Alla fine c’è riuscito, e per non inquinare l’anima del romanzo di Collodi ha scritto, assieme al fido Vincenzo Cerami, una sceneggiatura che segue di pari passo il libro, concedendosi rare libertà. Quello che ne è venuto fuori è un prodotto che non riesce mai a convincere, interessare né tantomeno divertire lo spettatore.

Nicoletta Braschi in PinocchioIncapace di trasmettere emozioni vere, o di riproporre appieno la morale del libro, il film punta tutto sulla figura di Benigni che, probabilmente confuso dal personaggio (o dagli effetti speciali), non sa che pesci pigliare e rischia più di una volta di fare il verso a se stesso. Infantile per tutta la sua durata, la pellicola tenta invano di riscattarsi alla fine, con una conclusione pseudofilosofica che ha l’unica idea originale nell’ombra di Pinocchio che insegue una farfalla. Gli interpreti poi non convincono: parlano troppo (colpa della sceneggiatura) e recitano poco, e a salvarsi è solo Franco Javarone nel ruolo di Mangiafuoco.

Kim Rossi Stuart in PinocchioLa sceneggiatura si toglie il diritto di essere compatta e la regia di Benigni, dopo il primo quarto d’ora, latita e non regge la durata, esagerata visto che ci sono scene del tutto inutili e ripetitive. Le scenografie di Danilo Donati, e gli effetti speciali supervisionati da Rob Hodgson sono la cosa migliore del film; lo stesso non si può certo dire né della colonna sonora composta da Nicola Piovani, che ha un solo motivetto d’accompagnamento ripetuto all’infinito durante il film, né della sconcertante e imbarazzante presenza di Nicoletta Braschi, che si “guadagna” spaventosi primi piani e fa accapponare la pelle ogni volta che parla.

Insomma, un buco nell’acqua di grandezza proporzionale alle ambizioni iniziali. A questo punto meglio la fiaba modernizzata di Spielberg o, per chi è in cerca della vera favola trasportata su grande schermo, il capolavoro della Disney.


La locandina di PinocchioTitolo: Pinocchio
Regia: Roberto Benigni
Sceneggiatura: Vincenzo Cerami, Roberto Benigni
Fotografia: Dante Spinotti
Interpreti: Roberto Benigni, Nicoletta Braschi, Kim Rossi Stuart, Carlo Giuffré, Mino Bellei, Peppe Barra, Luis Molteni, Max Cavallari, Bruno Arena, Alessandro Bergonzoni, Franco Javarone, Corrado Pani, Giorgio Ariani
Nazionalità: Italia, 2002
Durata: 1h. 45′


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Attualmente ci sono 2 commenti a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Albe la recensione del film di Garrone la scriverete?

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Per adesso no, vediamo se alla fine dell’estate riusciamo a riprendere l’attività con continuità.

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